Venezia FC: Il Gazzettino - Voglio un Venezia coraggioso -

Ribalta internazionale per un primo esame di spessore, tocca all'Utrecht testare il livello attuale del Venezia. A poco più di tre settimane dal debutto in Serie A a Napoli, gli arancioneroverdi scendono in campo stasera al Galgenwaard Stadion di Utrecht (ore 20, in diretta sul canale Youtube del club olandese) contro i biancorossi militanti nell'Eredivisie, la locale massima categoria.
Dal ritiro di Wageningen ha iniziato ad indicare la strada Paolo Zanetti, scalpitante in attesa di vedere all'opera i suoi ragazzi, alla terza settimana di preparazione e finora impegnati solo in due facili goleade (29 reti all'attivo, nessuna subita) contro fragili compagini montane. Comandamenti che il tecnico vicentino impartisce partendo dalla testa.
«Anche in Serie A molto dipenderà dal nostro approccio, perché perdendo 25 gare e vincendone 13 ci salveremmo. Per fare questo bisogna avere la mentalità di attaccare per far male all'avversario, senza paura nemmeno del contraccolpo qualora non dovessimo riuscirsi. Mantenendo umiltà senza sfociare nella presunzione, dovremo cercare un adeguato equilibrio nel nostro essere coraggiosi: certo non andremo all'arrembaggio, così fosse significherebbe che io alleno per me stesso e metterei in difficoltà la mia squadra.
Ma dovremo metterci coraggio, sacrificio e corsa come lo scorso anno, altrimenti non vinceremo le partite e se non le vinci non ti salvi».
Concetti chiari da testare già contro l'Utrecht, formazione alla sua settima amichevole (6 vittorie-un pari il bilancio) e che tre giorni fa ha travolto 5-1 il Bayer Leverkusen.
«Questa tournée è un'esperienza bella e affascinante, sono molto curioso di vedere all'opera ragazzi che facevano la B e che si misureranno con la A. L'Utrecht è una squadra forte e rodata che gioca su ritmi altissimi, ma non sarà il risultato a condizionarmi, ora dobbiamo avere la bravura e l'intelligenza di fare altre valutazioni».
Del resto la campagna acquisti è in pieno svolgimento.
«È un mercato difficile quello post Covid, perché i club ci hanno rimesso molto. Noi ci siamo già mossi con precise strategie cercando di aumentare il livello delle nostre seconde linee, che magari diventeranno prime essendoci tante belle scommesse con tutto il tempo di aspettarli. Siamo al passo, ad esempio tre centrali difensivi oggi sono pochissimi, ma sappiamo di dover ancora intervenire un po' in tutti i reparti inserendo gente di esperienza».
FUORI
A casa sono rimasti Bocalon, Taugourdeu e Felicioli, tutti ancora da rimpiazzare.
«Abbiamo fatto una scelta molto chiara e in Olanda abbiamo portato chi fa parte del progetto, più tre Primavera (Remy, Pecile e Jorge, ndr) che entreranno nel nostro gruppo. Stasera l'Utrecht, martedì il Twente e venerdì il Groningen, abbiamo queste tre gare più quella di Coppa Italia per avvicinarci a ritmo e livello del campionato. Dei bei banchi di prova per capire a che punto siamo e dove intervenire sul mercato. L'obiettivo è allenarsi e migliorare innanzitutto sulle cose che propongo ogni giorno e integrare i nuovi, testando subito la nostra capacità di soffrire, il nostro cuore e spirito contro squadre forti e più avanti di noi».
Volendo provare ad abbozzare il Venezia che Zanetti schiererà contro l'Utrecht, si può sicuramente partire dalla difesa a quattro, Ebuehi o Mazzocchi a destra, Svoboda o Modolo al centro con Ceccaroni e Schnegg a sinistra. Con Tessmann rientrato negli States, in regia dovrebbe slittare Fiordilino con Crnigoj e Heymans mezzali, Forte nel tridente con Aramu e Johnsen.
