Fronte occidentale e fronte orientale
Mentre l'Italia restava su posizioni neutrali, nel resto d'Europa la guerra si scatenò su più fronti. Inizialmente ci fu la rapida penetrazione della Germania in Francia e della Russia verso Occidente. Ma nel giro di poche settimane la speranza che si trattasse di un conflitto breve si rivelò vana: la stabilizzazione delle linee portò ad una guerra di posizione ed iniziarono ad essere scavati chilometri e chilometri di trincee.
La prima azione tedesca fu l'attuazione del cosiddetto Piano Schlieffen. Con una rapida mobilitazione delle truppe, la Germania puntava ad aggirare l'esercito francese ed occupare Parigi. Si rese quindi necessaria l'invasione del Belgio in modo da fare avanzare l'ala destra dello schieramento e chiudere a tenaglia le truppe francesi. In breve tempo i soldati tedeschi avanzarono arrivando all'inizio di settembre a soli 40 chilometri dalla capitale.
La
resistenza francese, aiutata dall'intervento britannico e
dall'apertura del fronte orientale, permise di sconfiggere i tedeschi
nella Prima Battaglia della Marna e l'esercito germanico fu così
costretto ad arrestare la propria avanzata.
Sul fronte orientale
le cose andarono in maniera del tutto imprevista per l'impero di
Guglielmo II. La Russia infatti riuscì ad organizzare i suoi uomini
in tempi molto rapidi spingendosi verso la Prussia orientale (oggi la
regione di Kaliningrad) e costringendo la Germania ad inviare della
armate anche su questo nuovo fronte. Alla fine di agosto i generali
tedeschi Hindenburg e Ludendorff riuscirono a fermare l'esercito
zarista a Tannenberg, stabilizzando questo fronte che resse sino alla
crisi russa del 1917.
Nel frattempo altri Stati entrarono in guerra allargando il conflitto anche in Asia: L'Impero Ottomano si schierò nell'ottobre del 1914 al fianco della Triplice Alleanza aprendo un nuovo fronte sul Caucaso contro i possedimenti britannici in Medio Oriente. Il Giappone, alleato della Russia, il 23 agosto attaccò vittoriosamente i possedimenti tedeschi in Estremo Oriente in particolare a Tsingtao, città cinese a nord di Shangai.
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