Vita da prioginiero
Severino Bartalini racconta prigionia, cattura di prigionieri, fame, cibo, marce a Monte Fior (VI) il 22 novembre 1917.
Son stato fatto prigioniero il giorno 22 Novembre a ore 6 di mattina, e son stato fatto nella vallata tra il monte fiore e il monte drappa che si trova dalla parte del trentino e fu preso durante la giornata del 22 tutto il reggimento. Appena mi ebbero preso fui disarmato e poi ci misero in marcia e si caminò sino alla sera alle ore 8 senza darci ne vitto, nulla, si giunse a certi baraccamenti presso cima 11 e cima 12 dove ci fecero inquadrare e ci (porta) fecero pernottare lì in mezzo alla neve dove non si poter chiudere occhio dal freddo.
La mattina di poi ci diedero mezza tazza di acqua calda e si rifece il giorno seguente in marcia arrivando finalmente a un posto di ristoro la sera dove ci misero in certe baracche sporche e ci diedero dopo due giorni che non si era mangiato una paniotta in tre e una scatoletta ogni due qui si riposo fino al giorno seguente a mezzogiorno dopo ci ridiedero mezza paniotta e mezza scatoletta per ciascuno e si riprese il viaggio caminando il giorno la notte e il giorno seguente giungendo a trento la sera alle 4 dove appena giunti ci diedero un pastone di patate come si potrebbe dare noi ai maiali che non gli erano state levate nemmeno le bucce, qui si stiede sino al 28 dopo si prese il treno e ci portarono a un concentramento in ungheria dove si principio a patire la fame a bona ci davono per vitto un 4 di paniotta al giorno la mattina una tazza di acqua torba sensa zucchero a mezzo giorno un mestolo di brodo di rape e la sera un mestolo di brodo di barba bietole e due volte alla settimana una aringa per ciascuno, dove tutti i giorni cadevano quei 20 e 30 dalla avveligione e venivano portati all’ospedale (e li di pane ci davano una paniotta ogni quattro giorni). Qui si stiede sino al giorno 30 Dicembre.
Dopo si riprese il treno e ci portarono in croazia per fare un tronco di ferrovia e ci misero nelle baracce a monti come le bestie piu ci Diedero un pagliariccio e una coperta. Di vitto si principio a stare un po meglio piu ci davano ancora ogni mese un po di tabacco e sapone per la pulizia e piu ancora qualche soldo. Di vitto ci Davano una paniottina al giorno di mezzo chilo il caffe la mattina e mezzo giorno e la sera ci davano un mezzo mestolo di rancio come orzo o polenta patate rape fagioli e ogni tanto il brodo con un pezzetto di carne, qui si stiede fino al giorno 1 Luglio dopo ci siamo spostati e siamo venuti più avanti e qui ci toccava lavorare come belve e sempre con ingegneri davanti e ci facevano lavorare pure le domeniche e pure diverse notti per fare tirare avanti il lavoro e il posto e chiamato Raviano il giorno 20 Luglio unaltro spostamento e siamo venuti agli angioli dove siamo stati sino al 20 Agosto e Dopo siamo ritornati di nuovo a Raviano Dove ci anno fermato per cinque giorni e il giorno 2 settembre si e preso il camio a lisil e si e camminato 2 giorni giungendo sul confine tra la croazia e la Darniazia dove sono entrato calzolaio e gli altri lavoravano sempre su la stessa ferrovia e qui siamo stati sino al giorno sino al giorno 1 Nov sempre col solito trattamento.
La mattina di poi ci diedero mezza tazza di acqua calda e si rifece il giorno seguente in marcia arrivando finalmente a un posto di ristoro la sera dove ci misero in certe baracche sporche e ci diedero dopo due giorni che non si era mangiato una paniotta in tre e una scatoletta ogni due qui si riposo fino al giorno seguente a mezzogiorno dopo ci ridiedero mezza paniotta e mezza scatoletta per ciascuno e si riprese il viaggio caminando il giorno la notte e il giorno seguente giungendo a trento la sera alle 4 dove appena giunti ci diedero un pastone di patate come si potrebbe dare noi ai maiali che non gli erano state levate nemmeno le bucce, qui si stiede sino al 28 dopo si prese il treno e ci portarono a un concentramento in ungheria dove si principio a patire la fame a bona ci davono per vitto un 4 di paniotta al giorno la mattina una tazza di acqua torba sensa zucchero a mezzo giorno un mestolo di brodo di rape e la sera un mestolo di brodo di barba bietole e due volte alla settimana una aringa per ciascuno, dove tutti i giorni cadevano quei 20 e 30 dalla avveligione e venivano portati all’ospedale (e li di pane ci davano una paniotta ogni quattro giorni). Qui si stiede sino al giorno 30 Dicembre.
Dopo si riprese il treno e ci portarono in croazia per fare un tronco di ferrovia e ci misero nelle baracce a monti come le bestie piu ci Diedero un pagliariccio e una coperta. Di vitto si principio a stare un po meglio piu ci davano ancora ogni mese un po di tabacco e sapone per la pulizia e piu ancora qualche soldo. Di vitto ci Davano una paniottina al giorno di mezzo chilo il caffe la mattina e mezzo giorno e la sera ci davano un mezzo mestolo di rancio come orzo o polenta patate rape fagioli e ogni tanto il brodo con un pezzetto di carne, qui si stiede fino al giorno 1 Luglio dopo ci siamo spostati e siamo venuti più avanti e qui ci toccava lavorare come belve e sempre con ingegneri davanti e ci facevano lavorare pure le domeniche e pure diverse notti per fare tirare avanti il lavoro e il posto e chiamato Raviano il giorno 20 Luglio unaltro spostamento e siamo venuti agli angioli dove siamo stati sino al 20 Agosto e Dopo siamo ritornati di nuovo a Raviano Dove ci anno fermato per cinque giorni e il giorno 2 settembre si e preso il camio a lisil e si e camminato 2 giorni giungendo sul confine tra la croazia e la Darniazia dove sono entrato calzolaio e gli altri lavoravano sempre su la stessa ferrovia e qui siamo stati sino al giorno sino al giorno 1 Nov sempre col solito trattamento.
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