Venezia FC: Corriere del Veneto - Domani c'è Cagliari Venezia -

Giampiero Ventura, domani c’è Cagliari-Venezia, che la vedrà in veste di doppio ex e di osservatore speciale
«Sono trascorse appena sei giornate, ma vista la classifica delle due squadre sarà già una partita molto importante. Ci saranno altre opportunità, ma la posta in palio sarà alta».
A Cagliari sono già con le spalle al muro e con un cambio di allenatore sulle spalle. Se l’aspettava?
«Onestamente no. L’anno scorso pensavo che si fosse creata una concatenazione di eventi tale dall’aver creato un cortocircuito nell’ambiente, anche al di là dei valori tecnici della squadra. Sono tuttora convinto che la squadra abbia un valore superiore a quello che dice la classifica, ma un altro anno negativo aprirebbe profonde riflessioni. Un’annata storta va bene, due sinceramente non può essere una semplice coincidenza».
Rosa sopravvalutata?
«Sinceramente non credo. Ci sono giocatori di spessore come Joao Pedro, Cragno, Nandez. La squadra non è da retrocessione».
La sua carriera ha vissuto due tappe importanti a Venezia e a Cagliari.
«Ho avuto due presidenti mangia-allenatori come Cellino e Zamparini, ma con entrambi il rapporto è sempre stato ottimo, anche quando fui esonerato. Zamparini mi diede fiducia, prima come vice e poi come allenatore. Non avevo neanche il patentino, mi iscrissi al Supercorso ed ero affiancato in panchina dal tutor Piero Maroso. Perdemmo la A per il caso Mirko Conte, con lo 0-2 a tavolino contro l’Acireale che fu decisivo».
Un’esperienza unica.
«Per chi viene da fuori arrivare allo stadio in barca è qualcosa di unico. Non c’è una situazione uguale al mondo. So che il Penzo è scomodo, ma allo stesso tempo è il simbolo di qualcosa che nessun altro può vivere».
A Cagliari con Cellino come andò?
«C’erano spesso turbolenze, se così vogliamo chiamarle, ma alla fine resistetti parecchi anni, per cui tanto male non dovevo essere. Ho mantenuto i rapporti anche con Stefano Capozucca, attuale ds rossoblù».
Cosa ne pensa del Venezia di oggi?
«Sono contento che Zanetti sia arrivato ad allenare in Serie A. Fu mio giocatore al Torino, durò lo spazio di un ritiro perché poi andò via. Ma è un ragazzo splendido e si vedeva che avrebbe fatto l’allenatore. Quando vedi giocare il Venezia ti accorgi che propone qualcosa di nuovo, di interessante e non si limita a speculare sul risultato. Spero che faccia bene, secondo me la salvezza se la può giocare fino in fondo».
C’è qualche giocatore che l’ha impressionata in queste prime partite?
«Ne ho viste diverse e devo dire che Busio mi piace davvero molto. Ha 19 anni, ma ha senso della posizione, ritmo e gioca come un veterano. Secondo me farà strada, a quell’età se non hai talento non ti muovi così. Il resto della squadra è una scommessa, con tanti stranieri, ma si comincia già a vedere un’identità. Domani a Cagliari il pronostico è apertissimo».
«Con il Torino si sono visti forza e unione del gruppo»
Dimitri Canello
L’ultimo arrivato, quasi sul gong delle 20 del 31 agosto, è finalmente in pista. Ethan Ampadu ha debuttato lunedì contro il Torino dimostrando il talento che gli è sempre stato riconosciuto. Non è stato un debutto facile, con qualche difficoltà in copertura, lui che col Galles gioca difensore centrale. Paolo Zanetti, però, lo vede davanti alla difesa e lì lo sta provando. Non a caso, quando è uscito Antonio Vacca, in forte dubbio per domani per una contrattura al polpaccio, il tecnico lo ha gettato nella mischia: «Ampadu non ha bisogno di presentazioni – spiega il ds Mattia Collauto - è un ragazzo giovanissimo che nonostante l’età, ha giocato in alcuni dei migliori club europei ed ha raccolto quasi 30 presenze con la Nazionale gallese. Averlo qui a Venezia è motivo di vanto per i nostri tifosi e un orgoglio per tutto lo staff tecnico, che è stato capace di raccogliere l’opportunità e concludere velocemente la trattativa. In futuro sentiremo parlare di questo giocatore e sono certo che si rivelerà come un valore aggiunto per questa squadra». Ampadu, dal canto suo, ha ringraziato per l’accoglienza, promettendo massimo impegno e di mettersi a disposizione della squadra: «Innanzitutto vi ringrazio per avermi aspettato in quest’ultimo periodo – spiega il gallese -. Per un calciatore essere in campo è tutto, e sono felice di aver dato il mio contributo contro il Torino. Mi sento davvero bene ed in grado di scendere in campo sin dall’inizio a Cagliari, ma sarà ovviamente l’allenatore a fare le sue considerazioni. L’accoglienza che ho avuto da staff e compagni è stata meravigliosa, e credo che la forza del gruppo si sia notata durante il match al Penzo, dove abbiamo lottato uniti per riprenderci il match». Proprio Ampadu potrebbe partire titolare al posto di Vacca. Ieri quest’ultimo ha svolto lavoro differenziato, ma si proverà fino all’ultimo a recuperarlo. Nel frattempo ci sono buone notizie per Mattia Aramu, che ha smaltito la botta che lo aveva tenuto fermo a inizio settimana e che a Cagliari ci sarà. Out Haps, Lezzerini e Sigurdsson, che saranno a disposizione dopo la sosta. Possibile il ritorno dal primo minuto di Thomas Henry.

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