Venezia FC: Il Gazzettino - A Salerno con l'incognita -

Nel 2019 i playout per evitare la Serie C, due anni dopo la promozione a braccetto in A, il tutto condito da mille strascichi polemici per i torti arbitrali subiti. Quando il Venezia incrocia la Salernitana la non-banalità è la regola, ancor più nel futuro prossimo visto che il ritorno in campo all'Epifania giovedì 6 gennaio ore 18.30 dovrebbe vedere gli arancioneroverdi di scena proprio all'Arechi. Il condizionale è d'obbligo in quanto la Salernitana rischia una clamorosa esclusione se, entro il 31 dicembre, non dovesse avere una nuova proprietà completamente slegata dal patron laziale Claudio Lotito. «La promozione in Serie A avrebbe dovuto porre fine alla multiproprietà con la Lazio, invece la Figc ha deciso di prendere tempo ricostruisce il quadro Gianmaria Daminato, docente del Master in diritto sportivo dell'università di Milano Bicocca Ciò autorizzando la costituzione di due trust, Melior e Widar, finalizzati alla vendita delle quote non oltre il 2021. Entro il 15 dicembre i due trust avrebbero dovuto ricevere una proposta d'acquisto del 100% del pacchetto azionario, invece hanno chiesto alla Federcalcio di valutare un differimento del termine delle operazioni di vendita non avendo sul tavolo offerte congrue». Il presidente federale Gabriele Gravina ha escluso qualsiasi proroga, anche se tutti i club di A Venezia compreso si erano detti comunque favorevoli al proseguimento dell'attività sportiva del club campano sino a fine campionato.
L'ANALISI DI DAMINATO
«Credo sia necessario richiamare le norme ed i comunicati di riferimento. In primis in base all'articolo 16 bis delle Noif, non essendo prevista la non ammissibilità di due società controllate dallo stesso soggetto, la Figc si ritroverebbe nella posizione di escludere il club. Il consiglio federale del 17 maggio scorso aveva fatto espressa avvertenza che, nel caso del perdurare di tale situazione, la Salernitana non potrà essere ammessa alla partecipazione al campionato di Serie A 2021/22, poi accettata dallo stesso presidente Gravina approvando il trust e dando sei mesi di tempo per il cambio di proprietà e scongiurare il rischio della radiazione con decadenza della affiliazione. In questo caso le retrocessioni in B non sarebbero più tre ma solo due dal campo». Rumors da Salerno indicano nella giornata odierna quella potenzialmente decisiva, quantomeno per arrivare ad una prima firma con le cordate interessate. «Un eventuale nero su bianco su un contratto preliminare di vendita con deposito di una caparra sarebbe sufficiente, in base agli accordi iniziali, per una proroga di 45 giorni per completare la cessione del club. Ciò significa che la Salernitana potrebbe essere ceduta a metà febbraio, senza incappare in sanzioni senza precedenti per la massima serie. Se i trustee dovessero riuscire a trovare un'intesa con un possibile acquirente entro il 31 dicembre, firmando almeno un preliminare, allora la Salernitana potrebbe continuare a giocare in Serie A». Ma cosa può succedere in caso di esclusione? «Se la Figc dovesse mantenere i propri propositi, ex articolo 53 delle Noif tutte le gare disputate dai granata nel corso del campionato non avrebbero valore. Inoltre conclude Daminato, consulente legale del Venezia non esiste più alcuna distinzione tra esclusione nel girone d'andata o di ritorno. Il comma che prevedeva questa differenza, secondo cui una società esclusa nel girone di ritorno avrebbe comunque mantenuto i risultati ottenuti all'andata, è stato abrogato nel 2019. Quindi, a prescindere da quando avverrà l'eventuale radiazione, ogni risultato precedentemente ottenuto contro la Salernitana verrà annullato».
Marco De Lazzari

Commenti

Post popolari in questo blog

Quota 126 del Vippacco

Perchè c'erano tanti falli nella Roma antica?

Scoperto in Germania il “filo spinato” usato da Cesare contro i Galli.