Venezia FC: Il Gazzettino - Super Venezia, una rimonta travolgente -

Al Venezia non piacciono le cose semplici, va sotto di due gol ma ribalta l'Entella sul 3-2 ed è sempre più travolgente nella sua ascesa verso il vertice della Serie B. Contro i liguri ultimi della classe il team di Paolo Zanetti mette a segno la sua quarta vittoria consecutiva, la quinta nelle ultime sei giornate che hanno fruttato 16 punti sui 18 in palio, che vale il terzo posto a un solo punto dal secondo occupato dal Monza e a quattro dalla vetta (ieri l'Empoli ha pareggiato). Un rendimento davvero eccezionale che sta consentendo ai lagunari di credere non solo ai playoff (sono 8 ora i punti di vantaggio sul nono posto del Frosinone) ma anche di poter lottare per la promozione in Serie A, visto che venerdì sera ci sarà l'anticipo in casa della capolista Empoli (ore 21).
Contro la Virtus Entella un po' a sorpresa Zanetti decide di riproporre subito Forte, non al top per una fascite plantare ma preferito a Bocalon dopo Pescara. Con lui in attacco Aramu e Johnsen per un 4-3-3, il centrocampo è quello scontato alla luce dell'infortunio di Crnigoj, in difesa invece la novità è il debutto dal 1' di Ricci come terzino sinistro. Dopo un primo quarto d'ora di studio e un po' soporifero le squadre si allungano, i ritmi si alzano e il Venezia finisce per perdere la bussola come raramente gli era successo. I liguri, infatti, piazzano due ripartenze a dir poco letali al 24' e al 29' con la difesa mal posizionata in entrambe le occasioni e Schenetti troppo libero che tramortiscono Modolo e compagni, sorpresi da quelle che solitamente sono le loro armi, vale a dire aggressività e giro palla.
In ogni caso di nervi i lagunari riescono a tornare in partita quasi sul gong del primo tempo con il tap-in di Fiordilino, dopo l'ottimo lavoro in area di Forte e Aramu. Una rete rocambolesca e provvidenziale, seguita dall'inserimento da parte di Zanetti in avvio di ripresa della quarta punta, con Di Mariano al posto di Maleh per un 4-2-3-1 con Johnsen a destra e Aramu più centrale. Proprio sull'asse tra l'ex ligure e il norvegese il Venezia riscrive la gara in tre minuti, con Aramu a pennellare e l'ex Ajax a realizzare la sua prima doppietta italiana in campionato.
La forza d'urto cresce a colpi di contropiedi potenzialmente mortiferi ma divorati da Aramu e Dezi, poi Zanetti conferma di volerla chiudere inserendo due punte (Bocalon-Esposito) e non difensori. L'Entella non molla, mette paura con Rodriguez, a 4' dal novantesimo Taugourdeau segna il 4-2 direttamente su punizione, ma Modolo sfiora in fuorigioco ed è tutto vano. Con il punteggio in bilico il finale è giocoforza in apnea, con rischi però praticamente azzerati fino al liberatorio triplice fischio di un 3-2 persino stretto e che getta benzina sul fuoco di sogni di grandezza sempre più legittimi.
Marco De Lazzari
Aramu cresce Taugourdeau regia elegante
POMINI 5.5
Passi per il secondo gol, col pallone che sbuca dopo aver attraversato una selva di gambe: ma sul primo doveva e poteva essere piu' reattivo.
MAZZOCCHI 6
Meno travolgente, sulla corsia sgasa poche volte rispetto al solito, mostrando qualche impaccio di troppo. Piu'a suo agio nella ripresa.
MODOLO 6.5
Non perfetto nel primo tempo, si rifa' con gli interessi nella ripresa, quando sfiora il gol con la sua specialità: stavolta la sua zuccata sbatte sul palo.
CECCARONI 6.5
Anche lui non sembra perfettamente piazzato quando partono i mortiferi contropiedi dell'Entella. Cambia pero' registro nel secondo tempo, quando non fa passare neanche gli spifferi.
