Venezia FC: La Nuova Venezia - Venezia , la paura è passata: tamponi negativi -


Sospiro di sollievo in casa arancioneroverde: il responso del ciclo di tamponi effettuato sabato mattina a Chiavari, dopo la positività di un giocatore al Covid-19 all'accertamento di giovedì pomeriggio, ha dato responso negativo per tutti gli altri membri del gruppo squadra. Il Venezia adesso si sottoporrà a un altro test di tamponi in giornata e domani. «Siamo rientrati a Mestre sabato all'ora di cena», ha spiegato il direttore sportivo Mattia Collauto, «solo il giocatore positivo è tornato in auto da solo. Non possiamo essere stati sorpresi dalla notizia della positività, visto quanto sta accadendo anche in altre squadre e con esiti ben più "pesanti", anche se è dall'inizio della stagione che stiamo seguendo alla lettera i protocolli. La maggior parte dei giocatori ha già vissuto l'esperienza di Felicioli prima della ripresa del campionato, diciamo che eravamo preparati a fronteggiare un'altra emergenza». I giocatori sono poi tornati nelle rispettive abitazioni in isolamento, uscendo solo per l'allenamento. «Ci siamo trovati a fronteggiare una situazione particolare, noi avremmo anche giocato, posticipando l'orario di inizio anche alla sera, ma non c'era uno studio d'analisi che ci garantiva l'esito dei tamponi in tempo utile e non abbiamo potuto giocare nemmeno ieri in quanto l'Entella sarà impegnata già domani in Coppa Italia contro il Pisa e il regolamento dice che ci debbano essere almeno due giorni di libertà».Il Venezia dall'inizio della stagione si è sottoposto già a una lunga serie di cicli di tamponi, tanto da perdere anche il conto, compreso un notevole esborso a livello economico. «Ci sono delle direttive, ma siamo alla presenza di una serie di fattori variabili, la nuova normativa è stata diramata dopo l'esplosione dei casi nel Monza, ma adesso cominciano a fioccare i casi e, di conseguenza, anche i rinvii. Non è colpa delle società se qualcuno dei suoi tesserati risulta contagiato, tutti dovremmo avere gli strumenti per essere in grado di fronteggiare le situazioni di emergenza». Per questo, sabato sera, il presidente Duncan Niederauer ha lanciato la proposta che venga data la possibilità a tutte le squadre di effettuare test rapidi il giorno stesso della partita "per tutelare la salute dei giocatori e garantire, fin quando possibile, il regolare svolgimento del campionato". Il Venezia non si è giocato lo "slot" concesso di chiedere una volta il rinvio della partita. «No, la decisione è stata presa dalla Lega di Serie B in accordo con le due società», ha aggiunto Collauto, «anche se non trovo giusto che un club rischi di perdere una gara a tavolino perché ha già chiesto una volta il rinvio, il virus può ripresentarsi». E proprio ieri si è aggravata la situazione in casa della Reggiana: il club emiliano ha chiesto il rinvio della gara con il Cittadella, in programma sabato, dopo che giovedì 16 tesserati (11 giocatori e 5 membri dello staff) erano risultati positivi, ieri i contagiati dal Covid-19 sono saliti addirittura a 27 (21 giocatori e 6 membri dello staff). "Se si continua di questo passo, la regolarità del campionato comincerà a traballare". --Michele Contessa

Il "caso Vacca" fu l'inizio: era aprile
gli stop con Chievo e Cremonese
Il Venezia e il Covid-19, un "rapporto" iniziato durante il lockdown di primavera. È il 6 aprile quando il club arancioneroverde comunica la positività del centrocampista Antonio Vacca, in forma sintomatica, esplosa quando l'attività è stata sospesa da qualche settimana. A inizio maggio (mercoledì 6) è il direttore generale Dante Scibilia a comunicare che l'esito degli accertamenti a cui si è sottoposto ha evidenziato che nelle settimane precedenti aveva contratto il virus. La situazione sembra ritornare alla normalità dopo la metà di maggio: lunedì 18 il gruppo squadra si sottopone al test sierologico e al tampone, due giorni dopo riprendono gli allenamenti individuali al Taliercio, sabato 6 giugno quelli collettivi. Al quinto giro di tamponi, però, proprio nella settimana che porta alla ripresa del campionato, risulta la positività di Gian Filippo Felicioli, ufficializzata lunedì 15 giugno. Staff e giocatori vanno in isolamento fiduciario di due settimane all'Hotel Ambasciatori, come previsto dal protocollo in vigore allora, uscendo solo per allenamenti e le gare con Pordenone e Ascoli. La partita con i neroverdi rimane in bilico fino a poche ore dall'inizio, quando la squadra si è già trasferita a Trieste il giorno stesso del match, dopo aver fatto i tamponi in albergo. Il 4 luglio arriva la notizia della negatività anche di Felicioli e il Venezia viaggia verso la salvezza in campo. Si riparte con la nuova stagione, primi esami al gruppo squadra venerdì 22 agosto, tutti i componenti risultano negativi e inizia il ritiro a San Vito di Cadore. Accertamenti sempre negativi fino alla positività di un giocatore al tampone effettuato giovedì pomeriggio. Non è lo stesso per il settore giovanile. Venerdì 4 settembre primo caso in un giocatore dell'under 17, il Venezia sospende l'attività di questa squadra e dell'under 16, una settimana dopo il secondo caso in under 17. A fine mese risultano invece positivi due elementi della Primavera di Nicola Marangon, il Venezia chiede il rinvio della gara di campionato contro Chievo e Cremonese. --M. C.

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