Venezia FC: LA NUOVA VENEZIA Uno squalo al Venezia, è Forte l'arma in più

Un trascinatore, l'uomo giusto al posto giusto, ma anche un elemento cardine del Venezia di Paolo Zanetti. Francesco Forte, soprannominato the Shark, lo squalo, è sempre più riferimento dell'attacco arancioneroverde, specie dopo la doppietta di sabato a Brescia. Paolo Poggi, che in quanto ad attaccanti ne sa qualcosa, vista la sua lunga carriera, da dirigente attuale del club analizza così la punta arrivata dalla Juve Stabia con l'ultimo mercato. «Avere il fiuto del gol è una sua caratteristica particolare. È più che altro un ragazzo affamato nel ricercare sempre qualcosa in più per andare sempre un po' oltre, e volersi così confermare. Al di là dei numeri che sta proponendo a livello statistico, è un ragazzo che fa un lavoro altrettanto importante per la squadra. Questa è la cosa che lo rende ancora più prezioso. Non solo un finalizzatore, ma un giocatore che si mette a disposizione del gruppo, che si adatta senza batter ciglio a ogni indicazione tattica dell'allenatore. Un ottimo giocatore, uno di quelli ai cui non serve dir nulla, ha sempre il giusto approccio alla partita. Usa la sua professionalità per dimostrare tutta la sua forza. Non ha altri obiettivi se non quello di confermarsi continuamente. Siamo contenti, penso che sia un ragazzo che può continuare a dare tanto». Sotto il profilo tecnico e tattico, Poggi lo valuta così: «Ha una grande capacità di attaccare quelle palle che a volte sembrano inutili nell'area, quelle sporche. Non viaggia sempre alla stessa velocità, ha quelle caratteristiche da punta vera che invece non avevo io. Sa difendere bene la palla, dettare i tempi e accettare senza problemi il duello. Fa salire la squadra, è molto aiutato dai suoi compagni comunque, perché altrimenti non riuscirebbe a esprimersi come fa. Vedi adesso Aramu che gli sa girare intorno benissimo, o Johnsen che gli abbassa la difesa. In questo Forte sa leggere la situazione e si adatta». Se chiedi a Poggi di chi è il merito per aver fatto arrivare Forte al Venezia, non ha dubbi: «Il merito di essere qui è suo, senza i 17 gol della passata stagione non lo avremmo preso forse in considerazione. Come gruppo di lavoro abbiamo valutato tanti attaccanti in estate, ma al di là i numeri, avevamo bisogno di un giocatore con quel carattere e attitudine, che si rispecchiasse nei valori che volevamo. La società ha saputo fare un investimento importante». Intanto, però, Paolo Poggi non può fare a meno di godersi il suo Venezia ai vertici della Serie B. «Rispetto alla scorsa estate, la squadra fa ancora possesso palla, ma con Zanetti ricerca di più la fase offensiva, portando più giocatori ad attaccare l'area avversaria. Alla fine va bene anche il pareggio di Brescia, l'importante è mettere fieno in cascina in questo momento. Un po' di rammarico c'è, ma va bene così. Vedere il Venezia così in alto mi piace, perché ci è arrivato attraverso un percorso di crescita non per caso, e non abbiamo rubato nulla. Le altre squadre hanno la consapevolezza che siamo un avversario di livello e ci guardano con rispetto. Sabato con l'Ascoli non sarà una passeggiata, ma vincere significherebbe valorizzare il pareggio di Brescia. Ci permetterebbe di proseguire con maggiore leggerezza». Simone Bianchi

«È una squadra con personalità»