RICCI 6.5
Esordio da titolare a sinistra e l'impatto non e' semplice, perche' la partita si mette subito male. La reazione pero' non tarda ad arrivare, chiude la partita in crescendo.
23'st FELICIOLI 6.5
Entra quando il Venezia ha gia' ribaltato il match e le cose riescono piu' facili. Difende con giudizio e quando puo' spinge.
FIORDILINO 6.5
Al posto giusto nel momento giusto, quando cioe' Russo gli respinge sul petto il pallone che poi carambola in rete per l'1-2. Anche lui cambia passo nella ripresa, molto piu' a suo agio nel centrocampo a due.
23'st DEZI 6
Buon ingresso, in contropiede ha anche sul piede il pallone della tranquillità, ma il suo destro e' strozzato.
TAUGOURDEAU 7
Regia elegante e puntuale, lancia lungo e corto con la stessa facilità. Una bandierina alzata gli nega il gol direttamente su punizione.
MALEH 5.5
Non e' la sua giornata, si vede anche dal modo ingenuo con cui si becca per l'ammonizione (niente big match con la capolista Empoli). Dopo un tempo inconcludente Zanetti lo lascia giustamente negli spogliatoi.
1'st DI MARIANO 6.5
Con lui davanti e' tutta un'altra storia, fa ammattire la difesa ligure che fatica da matti a contenerlo
ARAMU 7.5
Scaccia le ombre dell'ultimo periodo con una prestazione all'altezza della sua classe. Due assist (ma il secondo e' in pratica gol), due reti sfiorate di un niente e tante giocate illuminanti.
35'st ESPOSITO sv
FORTE 6.5
Voleva festeggiare la laurea con un gol, ma pazienza. In compenso ci mette lo zampino sull' 1-2.
35'st BOCALON sv
JOHNSEN 7
Prima doppietta in serie B, grazie a due palloni gentilmente offerti da Aramu dove e' scritto basta spingere.
ZANETTI 7
Primo tempo opaco, secondo scintillante. Se il Venezia riprende in mano una partita che sembrava compromessa e' anche grazie al cambio di modulo (dal 4-3-3 al 4-2-3-1) che ribalta tutto nella ripresa. Lettura perfetta e cambi azzeccati ancora una volta.
Marco Bampa
Dezi si divora nella ripresa un rigore in movimento
PRIMO TEMPO 5’ Spunto di Johnsen a sinistra, palla per Forte anticipato da Chiosa. 7’ Sinistro dal limite di Capello che protesta, ma la palla rimbalza su piede, coscia e solo poi sul braccio di Ceccaroni. 10’ Maleh crossa per Forte che di testa manda sul fondo. 15’ Destro dalla distanza di Settembrini, facile per Pomini. 18’ Pellizzer incorna e Pomini para col brivido in due tempi. 20’ Aramu e Maleh murati, dal corner colpo di testa centrale di Ceccaroni e a Russo quasi scivola la palla sulla linea. 24’ Entella in vantaggio con Brescianini, che prima fa partire l’azione recuperando palla davanti alla propria panchina, poi la chiude col piatto mancino su assist di Schenetti. 26’ Bel sinistro di Aramu fuori di poco. 29’ Raddoppio ospite, ripartenza a destra di Brunori per Schenetti, preciso col rasoterra fatale a Pomini. 44’ Il Venezia dimezza il passivo: ottimo lavoro di Forte che chiama a rimorchio Aramu, sinistro respinto da Chiosa, Aramu dà palla a Forte che col destro fa volare Russo; la respinta batte sul petto di Fiordilino e vale l’1-2.
SECONDO TEMPO 8’ Il Venezia pareggia con Johnsen, puntuale sul secondo palo in anticipo su Pavic, sull’assist rasoterra di Aramu servito da Forte. 11’ Tris lagunare in fotocopia, stavolta l’assist di Aramu è volante e Johnsen bruciando Chiosa appoggia in rete di testa sulla linea. 26’ Aramu vicino al poker, sinistro largo di poco. 30’ Spreca anche Dezi che si mangia un rigore in movimento. 33’ Clamoroso palo di Modolo in tuffo sul corner di Aramu. 38’ Capello per Rodriguez a centro area, fuori. 44’ Esposito per Johnsen, alto. 48’ Sinistro inguardabile di Dragomir in fallo laterale.
