Sono molte le differenze tra il Venezia di questa stagione targato Paolo Zanetti, e quello guidato da Alessio Dionisi di quella passata. Non solo cinque punti in più in classifica stavolta dopo le prime nove giornate, un risultato che permette di essere a un solo punto da Lecce ed Empoli, che guidano la graduatoria provvisoria. È una squadra profondamente rinnovata negli aspetti del gioco ma anche nella tranquillità degli stessi giocatori. Più volte si è ribadito l'aspetto psicologico di un progetto a lunga scadenza, fatto di contratti pluriennali e non di prestiti annuali. Un concetto che permette ai giocatori di sentirsi più tranquilli, di sapere di far parte di un sistema che ha scommesso su di loro, caricandoli anche di responsabilità, ma che alla lunga può essere vincente. sistema di giocoE poi analizzando il sistema di gioco, Zanetti ha mantenuto il 4-3-1-2 tanto caro a Dionisi, ma che da quello difficilmente si schiodava se non in situazioni di estrema emergenza. Il tecnico di Valdagno ha invece mostrato maggiore flessibilità, come nel 4-3-3 proposto con l'Ascoli, battuto 2-1 sabato pomeriggio, con a seguire l'esonero di Valerio Bertotto da parte del club marchigiano, e ora affidato a Delio Rossi. Ma un Venezia che si è visto pure in campo schierato con il 4-2-3-1, potendo contare su Vacca e Fiordilino accoppiati davanti alla difesa. FLESSIBILITA'. Se Dionisi puntava tantissimo sul giropalla per una lenta e laboriosa costruzione dell'azione, Zanetti ha mantenuto in parte questa caratteristica del gioco veneziano, solo che ha alleggerito Vacca da determinate incombenze, lasciandolo libero e ottenendone un rendimento fin qui notevole. Ha poi assegnato a Maleh e Fiordilino ruoli preziosi nell'attaccare la porta, e ha dato l'ordine di tirare da fuori area senza perdere tanto tempo. La presenza di un attaccante come Forte, poi, ha aggiunto l'arma che mancava alla squadra sterile della passata stagione. Un uomo di esperienza e con un grande fiuto del gol, che sa far salire la squadra, mentre nei mesi addietro il Venezia faticava anche in questo, arenandosi a metà campo. A beneficiare del gioco di Zanetti sono pure i colpitori di testa, visto che la squadra attacca fortissimo sulle fasce e primeggia nei cross in area.
ATTACCO In queste prime nove giornate il Venezia ha il quarto miglior attacco con 14 reti segnate (dietro Lecce, Empoli e Cittadella) e la terza miglior difesa con 7 reti incassate (dietro solo a Monza e Chievo). Nel campionato scorso il conto era in parità 10-10. E poi lo stadio Penzo non è più un nemico, bensì un fortino, con la squadra che non fa più quasi solo punti in trasferta, ma che in cinque partite finora disputate a Sant'Elena ne ha vinte quattro, perdendo solo con il Frosinone (0-2) dopo aver dominato la sfida per 70'. Zanetti sembra aver dato più idee e maggiore fiducia alla squadra, che sa essere molto aggressiva ma che, soprattutto, quando va in svantaggio non batte ciglio, non si fa prendere dal panico e sa risalire. Doti tutt'altro che banali in un campionato equilibratissimo come è da sempre la Serie B.
