Venezia FC: Il Gazzettino - Salgono a 3 i positivi nel Venezia calcio "Una situazione sempre più complicata"


Contagiati un secondo giocatore e un membro dello staff, il Covid si fa largo e costringe il Venezia in isolamento per continuare a giocare a calcio.

Sono saliti a tre, alla vigilia dell'odierna trasferta di Coppa Italia a Verona, i tesserati arancioneroverdi positivi al coronavirus (la società mantiene il più stretto riserbo sui nomi), due dei quali totalmente asintomatici e il terzo alle prese solo con un lieve mal di testa.
Una condizione sufficienti per spingere l'Asl ad imporre la bolla al gruppo squadra lagunare, da ieri sera e al momento per 10 giorni in isolamento fiduciario all'hotel Ambasciatori di Mestre, quartier generale blindato come già nella scorsa primavera dopo la positività del centrocampista Antonio Vacca.
Una quarantena soft dalla quale giocatori e tecnici possono uscire solo per allenarsi al Taliercio (anche ieri pomeriggio) e per disputare le partite, senza però rientrare nella proprie abitazioni dalle rispettive famiglie. Il tutto mentre la Serie B si lecca le ferite, travolto dal dramma di una Reggiana con ben 29 positivi (22 giocatori, l'allenatore, il suo vice e 5 membri dello staff), quando mancano meno di due settimane alla trasferta del Venezia sulla via Emilia. Prima però fra tre giorni sabato 31 ottobre il team lagunare ospiterà al Penzo l'Empoli, compagine che ieri ha denunciato alcuni contagi, annullando l'allenamento ma scendendo a Benevento per l'odierna sfida di coppa.
Tamponi
Per il Venezia, invece, questa mattina ennesimo giro di tamponi per avere un quadro aggiornato della situazione-contagi e fare la conta prima di far visita al Verona di Serie A.
«Siamo sul pezzo per affrontare al meglio una problematica seria e che sta toccando tutti spiega il direttore sportivo Mattia Collauto . Da stasera (ieri, ndr) siamo in isolamento fiduciario su indicazione precauzionale dell'Asl, perché noi abitualmente non andiamo nemmeno in ritiro prima delle partite casalinghe. Siamo sereni in quanto i nostri ragazzi hanno sempre dimostrato di saper reagire bene, consapevoli di quanto sia particolare questo momento.
Un calcio che non è più calcio, falsato per tutti a prescindere, ma che abbiamo il dovere di onorare nel miglior modo possibile». Un Venezia che dall'inizio della stagione (23 agosto) ha effettuato oltre 30 cicli di tamponi e continue sanificazioni, con un esborso anti-Covid inquadrabile per il momento nell'ordine dei 100mila euro.
A fronte di incassi allo stadio pressoché azzerati dal porte chiuse, appena ripristinato fino almeno al 24 novembre. «Una spesa senza dubbio molto importante per i club sottolinea Collauto e qualcuno a livello di governance, non solo calcistica, ne dovrebbe tener conto. Perché è giusto e prioritario fare di tutto per tutelare la salute, questo è del tutto evidente e il Venezia Fc non si è mai risparmiato in questo senso. Ma dagli organi competenti è lecito attendersi determinati gesti per mandare avanti il movimento. Perché il calcio è sì un'azienda, ma a mantenerla sono i presidenti, e se la Serie A e la B possono reggere in un certo modo la Serie C è al collasso.
La situazione è complicatissima, proprio per questo servono certezze e non regole senza logica». Già nella scorsa stagione il coronavirus aveva intralciato l'attività del Venezia con il contagio dei giocatori Vacca e Felicioli, mentre fino a venerdì scorso (quando la prima positività emersa aveva costretto a rinviare la partita di Chiavari con la Virtus Entella) gli unici tre casi di positività si erano verificati nella squadra Primavera-Under 19, costretta ad iniziare il suo campionato con tre settimane di ritardo.
Marco De Lazzari
Un Venezia in ansia a Verona
Nonostante gli sgambetti del Covid il Venezia vuole provare a stupire, contro un Verona sulla bocca di tutti dopo la vittoria sfiorata in casa della Juve pluri-scudettata. Trasferta in riva all'Adige per gli arancioneroverdi di Paolo Zanetti, in campo al Bentegodi ore 17 davanti alle telecamere di Raisport al cospetto di una delle più belle realtà della Serie A. L'odierno terzo turno di Coppa Italia consente al Venezia di tornare in campo dopo la trasferta a vuoto di sabato a Chiavari, gara che a causa di un giocatore lagunare positivo al coronavirus (dopo i tamponi di lunedì se ne è aggiunto un secondo più un membro dello staff e stamani è previsto un ulteriore ciclo) è stata rinviata al 14 novembre.
Preoccupazione
«È normale che ci sia un po' di preoccupazione ammette Zanetti perché, oltre ai nostri casi, vediamo quelli più gravi di Reggiana e Monza in B o Palermo in C. La paura è che esploda un focolaio, noi ci sottoponiamo a tamponi ogni due giorni, staremo in isolamento in hotel per dieci, ma continuiamo al massimo nel nostro lavoro. Dobbiamo convivere e gestire la situazione affinché non condizioni più di tanto il nostro percorso. Sperando non escano altri positivi altrimenti sarebbe un dramma, perché ovviamente abbiamo viaggiato insieme e ci auguriamo non succeda».
Una settimana fa il Venezia si godeva il sonoro 4-0 sul Pescara in campionato, oggi invece può provare a bucare la miglior difesa della A inseguendo un colpaccio che in casa dell'Hellas manca da 22 anni. Ultima vittoria per 1-0 (Luppi) nella B 97/98, seguita da 6 ko con lo stesso punteggio, l'ultimo il 3 marzo 2019 spinse l'allora presidente Tacopina a liberarsi di coach Zenga.
«Oggi dobbiamo provare a fare le cose che sappiamo, con rispetto infinito per ciò che il Verona e mister Juric fanno da due anni. Un allenatore che mi piace tantissimo e vedo come un riferimento, abbiamo l'occasione per imparare qualcosa partendo dalla consapevolezza di avere una nostra identità. Ciò al di là del risultato, che può sembrare scontato, ma solo sulla carta prima di giocare».
A livello di formazione annunciato un ampio turnover poiché sabato al Penzo (ore 16 a porte chiuse) arriverà l'Empoli capolista dell'ex Dionisi. Tra i pali giocherà il veronese Pomini, in avanti l'islandese Karlsson con il connazionale Bjarkason in mediana assieme allo sloveno Crnigoj e Fiordilino, a meno che Zanetti non lanci dal 1' il classe 2000 Rossi. «È giusto che io dia un'opportunità a chi finora ha giocato meno, aspettavamo questa gara proprio per metterci in mostra e così sarà. Spiace moltissimo non aver giocato con l'Entella ma non penso ci saranno strascichi, perché abbiamo lavorato bene dopo aver giocato molte gare ravvicinate». Da regolamento in caso di parità al 90' tempi supplementari ed eventuali rigori, per decretare la vincente che nel quarto turno affronterà Cagliari o Cremonese. Oltre ai due positivi indisponibili Bocalon, Felicioli e Taugourdeau (forse in panchina Cremonesi) che Zanetti proverà a riavere per l'Empoli.
Marco De Lazzari

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