Venezia FC: La Nuova Venezia - Il Venezia si butta via a Verona e spreca al 120' il gol vittoria -


Terzo turno di Coppa Italia amaro per il Venezia, che perde una partita incredibile contro il Verona. Al Bentegodi finisce 6-4 dopo i rigori (3-3 al 120') tra grandi giocate, errori clamorosi e una partita che, dopo il primo tempo, sembrava avesse ben poco da dire. Dopo il pareggio contro la Juventus, Juric schiera tanti rincalzi, lasciando solo la fascia sinistra ai suoi migliori giocatori.

ZANETTI CON LA FEBBRE Il Venezia invece ha parecchie assenze, il tecnico Zanetti resta a casa con la febbre, sostituito in panchina da Soncin, cambia molto a sua volta e, facendo due calcoli sulla formazione portata a Verona, i due positivi al Covid dovrebbero essere gli esterni titolari di difesa Mazzocchi e Molinaro, fin qui non annunciati dal club. Detto questo, i primi 45'sono sonnacchiosi. Il Venezia tiene testa ai gialloblù, non rischia nulla e prova a pungere con Forte e Di Mariano. Tiri in porta da ambo le parti: zero. La sfida si scuote al 41', grazie al tracciante di Ilic da 25 metri, che si infila tra le dita di Pomini e il palo alla sua sinistra. Raddoppio verona. Soncin riordina le idee ai suoi negli spogliatoi, ma nella ripresa la musica è la stessa, con la variabile che al 14' la difesa veneziana si addormenta e Salcedo raddoppia. Due tiri e due gol, alla faccia della concretezza. Il risultato, però, non è giusto. Soncin al 19'getta nella mischia Modolo, Serena e il norvegese Johnsen, quest'ultimo croce e delizia della partita. Il Venezia cambia nuovamente marcia, in contropiede vola, e la difesa a tre di Juric scricchiola sovente. Si arriva agli ultimi minuti e Johnsen fa gol e serve a Capello l'assist vincente. Johnsen croce e delizia. Con il 2-2 si va ai supplementari, ma già all'8' del primo l'equilibrio lo spezza Modolo con un colpo di testa perfetto da corner. Il Venezia spreca, il Verona nicchia, e al 111' Vieira sigla il nuovo pareggio. Gli arancioneroverdi continuano a fare il loro gioco, con i gialloblù talmente allungati e stanchi da non reggere più. Di Mariano e Capello hanno i crampi dopo aver dato tutto il possibile, ma negli ultimi 20 secondi può ancora cambiare la partita. Prima Pomini salva la propria porta con un intervento miracoloso sulla linea, sul rilancio il Venezia è praticamente perfetto. Ne nasce un contropiede tre contro zero, e proprio all'ultimo Johnsen calcia fuori il suggerimento di Di Mariano.
Rigori Per il Venezia si mette subito male. Modolo e Johnsen si fanno parare le conclusioni dal giovanissimo portiere croato Pandur. Segna Fiordilino e Capello calcia in curva. I tre rigori siglati invece da Lazovic, Barak e Colley regalano il passaggio del turno alla loro squadra. Peccato, non si può dire altro. Perché il Venezia ha dimostrato di tener testa all'avversario, ed entrambe le squadre hanno schierato parecchie seconde linee. --Simone Bianchi
«Una grande prestazione ma c'è tanto rammarico per l'ultima occasione»
Dopo una partita come quella persa ai rigori contro il Verona, può solo esserci rammarico per non averla vinta. Andrea Soncin, ieri a guidare il Venezia dalla panchina al posto di Paolo Zanetti, conferma lo stato d'animo del gruppo, ma esalta al tempo stesso la sua squadra, per come ha saputo tenere testa a un Verona che, in questo momento, esprime un calcio tra i migliori di quelli che si possono vedere in Serie A. «C'è ovviamente grande rammarico, specie per l'ultima occasione (quella sprecata al 120' da Johnsen, ndr), tuttavia c'è pure la consapevolezza di aver fatto una grande prestazione in entrambe le fasi. Grande merito va per questo alla squadra, e quell'errore non macchia ciò che abbiamo fatto per due ore in campo. Dopo il rinvio con l'Entella, si vive tutto con l'incertezza generale che c'è nel nostro Paese, bisogna cercare di rimanere concentrati su quello che si deve fare poi in campo. Il lavoro è curato con criterio e dobbiamo continuare a crescere. Usciamo a testa alta dalla Coppa Italia» , assicura ancora Soncin, «l'ambizione è quella di continuare a salire di livello. Era questa l'occasione per molti ragazzi, che stavolta hanno giocato bene, di farsi notare. La rosa è ampia e di qualità, e hanno dimostrato tutti di valere. Alla fine del primo tempo lo svantaggio ci ha colti un po' di sorpresa, però nell'intervallo ci ha dato modo di riflettere su quel che potevamo fare. Abbiamo subito molto poco, riconquistato tanti palloni per farci vedere poi in contropiede, vincendo anche molti duelli personali. Abbiamo dato continuità e qualità. Queste prestazioni dimostrano che in estate il club ha lavorato bene e la squadra sta proseguendo su questa linea. Possiamo crescere ancora, c'è da sperare bene per il prosieguo della Serie B». --S. B.

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