Fra cinque minuti attraverso il ponte

Giovanni Arru
 racconta ritirata, sfollati, a Monte San Michele, Sagrado (GO) il ottobre 1917.
Per rallentare l'avanzata nemica viene deciso di far saltare in aria tutti i ponti sul fiume Isonzo. Giovanni Arru è uno dei soldati addetti alla loro demolizione.
E così sono passato tranquillamente al dilà del ponte ove ho trovato la mia compagnia e subito siamo messi al lavoro per minare il ponte carrozzabile e il genio ferroviario ha minato il ponte ferroviario che si trovavano parallele l'uno vicino all'altro. In giornata anche questi due ponti sono saltati in aria in un modo molto tragico, e cioè mentre la gente borghesi e militari continuavano a passare, il Generale a un certo momento ha incominciato a gridare dicendo loro che fra trenta minuti il ponte salta chi fa in tempo passi chi non fa in tempo rimanga al dilà, ma la povera gente tutti vorrebbero passare ed era un continuo spingi spingi, ogni 5 minuti il Generale col suo alto parlante ricordava i minuti che rimanevano sino a quando mancavano 5 minuti dicendo: fra cinque minuti il ponte salta in aria, e continuava: meno 4 – meno 3, meno 2, ma il ponte era sempre pieno di gente e così a l'ultimo minuto il ponte è saltato in aria pieno zeppo di uomini, donne e bambini e quanto loro possedevano, non si doveva fare diciamo per umanità, ma la guerra vuole così, non facendo così sarebbe passato il nemico con tutti i mezzi a loro disposizione.

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