Colpi di rivoltella sui propri soldati
Giuseppe Battistel racconta assalti, combattimenti, paura, disciplina militare, feriti a Cave di Selz, Ronchi dei Legionari (GO) il 28 giugno 1916.
La
sera del 28 Giugno partimmo sotto un violento bombardamento che le
nostre artiglierie faceva nelle posizioni nemiche arrivammo in un
grande fabbricato ancora intato perché protetto da una collina era
la filanda di Monfalcone prima di entrare in questo ricovero si
dovette passare per dei luoghi in qui le pallottole di fucile e di
mitragliatrice fischiavano per tutte le parti li si era di riserva e
siamo stati fino alla sera del 3 Luglio che partimmo di rincalzo per
il possesso di una trincea nelle cave di Selz, alle 8 di sera
infilammo il camminamento per essere pronti alle ore 4 della mattina
in qui ora era destinata per lazione i primi che muovevano
all’assalto erano il 14 e il 131 fanteria e poi noi 2 compagnie del
56, il camminamento era lungo, attraversata la prima collina i
scrapeln (shrapnel n.d.r.) e le granate scopiavano da tutte le parti,
lo scontro delle fanterie era nellaltra collina si doveva passare per
una vallata per arrivare nellaltra collina in qui infuriava il
combattimento sempre di corsa e curvi per questo camminamento per
scansare più facile qualche pallottola noi si saliva, e giù
scendevano i feriti leggeri e i più gravi venivano portati dai
portaferiti con delle barele al posto di medicazione e poi portati
negli ospedali si era al termine del camminamento ci venne lordine di
uscire perche in quel momento gli Austriaci che avevano perduto la
posizione avevano preso il contrattacco ed erano riusciti di prendere
un pezzo della sua posizione armati di bombe a mano diversi dei
nostri presi da panico stavano per entrare nel camminamento ma li
cerano 4 o 5 ufficiali che con le rivoltelle in pugno intimò a
questi di ritornare al suo posto 2 che non volevano vennero colpiti,
in questo momento si dovette uscire allo scoperto ci mettiamo di
corsa a sbalzi perchè si doveva spingersi ai due fianchi per
accerchiare la posizione arrivati nel punto stabilitoci ci ripariamo
facendoci un po di trincea con i sassi di li seguitammo a sparare e a
gettare bombe, ma dopo 2 ore che si erano li venne lordine ai
comandanti delle nostre 2 compagnie di ritirarsi e lasciare la
posizione ad altra truppa e di sospendere l’offensiva, lazione era
diretta da un maggiore del 14 fanteria. Infilammo
il camminamento solito e ci dirigemmo in un paese chiamato Aris ci
mandarono in una casa tutta rovinata dalle artiglierie il comandante
fece lapello e mancarono 30 uomini 10 morti 20 feriti.
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