Gli Arditi
Gli Arditi:
Quella degli arditi fu una specialità dell'arma di fanteria del Regio Esercito italiano durante la prima guerra mondiale.
La specialità, costituita in autonomi reparti d'assalto, fu sciolta nel 1920. Reparti arditi furono ricostituiti durante la seconda guerra mondiale con l'attivazione del 10° reggimento arditi. Le sue tradizioni militari sono oggi tenute vive dal 9º reggimento paracadutisti Col Moschin.
Un'idea anticipatrice dell'Ardito può essere fatta lontanamente risalire al 1914, quando in ogni reggimento del Regio Esercito venne creato un gruppo di esploratori addestrati ad agire dietro le linee nemiche e tagliare il filo spinato di notte, vestiti completamente di nero.
I primi nuclei di Arditi nacquero e si addestrarono a Manzano (Udine), in località Sdricca.
In seguito, gli Arditi divennero un corpo speciale d'assalto. Il loro compito non era più quello di aprire la strada alla fanteria verso le linee nemiche, ma la totale conquista di queste ultime. Per fare ciò, venivano scelti i soldati più temerari, che ricevevano un addestramento molto realistico, con l'uso di granate e munizionamento reali, e con lo studio delle tecniche d'assalto e del combattimento corpo a corpo.
Operativamente, gli Arditi agivano in piccole unità d'assalto, i cui membri erano dotati di petardi"Thévenot", granate e pugnali, utilizzati in assalti alle trincee nemiche.
Pochi mesi dopo il termine della guerra, con la smobilitazione dell'esercito, si decise lo scioglimento dei reparti d'assalto, sia per motivi di riorganizzazione che di politica interna al Regio Esercito.
Tra gennaio e febbraio 1919 il Comando Supremo sciolse il Corpo d'armata d'assalto, la 2ª Divisione d'assalto e tutti i reparti non indivisionati.
Fra le due guerre gli ex arditi si riunirono nell' Associazione Nazionale Arditi d'Italia (ANAI), fondata dal capitano Mario Carli, poi tra i membri del cosiddetto "fascismo delle origini", lo stesso che scrisse assieme a Marinetti l'articolo Arditi non gendarmi.
Venne fondata la FNAI (Federazione Nazionale Arditi D'Italia) il 23 ottobre 1922 da Mussolini che aveva sciolto l'ANAI considerata poco affidabile per il fascismo e nella FNAI confluirono un gran numero di Arditi.Nel 1937 Mussolini donò a Roma la Torre dei conti presso Via dei Fori Imperiali alla FNAI che lì rimase fino al 1943.
Le tradizioni degli arditi furono ereditate in seno all'Esercito Italiano, nel 1954 dal Reparto Sabotatori Paracadutisti, e a partire dal 1975 dal 9° battaglione d'assalto paracadutisti "Col Moschin" (poi Reggimento dal 1995).
È riconosciuta inoltre l'associazione combattentistica di reduci Arditi d'Italia.
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