Venezia FC: Il Gazzettino - Giocheremo solo per vincere -

 


«No, un anno fa non mi sarei mai aspettato di ritrovarmi in prima linea. Oggi sono orgoglioso di quanto stiamo costruendo, di essere presidente di un Venezia Fc sempre più forte e che da domani non si accontenterà di sopravvivere in Serie B». Il Duncan Niederauer apparentemente freddo e un po' spaesato del febbraio scorso, quando aveva esonerato Joe Tacopina per prendere in mano le redini del suo Venezia, è davvero uno sbiadito ricordo.

LE ASPETTATIVE
Nel petto del numero uno arancioneroverde, infatti, ardono entusiasmo e ambizioni, alimentate senza proclami e da un calciomercato inatteso (nell'aria c'è peraltro un ulteriore innesto) e in controtendenza, rispetto alle stagioni più recenti. Un club che non spande ma spende, vedi soprattutto l'ultimo acquisto del candidato-bomber Francesco Forte (ex Juve Stabia), blindato con l'ennesimo triennale a conferma di voler programmare e durare nel tempo. «Lezzerini sarà il nostro portiere fino al 2023 la soddisfazione di Niederauer nell'annunciare il prolungamento dell'accordo in scadenza il prossimo 30 giugno Un sì fondamentale perché Luca si sente uno di noi. Forte? Volevamo un attaccante importante e da subito è stato il nostro primo obiettivo». Per l'ex Ceo di Wall Street l'unico neo, essendo da una settimana nel suo casale a San Casciano dei Bagni, nel Senese, è il rischio di non poter essere domani al Penzo per il derby d'esordio in campionato col Vicenza (ore 16, probabile orario d'inizio anche di Venezia-Carrarese di mercoledì 30 in Coppa Italia), dovendo rispettare le tempistiche anti-Covid. «In ogni caso rimarrò qui sino a fine ottobre - ritrova il sorriso - La scorsa stagione era finita molto tardi e dal 1. agosto abbiamo lavorato davvero molto duro, per farci trovare pronti a quella ormai al via. La vecchia rosa aveva una decina di giocatori in prestito, tre in scadenza, più qualche altro contratto che non abbiamo rinnovato essendo troppo costoso rispetto al valore tecnico. In poco tempo abbiamo dovuto ricostruire quasi mezza squadra, dopo aver intrapreso un nuovo viaggio con Mattia Collauto come ds, Paolo Poggi per l'area tecnica, mister Paolo Zanetti in panchina e Alex Menta direttore degli analytics. Tutti artefici di un lavoro impressionante. Sono davvero molto orgoglioso di quanto fatto finora, in attesa del campo ovviamente». Una rivoluzione verso la continuità. «Abbiamo un solo prestito (il terzino Ferrarini dalla Fiorentina, ndr) perché abbiamo acquistato e cercato di individuare in Italia e all'esterno dei talenti per migliorare le prestazioni. Vogliamo creare valore nel medio-lungo periodo e un modello tanto sostenibile quanto competitivo, senza compartimenti stagni tra prima squadra e un settore giovanile sul quale investiamo di più». Domani dopo 7 mesi il Penzo si riaprirà per accogliere mille tifosi. «Un primo piccolo ma importante passo nella direzione di riconnetterci sempre più saldamente con i tifosi. Dovremo trovare il modo di aumentare la nostra fan base locale e internazionale, un obiettivo per me molto importante e sul quale mi focalizzerò sempre di più, adottando nuove strategie commerciali avendo dalla nostra il nome Venezia per intavolare relazioni». L'obiettivo calcistico? «La nostra mentalità sarà votata ad un calcio offensivo, anche grazie ad un attacco profondo e versatile, giocando ogni partita per vincere. Non ci accontentiamo di sopravvivere in questa Serie B e anche la struttura dei premi-squadra rifletterà questo atteggiamento. Vedo un Venezia forte, Zanetti ha creato un gruppo eccezionale, la nostra difesa è stata tra le migliori dell'ultimo campionato e credo lo sarà ancora di più poiché ci siamo ulteriormente rafforzati».
Marco De Lazzari

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