Venezia FC: La Nuova Venezia - E' Fiordilino il nuovo acquisto "Ora Zanetti può contare su di me"

Il ritorno di Luca: Fiordilino sarà come un nuovo "acquisto" per Zanetti, anche se fa parte della vecchia guardia arancioneroverde. Arrivato nell'estate del 2019 a parametro zero, dopo la mancata iscrizione del Palermo e il blitz dell'allora direttore sportivo Fabio Lupo, Fiordilino è stato uno dei fulcri del sistema di gioco prima di Dionisi e poi di Zanetti. Mezzala o play, lo scorso anno si è scoperto anche goleador, contribuendo con 4 reti alla promozione del Venezia in Serie A. Massimo campionato che finora si è gustato solo marginalmente (5 presenze in Serie A, 3 in Coppa Italia), prima messo fuori gioco per l'infortunio alla spalla rimediato a Empoli, poi dall'ernia inguinale bilaterale che lo ha costretto all'intervento chirurgico il 22 ottobre a Milano. Operazione avvenuta quasi in concomitanza con l'arrivo di Romero, tanto che il Venezia optò di escludere proprio l'inutilizzabile Fiordilino per fare spazio nella lista al portiere argentino. Fiordilino (che ha prolungato il contratto il 18 agosto scorso fino al 2025) è ritornato a disposizione di Zanetti: un tempo contro la Ternana in Coppa Italia, 11'con il Milan, 77'negli ottavi di Coppa Italia con l'Atalanta, 75'a Milano con l'Inter, dopo l'infortunio di Vacca. «Sono legato a doppio filo a questa maglia», ha spiegato Fiordilino, «ho giocato la finale contro il Cittadella con un piede rotto. È stato un periodo molto difficile, mi sono conquistato sul campo la Serie A e per alcuni mesi ho dovuto guardarla da fuori. Tutti sanno quanto ci tenga a giocare in Serie A, adesso sto recuperando».Ottima la prestazione con l'Inter. «Avevo già giocato in Coppa Italia, quella di San Siro è stata però la prima partita vera in campionato». Domenica il Venezia ripartirà dal Napoli, il "tesoretto" sul Cagliari è quasi evaporato con 3 punti conquistati nelle ultime nove gare. «Nell'ultimo periodo il Venezia ha lasciato qualche punto sul campo che avrebbe meritato, la Serie A è molto difficile. Non siamo stati nemmeno aiutati dal calendario asimmetrico, però in queste 9 gare abbiamo incrociato due volte l'Inter, poi Atalanta, Juventus, Lazio e Milan. Adesso quel che conta è non sbagliare più perché è già iniziato il ritorno e bisogna conquistare più punti possibile».Alla ripresa c'è il Napoli. «Chiudiamo questo ciclo di gare contro i top team della Serie A, anche se nessuna partita è facile». Covid permettendo. «È un periodo difficile per tutti, non solo per noi calciatori. È brutto giocare contro l'Inter con una squadra non al completo, chi è sceso in campo ha fatto bene, giocando anche per chi era a casa». --Michele Contessa
L'ex Carnasciali «Zanetti sa tirare fuori il meglio»
