Venezia FC: Il Gazzettino - Venezia, l'ultima fatica

Venezia alla resa dei conti, vincere o pareggiare per tenersi stretta la Serie B evitando i playout. È il giorno della finale-verità per un team arancioneroverde che stasera col Perugia - stadio Penzo ore 21 - deve rispondere presente all'ultimissima chiamata utile, spazzando via gli ultimi dubbi che lo separano dalla conquista dell'agognata salvezza. I lagunari si trovano nella stessa pole position raggiunta venerdì scorso battendo 1-0 la Juve Stabia grazie al gol di Maleh, situazione tuttora favorevole nonostante il derby perso con lo stesso risultato al 93' lunedì a Cittadella.
Con 47 punti i ragazzi di Alessio Dionisi sono vicinissimi a centrare l'obiettivo, lasciando ad altri quei playout (7-14 agosto ore 21) che rischia molto di più un Perugia fermo a 45 (e agganciato dal Pescara) dopo l'inopinato ko casalingo al 92' per mano del Trapani. La sfida di Modolo e compagni agli ex Vicario e Falzerano non è l'unico scontro diretto del 38. e ultimo turno del torneo cadetto. Il recente straripante Cosenza (quart'ultimo a 43) ospita la Juve Stabia appena sorpassata e ripresa a 41 da un Trapani (in casa con un Crotone già in A) appeso anche al ricorso contro il -2 di penalizzazione (fissata per il 6 agosto l'udienza al Coni). Il Pescara (45) fa visita invece a un Chievo obbligato a fare risultato per blindare i suoi playoff, mentre l'Ascoli (46) ospita la capolista Benevento promossa in A da più di un mese. Il Venezia come detto strapperà la matematica salvezza vincendo o pareggiando, mentre in caso di sconfitta dovrà sperare che il Pescara non passi a Verona o che l'Ascoli (rispetto al quale ha gli scontri diretti favorevoli in caso di arrivo a pari punti) non batta il Benevento. «Dobbiamo raggiungere il nostro obiettivo, lo vogliamo con tutto noi stessi perché lo inseguiamo da quasi un anno le parole alla vigilia di mister Dionisi .
Possiamo farcela solo con le nostre armi, fare 90' solo difendendoci non sarebbe il caso e non saremmo neanche in grado. Ci giocheremo la nostra partita come sempre, la nostra situazione attuale l'avremmo firmata tutti prima della ripresa. Rammarico post Cittadella? Non più, avremmo potuto essere già a posto, ma ora c'è il Perugia che ha bisogno più di noi di ottenere il risultato, ma noi dobbiamo volerlo più di loro». La stranezza sarà una squadra ospite costretta a fare la partita al Penzo. «In teoria ciò potrebbe agevolarci, però realmente vediamo gare indecifrabili tra stanchezza e paure. Il Perugia ha giocatori forti, solo il grandissimo equilibrio di questa B spiega in parte che si ritrovi all'ultima partita in queste condizioni.
Da loro non mi aspetto un assalto, ma aggressività e il tentativo di fare la partita. Sta a noi voler far bottino più di loro». In tribuna al Penzo il presidente Duncan Niederauer, che rientrerà domenica negli States e dal quale si attendono chiarimenti e prospettive in vista della prossima stagione (ieri l'assemblea di B ha fissato al 26 settembre e al 7 maggio le date di inizio-fine campionato 2020/21). Presente anche Joe Tacopina (a sua volta in partenza domenica) avvistato ieri a Torre del Grifo (quartier generale del Catania di Serie C) e che per oggi ha accettato l'invito ad un pranzo di commiato rivoltogli da un gruppo di tifosi di Venezia.
Marco De Lazzari
Capitan Modolo: «Ora è tutto nelle nostre mani»
A combattere per il tricolore arancioneroverde Marco Modolo ha cominciato più di 10 anni fa, piangendo di delusione ma soprattutto di gioia. Una sensazione liberatoria che il capitano è sicuro di poter riassaporare al termine del decisivo faccia a faccia col Perugia. «Siamo pronti a questa sfida che ovviamente significa tanto il polso del 31enne sandonatese . Stasera potremo e vogliamo raccogliere i frutti di quanto seminato durante tutta questa lunghissima stagione, sappiamo l'importanza della gara e la affronteremo come le altre 37 già giocate, ovvero senza paura e senza pensare agli altri campi. La nostra permanenza in B è tutta nelle nostre mani, dobbiamo solo cercare di giocare a calcio come sappiamo fare».