Simone Bianchi
«I compagni mi hanno rincuorato
li ho ringraziati con il gol del 2-1»
Niente voglia di farsi venire il mal di testa. Anzi, il Venezia ci sta prendendo gusto a starsene lassù tra le grandi del torneo cadetto e sabato ha offerto un'altra ottima prestazione in questo inizio di stagione che non ti aspetti. Uno dei protagonisti del 2-1 rifilato in rimonta all'Ascoli è Luca Fiordilino, centrocampista che sta imparando a essere sempre più pericoloso in area avversaria, come dimostra il gol-vittoria su assist di Di Mariano. «Abbiamo fatto una grande partita», dice l'ex Palermo «dimostrando carattere dopo essere andati in svantaggio nel primo tempo. Ho sbagliato il pareggio in modo clamoroso ma per fortuna dopo l'intervallo siamo tornati in campo con il giusto atteggiamento, riuscendo a portare a casa tre punti fondamentali». Stavolta non è arrivata la beffa di Brescia come sette giorni prima, quando il Venezia si era fatto raggiungere sul 2-2 a una manciata di secondi dalla fine. Con i marchigiani si è vista una squadra ben messa in campo, che dava sempre la sensazione di essere pericolosa dalle parti di Leali. «Siamo un bel gruppo, una famiglia come dico io» continua Fiordilino «che sa sempre aiutarsi. Dopo la mia rete sbagliata nel primo tempo, i compagni mi hanno dato una mano: personalmente ci ho creduto nel poter segnare e alla fine è arrivato il 2-1. Il mio obiettivo è lavorare ogni giorno, farmi trovare pronto e dare il contributo quando il tecnico Paolo Zanetti mi darà l'opportunità. Voglio solo continuare così». Adesso il calendario chiama il Venezia a una trasferta complicata ma che molto potrà dire sulle ambizioni lagunari: Lecce. I salentini arrivano dalla retrocessione dalla Serie A della scorsa stagione, hanno una voglia matta di tornare nel massimo campionato. Di certo l'incontro con i giallorossi sarà un bel banco di prova per i ragazzi di Zanetti. «Dovremmo affrontarli con la giusta cattiveria agonistica e umiltà», continua Fiordilino, «ben sapendo che loro sono una squadra forte». Ma come ben sa l'Empoli, che ha subito l'unica sconfitta sinora in campionato proprio al "Penzo", il Venezia vuole continuare a sedere sul tavolo dei grandi. --Alessandro Ragazzo
«Un successo meritato
ma anche importante
in vista della sfida di Lecce»
Entusiasmo alle stelle per il presidente Duncan Niederauer che dagli Stati Uniti vede la sua squadra consilidare la posizione all'interno della zona playoff, ma trovandosi anche a un passo dalla promozione diretta. «Stiamo vedendo che la squadra a allestita la scorsa estate», ha spiegato il numero uno arancioneroverde che difficilmente ritornerà a Venezia prima dell'inizio del nuovo anno anche a causa della nuova situazione epidemiologica, «si sta comportando come speravamo con la guida di un grande allenatore come Paolo Zanetti». Il gol di Pucino, sorta di fotocopia di quello subito la settimana prima a Brescia da Bisoli, aveva messo in salita la partita del Venezia sia per alcuni clamorosi errori davanti alla porta ascolana sia per alcuni salvataggi di Leali o dei suoi compagni di reparto. «La partita contro l'Ascoli era importante per Zanetti», ha aggiunto Niederauer, «e i giocatori erano consapevoli di questo. Nel primo tempo il Venezia ha creato davvero tante occasioni per segnare, ma non siamo riusciti a concretizzarle. Nella ripresa la squadra ha letteralmente dominato l'avversario con una prestazione superlativa. Un dominio che è stato coronato dai due bellissimi gol realizzati da Aramu e da Fiordilino». Un successo, il quarto al Penzo nelle cinque gare fin qui disputate, che lancia il Venezia ai vertici del campionato di Serie B.«È stata una vittoria meritata, ma anche importante se guardiamo in avanti e diamo un'occhiata alle prossime partite che ci attendono, a cominciare dalla trasferta di Lecce sabato prossimo e poi al turno casalingo contro il Monza, due squadre costruite per salire in Serie A». --Michele Contessa
Ieri seduta defaticante
domani doppio training
Programma di allenamento tradizionale per il Venezia che ieri mattina ha sostenuto una seduta defaticante al Taliercio per chi è sceso in campo contro l'Ascoli, allenamento più sostenuto per gli altri. Oggi Paolo Zanetti ha previsto una giornata di riposo, il doppio allenamento di domani aprirà la settimana che porta al big-match di sabato pomeriggio sul campo del Lecce. Contro l'Ascoli, il tecnico arancioneroverde ha dovuto fare a meno degli infortunati Vacca e Johnsen, che non sono riusciti a smaltire gli acciacchi muscolari che li avevano afflitti nel corso della settimana, mentre anche Bjarkason è ancora fuori dai giochi dopo essere rientrato dalla convocazione dell'Islanda under 21. --M.C.
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