Una signora carriera, al fianco di Batistuta, Rui Costa, Roberto Baggio. Poi, a 32 anni, l'esotico gran finale all'orizzonte: in Giappone, al Jubilo Iwata, dove giocava il suo amico Dunga. In quel 1998, Daniele Carnasciali ha già le valigie pronte. Ma arriva una telefonata. «E un'altra. E un'altra ancora». Sono Iachini, Novellino, Marotta, Gianni Di Marzio: «Il Venezia neopromosso in Serie A mi voleva a tutti i costi. Così ho cambiato rotta, direzione laguna. Non me ne sono mai pentito». Oggi l'ex terzino di anni ne ha 55. Col calcio ha chiuso, si è reinventato imprenditore - «Mi divido fra una stamperia di materia plastica nel Valdarno e uno stabilimento balneare a Castiglione della Pescaia», racconta a la Nuova di Venezia e Mestre dalla sua Toscana ma continua a seguire a distanza le sue vecchie squadre. Con inalterata passione. «Anche se non vengo a Venezia da una decina d'anni. Al Penzo addirittura da quando mi sono ritirato, nel 2000. Ma in tutto questo tempo, quando leggevo dei vari progetti per un nuovo stadio ho sempre sperato di no: troppo forte giocare a calcio in un'isoletta così. Poi adesso che gli arancioneroverdi sono tornati in Serie A...».Da neopromossa a neopromossa. Come vede i ragazzi di Zanetti?«Certo è una squadra giovane, deve imparare a non subire i contraccolpi delle sconfitte. Ma ha individualità interessanti e sta dicendo la sua. In estate la davano tutti per spacciata, poi ha dimostrato di che pasta è fatta e lotterà fino alla fine. Un po' come noi nel 1998/99: vi ricordate la situazione, prima del calciomercato di gennaio?» Undici punti e ultimo posto in classifica. «Naturalmente Recoba fu la nostra svolta. Ma oltre alla classe del Chino e ai gol di Maniero ci tengo a sottolineare un supporting cast di uomini veri, con dei valori condivisi. Pavan e Taibi, Luppi e Dal Canto. Senza un gruppo affiatato non ti salvi. E ha contribuito anche un ambiente unico». Cioè?«Da Firenze a Brescia, ho sempre giocato in piazze molto calde. Esigenti: quando le cose andavano male scoppiavano contestazioni pesanti. A Venezia invece no. Una leggerezza che mi ha colpito: allenamenti tranquilli, potevo girare per le calli senza problemi, ci incitavano tutti. Anche la stagione dopo, retrocessi con Spalletti in panchina. Annata storta, avevo pure segnato un gol grande come una casa...»Contro il Milan: sarebbe stato l'ultimo della carriera, il secondo in arancioneroverde. «Ma me lo annullarono! Meno male che poi vincemmo lo stesso».Il ricordo più bello? «Quel 4-1 alla Fiorentina, con tripletta del Chino. I tifosi viola si arrabbiarono con me perché da ex esultai troppo: fu una partita memorabile. Forse il nostro capolavoro. Fuori dal campo invece sorrido ancora pensando al "cigno". Novellino mica aveva capito il vero soprannome dell'uruguagio: lo chiamava così, alla fine gli regalò un cigno in vetro di Murano per scherzarci su». Se il Venezia avesse un campione del genere anche oggi... «Già, di Recoba ce n'è stato uno solo. Ma Okereke e Aramu sono bei giocatori, avrebbero fatto comodo anche a noi. Poi in famiglia facciamo il tifo per Lezzerini, è amico di mio figlio. Mi piacerebbe qualche giovane italiano in più. Ma Zanetti è davvero bravo: da questa squadra sta tirando fuori lo spirito giusto. Speriamo sia quello della salvezza».