Dalle parole di Modolo traspare una certa serenità, nonostante la sconfitta nel derby di lunedì scorso. «Abbiamo perso 1-0 al 93' in casa di un Cittadella davvero molto forte, dopo averlo visto all'andata e al ritorno dico che è la squadra con maggiori possibilità di seguire Benevento e Crotone in Serie A, è la più forte. Sono rimasto stupito per tutto ciò che ci è caduto addosso dopo la partita, anche perché venivamo da un momento positivo e da due vittorie di fila, perdere a Cittadella poteva starci. Un piccolo incidente di percorso e una sconfitta meritata, non credo però sia il caso di fare drammi, anche perché a ben vedere ci sono stati negati due rigori netti e l'occasione più nitida del match è stata comunque la nostra con Longo».
Più dello stesso ko del Venezia al Tombolato, maggiori preoccupazioni le ha destate forse quello casalingo (al 92' contro il Trapani) di un Perugia costretto a vincere oggi al Penzo. «Credo che la classifica dopo il lockdown sia eloquente, è praticamente capovolta rispetto a quella della sosta. Noi non abbiamo mai pensato ai risultati delle avversarie, anche stavolta ce la giocheremo e certo potrà succedere di tutto, ma ripeto che tutto dipende solo da noi e non è affatto poco». Stranamente in questo campionato Marco Modolo ha segnato una sola volta, nell'1-2 della prima giornata al Penzo con la Cremonese. «Ci ho ripensato anch'io sorride il difensore mi piacerebbe aprire e chiudere con un gol, possibilmente stavolta decisivo.
Purtroppo l'ho mancato io col Pescara, ma ci stiamo lavorando molto e c'è fiducia. La chiave dell'incontro? Conteranno in primis la testa e la personalità, se pensassimo di giocare per difendere il pareggio non andremmo da nessuna parte. Ho piena fiducia in questo gruppo, il Perugia ha individualità forti, però abbiamo già dimostrato che quando giochiamo a calcio è difficile per tutti metterci sotto». (M.Del.)
Oddo si affida al bomber Iemmello
Servirà la rifinitura di questa mattina al Penzo per fare chiarezza sulle condizioni degli arancioneroverdi da opporre questa sera al Perugia. Per il suo 4-3-1-2 Dionisi deve sfogliare la margherita in tutti reparti, partendo dalla difesa dove Molinaro (ieri 37enne) sta “discretamente bene” (parole del tecnico) ma non è proprio al top. Non dovesse farcela come terzino sinistro toccherebbe a Marino, con Lakicevic a destra e i centrali Modolo-Ceccaroni davanti a Lezzerini. In mediana probabile conferma per Fiordilino con ai lati Lollo (o Vacca) e Maleh, mentre in attacco l’unico intoccabile sembra un Longo che in casa non segna dall’1-1 col Cosenza del 29 febbraio: dal 1’ potrebbe tornare Capello (inizialmente in panchina a Cittadella), da capire se come seconda punta al posto di Montalto o come trequartista date le condizioni non perfette di Aramu. Out il difensore Casale, Firenze è tornato in gruppo e potrebbe sedere in panchina.
Al Penzo fischierà l’arbitro Fourneau di Roma, alla terza direzione con il Venezia (arbitrato nei successi su Ascoli e Spezia) nelle 10 gare dopo la ripartenza del campionato e di nuovo in B dopo esser stato designato per la recente sfida Juventus-Sampdoria del nono scudetto bianconero di fila. Dopo il lockdown solo Frosinone (6 punti), Juve Stabia (5) e Livorno (3) hanno fatto peggio di un Perugia (9) in ritiro da due giorni a Martellago. Oggi si sarebbe dovuto consumare il ritorno al Penzo di un Serse Cosmi che lo scorso anno era accorso invano al capezzale del Venezia, ma il tecnico che non era riuscito a salvare il team arancioneroverde dalla retrocessione in C ai playout, è stato esonerato per gli scarsi risultati. In panchina da due gare è così tornato un Massimo Oddo che all’andata era stato condannato proprio dalla vittoria lagunare al Curi: ritrovato al timone l’ex campione del Mondo di Germania 2006 il Perugia ha vinto 2-0 a Chiavari (gol di Iemmello, vice capocannoniere della B con 19. reti di cui 9 rigori, e Buonaiuto) perdendo però sciaguratamente al 92’ in casa lo scontro diretto col Trapani nonostante il momentaneo pareggio di Falcinelli. Un ko sinonimo di quint’ultimo posto e che ha lasciato in eredità le squalifiche dei difensori Gyomber (al posto dello slovacco Sgarbi o il serbo ex Palermo Rajkovic) e Rosi.
«Una finale, una gara solo da vincere – la sfida del Penzo secondo mister Oddo – Quella col Trapani è stata una partita strana, siamo partiti bene prendendo subito il predominio del campo, abbiamo palleggiato perché quello dovevamo fare. Poi ci siamo innervositi, abbiamo perso il controllo di noi stessi e della partita, sprecando 4-5 palle gol e quando sbagli vieni punito. Inutile rimuginare, dobbiamo fare una grande prestazione per portare a casa i tre punti». (M.Del.)

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