Marco De Lazzari
Ufficializzato Sigurdsson «E' veloce e molto tecnico»
Ci sono 6 presenze in Champions e 10 in Europa League nel biglietto da visita del colpo Arnor Sigurdsson. Come previsto il 22enne l'esterno offensivo islandese è stato ufficializzato ieri dal Venezia, che lo ha prelevato in prestito secco fino al prossimo 30 giugno dal Cska Mosca, cui resta legato fino al 2025. Sigurdsson ha superato le visite mediche e sbarca in arancioneroverde per innalzare il tasso qualitativo dell'attacco a disposizione di un mister Zanetti, il quale lo ha accolto inquadrandolo come un «giovane interessante di caratura internazionale, veloce e tecnico» aggiungendo «in video ma mi ha colpito, nel suo ruolo ci mancava un elemento come lui dalla parte di Aramu, anche se è più simile però a Johnsen e Di Mariano. È la classica spina nel fianco e avremo bisogno di giocatori di gamba come lui». Dopo gli inizi nella natia Akranes e il primo spostamento in Svezia nel Norrkopping, il jolly offensivo islandese ha raccolto 85 presenze, 13 reti e 8 assist nel Cska: con i russi ha disputato 16 gare nelle coppe, segnando in Champions nel 2018 in un clamoroso 3-0 al Bernabeu di Madrid contro il Real, nonché il momentaneo pareggio in un 1-2 casalingo per mano della Roma. Bisognerà invece attendere almeno la prossima settimana per l'ufficialità di Gianluca Busio, visto che il 19enne centrocampista dello Sporting Kansas City ha giocato titolare con gli Stati Uniti anche nella semifinale della Gold Cup, vinta 1-0 sul Qatar con conseguente pass per la finalissima di lunedì 2 agosto col Messico. Sempre calde le piste Caldara per la difesa (nonostante l'inserimento del Torino a colloquio col Milan) e Niang del Rennes atteso da Zanetti per l'attacco («Abbina fisicità a qualità e mi piace, perché ha fisicità e velocità per fare anche la prima punta»). (M.Del.)
Seconda maglia, tornano arancione e verde
I colori arancione e verde desaparecidos o quasi sulla prima maglia nero-oro stellata, sono quantomeno ricomparsi sulla casacca da trasferta. Il Venezia l'ha lanciata ieri suoi social e l'accoglienza dei tifosi lagunari è stata di nuovo tendente al negativo. Una maglia senza dubbio d'impatto per esplorare nuovi territori l'obiettivo dichiarato scegliendo come tonalità principale il color crema, con l'arancione, il nero e il verde da una manica all'altra con un sofisticato effetto sfumato».
Sotto la consueta scritta dorata Venezia in stampatello maiuscolo, un design ispirato a classici riferimenti della città, una trama con motivi triangolari a richiamare la tradizione dei mosaici veneziani, con i modelli (stavolta uomini e vestiti) in posa tra le bellezze della Ca' d'Oro. E nel frattempo qualche sito ha persino bruciato nei tempi il club di viale Ancona svelando la terza e la quarta maglia, rispettivamente azzurra (con graffio arancioneroverde sul petto) e granata completate da maniche nere e dettagli in oro.
Come detto il benvenuto tra gli appassionati è stato decisamente freddo, su svariate pagine il dibattito è stato pressoché incessante e vi ha preso parte pure Alex Menta, direttore degli analytics in prima linea nel lavoro di scouting internazionale per il calciomercato: «Posso dirti una cosa la sua risposta ad un tifoso deluso dalla prima maglia ritenuta senza identità Per sostenere il club abbiamo bisogno di milioni di vendite di merchandising ogni anno. I colori del team sono importanti ma anche la sostenibilità, ecco perché si vedono mosse per accattivare più persone rispetto alle sole città di Venezia e Mestre».