L'orgoglio del presidente Niederauer
Assente fisicamente, presente con il pensiero con il doppio salto sulla poltrona per gioire alle reti di Francesco Forte e qualche mugugno nel momento in cui Papetti ha messo in rete il pallone del pareggio-beffa del Brescia. Tre trasferte di fila hanno portato 4 punti in classifica al Venezia, ma tra Reggio Emilia e Brescia avrebbero potuti essere almeno tre in più. Duncan Niederauer ha assistito da oltre oceano al match di Brescia, sognando per alcuni minuti anche il primo posto in classifica, tra il gol del 2-1 di Francesco Forte al Rigamonti e il pareggio dell'Empoli con Mancuso a Cittadella. Poi, in extremis, è svanita anche la vittoria, ma la prestazione del Venezia, pur lasciando l'amaro in bocca, è stata ancora una volta di ottimo livello. «Continuo a essere sempre molto orgoglioso del Venezia», ha sottolineato il presidente arancioneroverde, «noi giochiamo portando il cuore in campo, giochiamo nel modo giusto e giochiamo sempre per vincere». Una mentalità vincente che Paolo Zanetti è riuscito a inculcare in pochi mesi nella testa dei suoi giocatori. Anche sul campo di una delle principali pretendenti alla promozione diretta in Serie A, che ha evitato la sconfitta solo per una serie di circostanze negative quando stavano sfilando i titoli di coda. «Abbiamo pareggiato la partita contro il Brescia, che è una squadra molto forte e ci siamo ritrovati con i tre punti della vittoria in mano fino a una manciata di secondi dal fischio finale. Questa squadra ha una forte identità. È vero che siamo ritornati a casa con tanti rimpianti per un successo svanito in extremis, ma con grande orgoglio per l'ennesima prestazione offerta. Adesso iniziamo a preparare la partita di sabato contro l'Ascoli, che ci rivedrà ritornare a giocare a Penzo a quasi un mese di distanza dalla vittoria contro l'Empoli. Abbiamo confermato a Brescia che possiamo giocarcela alla pari contro qualsiasi avversari e siamo consapevoli di questa nostra qualità».Orgoglioso del suo Venezia, parola di Duncan Niederauer. --Michele Contessa
A segno nelle ultime 5 gare
l'undici di Paolo Zanetti sa sfruttare il fattore campo
Vola il Venezia di Paolo Zanetti verso il vertice della classifica, trascinato dalle reti di Francesco Forte che contro il Pescara ha aperto una striscia di 5 incontri a bersaglio con sei reti realizzate, vice capocannoniere della Serie B alle spalle del leccese Coda (7 gol). Sono 14 i punti conquistati dal Venezia nelle prime 8 partite del campionato, frutto di 4 vittorie (Vicenza, Pescara, Empoli e Virtus Entella), 2 pareggi (Cremonese e Brescia) e 2 sconfitte (Frosinone e Reggiana). Se il Venezia con le due reti incassate al Rigamonti non è più la miglior difesa della Serie B, l'attacco è salito a quota 12, metà del bottino complessivo porta la firma di Francesco Forte. Un anno fa, il Venezia di Dionisi sconfiggeva di misura al Penzo (1-0) la Salernitana con il guizzo di Riccardo Bocalon alla fine del primo tempo. Un successo che portò gli arancioneroverde a quota 12, a pari punti con l'Ascoli di Zanetti, a ridosso della zona playoff con 3 vittorie, 3 pareggi e 2 sconfitte, un attacco non molto prolifico (8) a fronte di una buona predisposizione difensiva (7 gol al passivo). In questa stagione il Penzo è ritornato a essere un fattore determinante (3 vittorie in 4 gare), al contrario di un anno fa quando proprio con la Salernitana arrivò il primo colpo casalingo. --M. C
Oggi giornata di riposo
domani doppia seduta
Allenamento defatigante per chi ha giocato a Brescia, più lungo e sostenuto per tutti gli altri: Venezia in campo, ieri, all'indomani del pareggio del Rigamonti, mentre oggi Paolo Zanetti concederà ai suoi giocatori l'intera giornata di riposo. Domani doppia seduta e inizierà la marcia di avvicinamento alla gara di sabato (ore 14) contro l'Ascoli, che segnerà il ritorno al Penzo del Venezia dopo quattro settimane esatte dai minuti di recupero giocati domenica primo novembre contro l'Empoli con tra trasferte di fila sul groppone (Reggio Emilia, Chiavari e Brescia). Maleh è rientrato a Brescia dopo l'under 21, Paolo Zanetti contro i bianconeri marchigiani riavrà finalmente anche Domen Crnigoj e Bjarki Steinn Bjarkason. --M. C.

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