DA NOVE GIORNATE SENZA VITTORIA HA IL SECONDO PEGGIOR ATTACCO
Sosta di gennaio, tempo di numeri in casa arancioneroverde. Dopo il Genoa (20 partite), il Venezia è la squadra che manca la vittoria da più incontri (9), insieme ai Grifoni ha il secondo peggior attacco della Serie A (20 reti), solo la Salernitana ha fatto peggio (14). Di queste venti reti, ben 15 sono state realizzate dagli attaccanti (5 Aramu e Okereke, 4 Henry, 1 Forte), poi 3 dai difensori (2 Ceccaroni, 1 Caldara), solo due dai centrocampisti (1 Busio e Crnigoj). Il Venezia rimane di gran lunga la squadra con il minor numero di conclusioni verso la porta avversaria (201), di cui 70 (come il Cagliari) nello specchio, anche in questo caso la Salernitana occupa l'ultimo posto (61), poi il Genoa (62), mentre i portieri (Romero, Maenpaa e Lezzerini) sono in assoluto quelli che hanno effettuato il maggior numero di parate (95), davanti all'Empoli di Vicario (92).Il Venezia è però la terza squadra come numero medio di chilometri percorsi (109,951), alle spalle di Lazio (113,141) e Inter (110,609). Pietro Ceccaroni è il giocatore con il maggior numero di presenze (21), ha saltato solo la Juventus per squalifica, tutte da titolare, ed è anche il più utilizzato da Zanetti (1.862' in campo). Come presenze, il difensore centrale è seguito da Busio ed Henry (20), Crnigoj (19), Caldara, Aramu, Okereke e l'ex Mazzocchi (18), Zanetti ha utilizzato finora 34 giocatori, l'ultimo a esordire è stato l'austriaco Ullmann. Come minuti in campo, Ceccaroni precede Caldara (1.534') e Busio (1.459), che finiscono sul podio, hanno già varcato quota mille anche Mazzocchi, Aramu, Romero, Okereke, Ampadu, Henry, Johnsen e Crnigoj. Quattro i cartellini rossi rimediati finora: Ampadu con la Salernitana, Ceccaroni con il Verona, Tessmann con la Lazio e Svoboda con il Milan. Ampadu (7) guida la classifica dei cartellini gialli, alle sue spalle Caldara (6), mentre sono in diffida (4) Ceccaroni, Kiyine e Aramu, come Heymans che è stato ceduto. Due i calci di rigore assegnati a favore, entrambi trasformati da Mattia Aramu, che ha realizzato tutti e 5 i gol al Penzo, mentre Henry ha infilato due volte il proprio portiere contro Sassuolo e Verona. Thomas Henry guida la classifica dei tiri effettuati (29), poi Okereke (27) e Aramu (25), il centravanti nigeriano è quello che ha inquadrato di più la porta (13), Caldara ha la percentuale più alta (55,6% con 5 conclusioni nello specchio sulle 9 tentate). M.C.
Preso Nsame, l'uomo che deve segnare Dalla Roma potrebbe arrivare Diawara
Il valzer di calciomercato, il colpo a sorpresa è Nsame. Stasera alle 20 lo stop alle trattative, il Venezia intanto blinda la punta e ragiona su un innesto last-minute a centrocampo. Ma non sarà Gianluca Lapadula il nuovo attaccante arancioneroverde: l'operazione con il Benevento - asse già caldo dopo l'affare Forte - è saltata nella nottata di domenica nonostante diverse giornate di corteggiamenti. Così Collauto e Poggi hanno subito dirottato sulla Svizzera: blitz a Berna per Jean-Pierre Nsame. Camerunense, classe 1993, in quattro stagioni con la maglia dello Young Boys ha segnato a grappoli - 98 gol in 173 partite, due volte capocannoniere del campionato - ed è questo il fattore numero uno che serviva al Venezia. L'incognita? Nsame - su cui c'era anche la Sampdoria - non gioca dallo scorso maggio a causa della rottura del tendine d'Achille del piede destro. Ma l'infortunio ora è smaltito e il giocatore ha già superato le visite mediche con gli arancioneroverdi. Trovato pure l'accordo tra i due club: prestito oneroso da 500mila euro, obbligo di riscatto fissato a 3,5 milioni in caso di salvezza. Sarà l'alternativa a Henry.
IDEA DIAWARA
Ancora dubbi sull'eventuale rinforzo sull'out di destra dopo la partenza di Mazzocchi. Mentre in mediana, Cuisance potrebbe non essere l'unico acquisto della sessione invernale. Perché nelle ultime ore gli arancioneroverdi si sono concretamente fatti avanti per Amadou Diawara, in uscita dalla Roma. Il centrocampista guineano, classe 1997, è anche nel mirino del Valencia. Ma è una concorrenza che il Venezia può battere al fotofinish: Diawara deve ancora decidere sul proprio futuro e in una squadra che lotta per la salvezza - dopo mesi di panchina fra i giallorossi di Mourinho - potrebbe trovare più spazio rispetto all'avventura in un grande club di Liga. Palla al giocatore.