M.Del.
«ADESSO SI PUO' SOGNARE»
«L'avevo detto alla vigilia, battiamo l'Entella e iniziamo a parlare di playoff. Ci siamo riusciti e da oggi possiamo sognare, noi e i nostri tifosi. Ora puntiamo al bersaglio grosso, sapendo che incontreremo tantissime difficoltà».
Ottenuta la vittoria numero undici in 24 giornate, con aggancio alla vertiginosa quota di 41 punti, Paolo Zanetti accantona la prudenza alzando la proverbiale asticella degli obiettivi. E lo fa gonfiando giustamente il petto, per quanto il suo Venezia sta riuscendo a costruire.
«Con questi tre punti abbiamo messo un mattone importante verso la conquista della salvezza. Non siamo ancora salvi matematicamente, ma avere 41 punti a febbraio non è mai scontato in un campionato di questa difficoltà. La nostra attuale posizione dà valore al lavoro della società, al mio e del mio staff, ma soprattutto dei ragazzi che vanno in campo».
Gli arancioneroverdi stanno tenendo un ritmo forsennato che tutti faticano a reggere. «Nella testa è scattato qualcosa, se siamo così in alto è perché oltre che sul piano tecnico siamo cresciuti nella mentalità. Dovevamo lasciarci alle spalle la preoccupazione di una squadra che gioca solo per salvarsi, abbiamo lavorato per guardare sempre avanti, con attenzione a cosa succedeva dietro. In questo modo siamo maturati».
LA PARTITA
Battere il fanalino di coda è stato comunque un'impresa partendo dallo 0-2. «Le nostre difficoltà sono state figlie senza dubbio anche dei meriti dell'Entella che, rispetto alle sue ultime gare, ha cambiato atteggiamento aspettandoci per provare a colpire in contropiede. Ad ogni modo non abbiamo subìto eccessivamente, tre contropiedi incassando due gol, infatti ai punti la nostra vittoria è del tutto meritata. In quelle 2-3 circostanze non siamo stati bravi e attenti nelle marcature preventive accorciando su un avversario presentatosi con grande fame e rabbia essendo all'ultima spiaggia e quindi con molto da dare». Vuole rivelare cosa ha detto ai suoi nell'intervallo?
«Ho usato parole irripetibili in pubblico, preferisco non condividerle ammette col sorriso Di sicuro dovevamo darci una mossa, siamo stati bravi a trovare l'1-2 poco prima di rientrare, ci ha dato una bella spinta ma una scossa era necessaria. La partita anche per colpa nostra si era messa su binari negativi e difficili da recuperare, visto che poi loro nel secondo tempo sono rimasti quasi sempre dentro la loro area. E i cambi anche oggi hanno fatto la differenza».
«Siamo tornati ad essere noi prosegue Zanetti a non concedere nulla continuando ad attaccare e a creare situazioni su situazioni. La rimonta conferma una volta ancora la grande unità, lo spirito e il carattere di questo gruppo. Penso non ci siamo più parole per descriverne la grandezza psicologica, questi ragazzi sono stati straordinari perché partite così sì rischia anche di perderle.
Invece sul 3-2 abbiamo avuto il palo di Modolo e altre nitide occasioni per chiuderla, sempre senza rischiare nulla. Possiamo subire dei gol, soffrire, ma queste sono le vittorie più belle perché dimostrano un enorme carattere. Una rimonta dura e importante, impossibile se non hai dentro qualcosa a livello di cuore».
M.Del.

Commenti

Post popolari in questo blog

Quota 126 del Vippacco

Com’è stata scoperta e decifrata la stele di Rosetta che diede inizio all’Egittologia

Perchè c'erano tanti falli nella Roma antica?