Venezia FC: CORRIERE DEL VENETO Il Venezia mette l’Ascoli nel mirino Zanetti vuole vittoria con rivincita Il tecnico lagunare sabato ritrova i bianconeri dopo un doloroso esonero
Paolo Zanetti lo aveva già detto, fra le righe, dopo la partita con il Brescia: «Adesso avremo una partita in casa e dovremo valorizzare questo punto». La traduzione è presto fatta: vincere, vincere, vincere e basta.
Anche perché quella con l’Ascoli non può essere una partita come le altre per il tecnico del Venezia, che affronterà il suo passato, a dir poco burrascoso. Non si sa ancora se ci sarà Valerio Bertotto in panchina, visto che dai piani alti del club filtrava ieri l’intenzione di cambiare tecnico. L’avventura dell’ex difensore del Venezia in panchina, dunque, potrebbe essere già finita. Un destino che Zanetti ha condiviso lo scorso anno, quando fu allontanato dal patron Massimo Pulcinelli, che domenica sera aveva definito come «inevitabile» il licenziamento di Bertotto dopo il pareggio conquistato in nove contro undici con l’Entella. Il quale, però, ieri ha diretto il primo allenamento della settimana, segno che probabilmente non è stato trovato ancora l’accordo con il suo sostituto. Ieri sera erano emersi contatti con Giuseppe Pillon, sondato con decisione: ma pare che l’allenatore di Preganziol non fosse convintissimo di dire sì alla terza esperienza sulla panchina bianconera della sua carriera. Zanetti era stato esonerato dall’Ascoli il 27 gennaio, dopo aver perso cinque delle ultime sette partite.
La squadra era uscita dalla zona playoff, scivolando progressivamente più in basso, ma i successivi cambi in panchina non avevano fatto che peggiorare la situazione, alimentando i rimpianti di chi non avrebbe mai voluto quella svolta. Fatto sta che Zanetti, quando si prefigurò la possibilità di tornare ad allenare i bianconeri, rifiutò, rinunciando anche al contratto. Nel giorno della presentazione ufficiale alla guida del Venezia, pur stuzzicato un paio di volte sul passato, Zanetti non volle più tornare sull’argomento, glissando elegantemente nel rispondere. Quel che si sa con certezza è che l’allenatore vicentino non vede l’ora di potersi prendersi una rivincita la rivincita dopo quell’esonero che mai si sarebbe aspettato. Il Venezia sabato scorso è andato a un passo dall’impresa al Rigamonti, che avrebbe significato secondo posto in classifica e secondo successo consecutivo fuori casa dopo quello con l’Entella. Il bilancio al termine delle tre trasferte parla di quattro punti conquistati sui nove disponibili. Fossero stati sei sarebbe stato un ruolino di marcia eccellente, ma anche così la squadra ha dimostrato una crescita molto confortante. Ora, per spiccare definitivamente il volo, serve appunto un successo sabato al Penzo contro l’Ascoli.
Dimitri Canello
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