IN USCITA
Venezia al lavoro fino all'ultimo anche sul fronte cessioni. Per Dezi e Ala-Myllymaki c'è la Triestina. St Clair, Serena e Carotenuto cambiano maglia ma continuano la loro esperienza in prestito. Tutto da decidere invece per Bocalon e Zigoni, due attaccanti che hanno fatto la storia arancioneroverde ma ormai fuori dai piani tecnici della società per tutto il girone d'andata: a poche ore dal gong, non hanno ancora definito la loro destinazione.
NAPOLI SOLD-OUT
Intanto ha toccato quota 3.790 biglietti la prevendita per Venezia-Napoli, in programma domenica 6 febbraio alle ore 15. Escluse le postazioni in pitch-view e nel settore ospiti, il Penzo è già tutto esaurito per il grande appuntamento.
Francesco Gottardi
La Salernitana fa incetta. Cagliari potenzia la difesa
Ultime ore di mercato anche per le squadre in lotta con il Venezia per la salvezza, fatta eccezione per lo Spezia, che non può effettuare operazioni per quattro sessioni dopo che lo scorso luglio la Commissione disciplinare della Fifa ha sanzionato il club ligure con il blocco del mercato per alcune infrazioni riguardanti il trasferimento internazionale e il tesseramento di calciatori minorenni. In compenso si sono mosse le altre squadre, a cominciare dalla Salernitana con la nuova proprietà e l'arrivo di Sabatini come direttore sportivo: Sepe (Parma) in porta, Mazzocchi (Venezia) e Fazio (Roma) in difesa, Verdi (Torino) e Ederson (Corinthias) a centrocampo, altri obiettivi sono il difensore Dragusin della Juventus e il centrocampista Bohinen del Cska Mosca.Risalendo la classifica, attivissimo di Genoa dopo l'ennesimo avvicendamento di allenatore con il tedesco Blessin al posto di Shevchenko: mezza difesa cambiata con gli innesti di Hefti (Young Boys) e Ostigard (Brighton) in difesa, mezzo attacco cambiato con Yeboah (Sturm Graz) e Piccoli (Atalanta), ma sono arrivati anche il difensore Calafiori (Roma) e i centrocampisti Amiri (Bayer Leverkusen) e Frendrup (Brondby), mentre Caicedo è passato all'Inter, obiettivo Kacavenda del Lokomotiv Zagabria, potrebbero partire Criscito e Destro, quest'ultimo verso Toronto. Walter Mazzarri, allenatore del Cagliari, dovrà pilotare i sardi in mezzo alla rivoluzione, dopo la rinuncia ai veterani Godin (risoluzione destinato all'Atletico Mineiro) e Caceres, che piace nella Liga, ma anche al Bordeaux. Anche in Sardegna puntellata la difesa con Goldaniga (Sassuolo) e Lovato (Atalanta), in mezzo al campo firmato Baselli del Torino, da dove potrebbe arrivare anche il difensore Izzo. Il Cagliari punta a rinforzare l'attacco con Bonazzoli (Salernitana).E la Sampdoria del neotecnico (un ritorno) Giampaolo? Mercato scoppiettante. Regia affidata all'ex interista Sensi, poi dall'Ascoli colpo Sabiri, fantasista all'esordio in Serie A. Grinta sudamericana con Rincon (Torino), difesa puntellata con il veronese Magnani in mezzo e sulla fascia destra con Conti (Milan), vicino Supryaga, attaccante della Dinamo Kiev, piace Linetty del Torino, ma solo se parte Thorsby. M.C.

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