Venezia FC: Corriere del Veneto - Zanetti: "Ci siamo capiti subito. Il Venezia combatterà sempre "

Il nuovo tecnico in Laguna: «Sarà una B durissima ma qui ci sono le idee chiare»
Questo matrimonio s’aveva da fare. Potrebbe essere riassunto in queste poche parole di manzoniana memoria il senso di una giornata vissuta sulla base di un’unità d’intenti piena, assoluta.
Quello fra Paolo Zanetti e il Venezia è un vincolo biennale che sembra poggiare su basi solidissime, anche se poi sarà il campo a determinare le fortune dell’ex allenatore di Südtirol e Ascoli. Nel primo giorno alla guida della squadra, si è visto uno Zanetti carico e più che mai determinato a sposare la nuova filosofia della società. «Ci siamo capiti subito — sorride nel giorno della sua presentazione ufficiale — quando mi ha telefonato Collauto la prima volta mi ha parlato in dialetto: tra veneti ci si capisce subito... Ci sono legami che nascono naturali e si è creato uno di quelli. Abbiamo fatto una chiacchierata e ci siamo trovati d’accordo praticamente su tutto. Il resto è venuto di conseguenza». Il presidente Duncan Niederauer ha sottolineato l’unità d’intenti trovata subito con Zanetti. «Abbiamo considerato diversi candidati — ha detto in videoconferenza dagli Stati Uniti — ma alla fine abbiamo scelto Paolo, perché sposa in tutto l’idea del club. Mi auguro sia solo il primo di una lunga serie di annunci che arriveranno nei prossimi giorni. Zanetti era per noi la scelta migliore e l’abbiamo fatta con grande convinzione».
Stretta finale per tenere Lakicevic
Si punta su Casale e Ceccaroni
D. C.
La prima tappa di avvicinamento al calciomercato è la risoluzione dei prestiti, con opzioni e contropzioni, che possono essere esercitate entro domani. Il diesse Mattia Collauto ha già iniziato a parlare con Paolo Zanetti dei correttivi da apportare sulla rosa e potrebbe cercare di riprendere con sé Ivan Lakicevic, che ha lasciato un ottimo ricordo nella seconda parte della stagione. Avviati i colloqui con il Genoa, mentre fra i prestiti si è deciso di puntare tutto su Nicolò Casale, che Zanetti ha già allenato al Südtirol, e su Pietro Ceccaroni. Per entrambi il Venezia ha mosso le proprie pedine e adesso attende la risposta dei rispettivi club, ossia Verona e Spezia. Nella giornata di ieri ha tenuto banco anche il caso-Dionisi. Il tecnico al tardo pomeriggio non era ancora stato liberato, né erano arrivate nuove proposte dall’Empoli, squadra con cui l’ormai ex allenatore arancioneroverde ha raggiunto nei giorni scorsi un accordo. «Il Venezia — ha detto il presidente Duncan Niederauer — ha offerto a Dionisi un nuovo contratto che lui ha rifiutato. Ciò che abbiamo richiesto a lui e all’Empoli è «un ragionevole risarcimento», come normalmente accade in queste situazioni. Visto che ad oggi l’Empoli non ha presentato una ragionevole proposta, non abbiamo ancora liberato il signor Dionisi. Abbiamo tutelato gli interessi del Venezia assumendo un nuovo allenatore che è entusiasta dei nostri piani di sviluppo ed è felice di far parte di questo club. Restiamo disponibili a trovare assieme all’Empoli una soluzione che consenta a Dionisi di sedersi sulla panchina toscana». L’Empoli aveva posto la giornata di ieri come dead-line entro cui rimanere per annunciare l’allenatore. L’alternativa sarebbe Aurelio Andreazzoli, autore della promozione dalla B alla A di due stagioni orsono. Quanto al Venezia, intanto, la squadra si radunerà venerdì e sabato svolgerà il primo allenamento prima della partenza per San Vito di Cadore, dove si recherà in ritiro da domenica 3 agosto a sabato 5 settembre.
L’ex allenatore dell’Ascoli ha chiuso in fretta il capitolo Ascoli per aprirne un altro, quello in Laguna. «Per un allenatore un progetto del genere è il massimo — ha detto Zanetti — e non vedo l’ora di cominciare. Conosco molto bene Venezia, che ritengo la città più bella del mondo. L’Ascoli? Non rinnego nulla, è stata un’esperienza in cui c’è stato molto di positivo e poco di negativo. Ma per me adesso fa parte del passato». Tatticamente Zanetti potrebbe cominciare sulla falsariga del 4-3-1-2 di Dionisi, per poi virare su altre disposizioni, magari con la difesa a tre. «L’idea tattica — ammette il neo allenatore — sarebbe quella di proseguire sulla traccia dello scorso anno. Abbiamo ragionato sul fatto di creare una squadra duttile, costruendo una rosa che possa permettere di giostrarci fra diversi moduli. Bisogna migliorare il rendimento casalingo, il Penzo deve tornare ad essere un fortino. Il campionato sarà più difficile dal punto di vista tecnico, abbiamo visto il Monza quanto sta spendendo per costruire la squadra. M daremo filo da torcere a tutti, abbiamo le idee chiare e lo dimostreremo».
Dimitri Canello


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