Venezia FC: La Nuova Venezia - Riflettori al Penzo. Il Venezia prova a fermare il Torino -

Si riaccendono i riflettori al Penzo, quattro mesi dopo la notte magica contro il Cittadella. E il Venezia prova a regalarsi un'altra partita da incorniciare in notturna contro il Torino, il primo di tre match sotto le luci (venerdì prossimo a Cagliari, poi la Fiorentina, sempre di lunedì, dopo la sosta del campionato). Venezia reduce da due sconfitte di fila (Spezia e Milan), dopo il blitz di Empoli, pur fornendo prestazioni più che lusinghiere, Toro galvanizzato invece dai 7 punti messi in saccoccia nelle ultime tre uscite (Salernitana, Sassuolo e Lazio), portandosi a Sant'Elena il ricordo dell'ottima prestazione offerta contro i biancocelesti di Immobile (autore del rigore del pari in extremis).
LO STADIO PENZO
Venezia a caccia di punti in casa, dopo un avvio terribile con quattro trasferte (Napoli, Udinese, Empoli e Milan) nelle prime cinque giornate, e dopo aver visto evaporare nei secondi di recupero il pareggio confezionato con lo Spezia al ritorno al Penzo. Zanetti, Molinaro e Aramu, cuore Toro nell'anima, mentre Juric sembra aver già plasmato i granata a sua immagine e somiglianza. «Recuperiamo Fiordilino, anche se è rimasto fermo per una decina di giorni» spiega Paolo Zanetti, «inoltre finalmente possiamo utilizzare anche Ampadu, un'arma in più da gettare nella mischia». Ancora out, invece, Lezzerini, Haps e Sigurdsson. Ieri sera rifinitura sotto i riflettori al Penzo.
CUORE TORO
Quattro stagioni da giocatore in granata non si dimenticano, anche se sono passati tanti anni. «Chi gioca nel Toro» ha osservato Zanetti, «se lo porta dietro per tutta la vita, fa parte della tua storia. Sono felice di ritrovarlo in Serie A, anche perché conservo ottimi ricordi di quegli anni e ho lasciato un buon ricordo trai tifosi, ma le mie emozioni personali passano in secondo piano rispetto alla partita. Cambi? Contro il Milan la squadra ha speso tantissimo, ho visto alcuni giocatori affaticati, tanto è vero che ho spostato alla sera la rifinitura per concedere qualche ora di riposo in più. Sto monitorando alcune situazioni, mi prenderò tutto il tempo disponibile per scegliere gli undici di partenza. Contro il Torino non posso permettermi di mandare in campo giocatori che non sono al 100%». Risolti i problemi di tesseramento, prima "uscita" in arancioneroverde per Ethan Ampadu, il jolly arrivato in prestito dal Chelsea. «Lo sto provando a centrocampo, sta rispondendo bene. E' un giocatore aggressivo, dinamico, gioca con molta semplicità, può esserci molto utile in quella posizione». Fermo restando che, in caso di necessità, Ampadu può giostrare anche da difensore centrale. «Fiordilino? C'è, non so però quanto minutaggio possa assicurarmi dopo essere rimasto fermo per almeno otto giorni a causa dell'infortunio alla spalla. So, comunque, che posso contare anche su di lui». Due sconfitte con Atalanta e Fiorentina, poi 7 punti di fila, e tanti rimpianti per la vittoria sfuggita in extremis nell'ultimo turno contro la Lazio: Juric sembra aver gi trovato le chiavi giuste per far decollare la sia squadra.
SFIDA DIFFICILE
«Il Torino è una squadra in salute, è molto aggressiva lungo tutto il campo» ha ammesso il tecnico arancioneroverde, «se guardiamo i numeri espressi dalla squadra di Ivan Juric, sono addirittura superiori alla classifica attuale, esprimono tanta qualità. Il Venezia ha però assoluto bisogno di punti, ha le armi per mettere in difficoltà anche una squadra che sta bene come il Torino, le prestazioni della squadra sono in crescendo, abbiamo ottenuto meno di quanto seminato. Dobbiamo abbinare i punti alle prestazione, osare di più soprattutto nelle gare al Penzo. Non voglio vedere un Torino più affamato del Venezia».
PASSI IN AVANTI
Venezia reduce da due sconfitte consecutive, a caccia di gol per staccarsi dal fondo. «Per vincere, bisogna segnare, mi sembra logico. Il Venezia non è finora mancato in aggressività quando il pallone è tra i piedi degli avversari, ma quando lo gestiamo noi. Dobbiamo migliorare nell'ultimo passaggio, non possiamo pretendere di arrivare in porta palla al piede, dobbiamo essere più cattivi e più cinici negli ultimi 16 metri. Lo scorso anno - conclude mister Paolo Zanetti - eravamo una delle squadre che costruiva una marea di opportunità da gol, in Serie A sappiamo che ne avremo 2-3, al massimo 4 a partita, ecco quelle dobbiamo concretizzarle perché in fase difensiva stiamo facendo bene, concedendo agli avversari opportunità in media con tante altre squadre».