In effetti a livello internazionale le nuove maglie del Venezia sono state salutate con toni trionfalistici e anche a livello di vendite pare siano andate a ruba. «Concorrerà per la maglia della stagione visti i dati delle reazioni iniziali su Twitter» prevede il magazine Soccer Bible, mentre Daily Star azzarda addirittura «uno dei migliori kit della storia del calcio» e These Football Time la definisce «un indumento della più squisita bellezza». (M.Del.)
Adesso si che si ragiona! Arnór Sigurðsson è un giocatore del Venezia!
Il 22enne arriva con la formula del prestito oneroso (sembrerebbe intorno agli 800 mila euro).
Dopo i ragazzini nordici presi per rinforzare la Primavera, finalmente arriva un titolare di spessore.
Premessa importante.
Ho tantissima voglia di parlare bene di questo ragazzo e spero che l'entusiasmo non mi porti a sopravvalutarlo.
Partiamo dal ruolo:
Questo è già uno dei suoi punti di forza.
Può giocare (in quest'ordine) ala sinistra, trequartista, ala destra, seconda punta e addirittura a centrocampo se necessario.
Le caratteristiche principali:
Grandi capacità di inserimento, buona tecnica, questo è un ragazzo che sa giocare a Calcio e che capisce le dinamiche offensive di questo sport. Scrivo offensive, perché diciamo che il sacrificio difensivo non è esattamente il suo forte.
Deve migliorare nella freddezza sottoporta (quanti errori... ) ma ha un tiro dalla distanza discreto (più preciso che potente) che lo rende abbastanza pericoloso anche dal limite dell'area.
Buona velocità nei primi metri, grande agilità, è un buon assistman anche se spesso si intestardisce in inutili giocate spettacolari che possono anche rallentare o far fallire l'azione.
"Ma scusa, se è forte perché non lo tiene il CSKA?"
Uno dei difetti di Arnór è la mancanza di continuità. Ha tutto per riuscire, è giovane e forse proprio per questo ancora non si focalizza solo sull'essenziale, perdendosi un po' durante la partita.
Nonostante l'età però, vanta già diverse presenze in Champions ed Europa League.
Indimenticabile una prestazione al Bernabeu in cui mise in ginocchio il Real Madrid con 1 gol ed 1 assist.
Sempre in quella edizione segnò anche contro la Roma.
"Si ok ma passiamo alle cose serie, lo prendo al fantacalcio o no?"
Secondo me merita lo slot "scommessa" di quest'anno.
L'incognita per me è il gioco e l'impatto del Venezia con la massima serie.
Se il Venezia riuscirà a mostrare una certa solidità, lasciando a Sigurðsson la possibilità di esprimersi senza doversi preoccupare troppo di difendere, questo ragazzo potrebbe anche realizzare 3/4 gol in questa stagione più qualche assist.
In caso contrario, rischia di fare un po' fatica.
C'è una cosa che mi preoccupa però, l'islandese viene da un infortunio al ginocchio di circa 3 mesi e non so in che condizioni arriverà all'inizio del campionato. Oltretutto ha delle caviglie piuttosto fragili che l'hanno portato a diversi stop negli ultimi anni.
Queste sono considerazioni da fare sempre quando si sceglie un giocatore. Ancora ricordo quando un mio amico prese Pato a 200 (su 500) e ancora lo prendiamo in giro dato che sapevamo tutti come sarebbe finita (avrà giocato tipo 10 partite in quella stagione).
Andando al sodo, lo prenderei come quinta o sesta scelta ma per sicurezza come ottavo piazzerei il classico titolare inamovibile da 38 presenze e 6 in pagella, i classici Hetemaj per interderci. Non si sa mai.
La tattica in Italia non è semplice per uno straniero ma lo ritengo abbastanza intelligente da adattarsi con discreta velocità.
Quello che può rallentarlo magari è il fisico leggerino per un campionato bloccato, con tanti duelli e pochi spazi come la Serie A, ma nel complesso sono fiducioso.
In definitiva, sulla carta è un grande colpo del Venezia e potrebbe essere la sorpresa nordica di questo campionato. Anche perché ormai Damsgaard non sorprende più nessuno.

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