SFIDA DAL BLASONE ANTICO UNA CHIAMATA PER MOLINARO E ARAMU
Quella tra Venezia e Torino è una partita che evoca ricordi di un passato glorioso, tra due città che hanno fatto la storia d'Italia in tantissimi modi. Ma anche di gente come Ezio Loik e Valentino Mazzola che dalla laguna spiccarono il volo per rendere immortale la maglia granata negli anni Quaranta, con una targa che al Penzo ricorda anche loro due, morti nel disastro aereo di Superga. Oggi la sfida tra il Venezia di Zanetti e il Torino di Juric la si vivrà soprattutto nei cuori di due calciatori che negli ultimi anni hanno percorso il viaggio in senso inverso, arrivando in arancioneroverde dopo aver indossato la maglia granata in modi differenti. Cristian Molinaro, ad esempio, difensore di Vallo della Lucania, che all'ombra della Mole ci era ripassato nel 2014 dopo le esperienze con Salernitana, Siena, Juventus, Stoccarda e Parma. Stagioni di Serie A intense, l'esordio in Europa e con l'azzurro della Nazionale, per quattro stagioni al 'Toro' che non dimentica, neppure da ex juventino. Una freccia sulla fascia sinistra, polmoni gettati sul prato degli stadi con un gol all'Hjk in Europa League e uno all'Inter. Ricordi e passato di un giocatore che ha esperienza da vendere, e che il Venezia volle con sé per far crescere il gruppo due anni fa. Tra infortuni e ottime prestazioni, oggi Molinaro si è ritagliato uno spazio di peso tra i titolari, Zanetti ripone in lui grande fiducia, gli ha affidato pure la fascia da capitano, e sa che può contare su un talento che a 38 anni, in Serie A, sa ancora fare la differenza nonostante gli acciacchi dell'età e il logorio muscolare di chilometri macinati sulla fascia. Poi c'è Mattia Aramu, che di anni invece ne ha 26 e nel Venezia si è ormai consacrato. Piedi buoni, gioco a testa alta, fantasia, idee e parabole non gli mancano di certo che sia trequartista e perno del tridente. Lui che è originario di Ciriè, un Comune di neppure 20 mila abitanti nella cintura metropolitana torinese. Uno che al Torino ci è arrivato fin da piccolo, facendo tutta la trafila nel settore giovanile granata, quello capace di sfornare innumerevoli campioni negli ultimi decenni. Un ragazzo cresciuto nel mito del Grande Torino, nel ricordo di tanti immortali del pallone, e per il quale Superga ha un valore oggettivo perché il 'Toro' ti si stampa nel cuore e forgia il carattere. Granata la maglia del settore giovanile, come quella del Trapani e del Livorno dove poi si è andato a fare le ossa, prima di provare l'ebrezza dell'esordio in Serie A nel 2016, quando correva il 21 settembre in uno 0-0 tra Pescara e appunto Torino. Poi tante nazionali giovanili, la Pro Vercelli, la Virtus Entella e il Siena, prima dello sbarco a Venezia nel 2019.Lontano da quel Torino che stasera affronterà assieme a Molinaro, in una partita sicuramente speciale per entrambi. Certo, i fasti del Grande Torino sono molto distanti, come quelli del Venezia che vinceva la Coppa Italia nel 1941.
Quattromila tickets venduti. Corse bis per lo stadio
In vista della sfida di stasera contro il Torino, il Venezia si è allenato ieri dalle 19.30 direttamente al Penzo per prendere confidenza con l'illuminazione notturna. Seduta sotto la pioggia che ha visto attivi nel gruppo anche il gallese Ampadu e Fiordilino, disponibili e convocati per la partita contro i granata.Allenamento mattutino invece per il Torino allo stadio Filadelfia, prima della partenza per Venezia. Dopo l'analisi tattica al video, Ivan Juric ha diretto una sessione tecnica, con solo assente Ola Aina, in permesso per motivi personali, mentre Belotti, Pjaca, Praet e Zaza hanno svolto i rispettivi programmi individuali. Oggi è prevista la seduta di rifinitura.
BIGLIETTI E TRASPORTI
Ieri sera il totale di quelli venduti ha raggiunto la cifra di 4.086, di cui 228 saranno tifosi ospiti. Come per domenica scorsa in occasione della sfida interna allo Spezia, anche oggi Actv ha previsto servizi speciali per agevolare i tifosi del Venezia in arrivo dalla terraferma. Per il servizio automobilistico dalle 18:30 alle 19:45 circa tutte le corse delle linee 2, 2L, 4L, 6, 6L e 7 verso Venezia, prima di raggiungere Piazzale Roma passeranno per il Tronchetto, dove fermeranno in corrispondenza dell'imbarcadero Tronchetto A. Da qui, nella stessa fascia oraria, sarà attivo un servizio navetta fino all'approdo Sant'Elena A. Inoltre le corse di linea 14 in partenza da Punta Sabbioni alle 19:30 e alle 20 si fermeranno in via straordinaria a Sant'Elena. Al termine della partita ci sarà un servizio navetta da Sant'Elena A a Tronchetto A.
Simone Bianchi

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