Venezia FC: DERBY NEROVERDE SENZA VINCITORI

Pordenone-Venezia 0-0
Ci si ritrova a commentare una partita che nasce nell'irrealtà.
Fra mille dubbi, qualche tampone e qualche scossone.
Sempre a lamentarsi, a recriminare salvo poi inevitabilmente ripiegare in buon ordine e acconciarsi a giocarla.
Tanto tuonò che piovve!

E quella che si è vista in campo stasera nello splendido Nereo Rocco di Trieste è stata anche una partita gradevole, giocata in maniera più che onorevole e con un'intensità inaspettata dopo 3 mesi di pausa forzata.
Merito dei giocatori che si sono dimostrati molto più professionisti di tutto il circo Barnum che governa il calcio italiano.

E allora, se bisogna provare a fare un esame oggettivo, non si può che rammaricarsi per questo 0-0.
Ma sarebbe meglio che oggi non si venissero a campare alibi perché giocavamo con una squadra di alta classifica.
Non si è vista la differenza.

E' il Venezia a fare la partita, per larghissima parte dell'incontro.
Anche se c'è da dire che paradossalmente sembra subire l'inferiorità numerica del Pordenone, almeno per la parte centrale del 2° tempo.
Ma ci limitiamo a dire che non è la prima volta che succede.

Cosa volete? Se non fai 3 punti nemmeno in queste partite, rischi di non farli mai.
1) Giochi in superiorità numerica per 40'
2) Crei un paio di occasioni, una nel primo tempo su punizione di Fiordilino e una clamorosa con Capello a 2 metri dal portiere, e non le metti dentro.
3) Hai anche un rigore che però il portiere neutralizza.

Non è che puoi sperare che i giocatori avversari si tolgano da davanti per lasciarti segnare...
Stitichezza in attacco? E' una novità?
Ma dai!

Bene la difesa.
Lezzerini a momenti fa la frittata con un'uscita improvvida su corner. Viene scavalcato dal pallone, che neanche nella peggiore scapoli-ammogliati.
Per fortuna c'è Capello che in acrobazia rinvia sulla linea.

Buono il centrocampo con Maleh su tutti fino a che non esce.
Ma una larga sufficienza per tutti.

Lì davanti si è già detto: E c'era pure Zigoni che letteralmente non ha toccato palla per tutti i 20' che è stato in campo.
Con Aramu a giocare alle belle statuine e a sbagliare anche il rigore.

Da qui in avanti saranno gli scontri diretti a determinare l'esito finale.
Sono cavoli amari.

le pagelle in due parole
Lezzerini 6 due buoni interventi ed uno svarione salvato da Capello in rovesciata
Fiordaliso 5,5 la volontà e la corsa non sono suffragate dalla precisione nei cross e rifiniture
Molinaro 6,5 efficace dalla sua parte dove siamo più concreti
Casale 6 attento e atleticamente all'altezza
Ceccaroni 6,5 comanda dietro con personalità
Fiordilino 6,5 filtra molti palloni, gli manca però il guizzo di fantasia
Lollo 6,5 tanto lavoro nelle due fasi
Maleh 7 il migliore per fisicità e posizione, sfiora il goal e viene sostituito senza motivo
Aramu 5 oltre al rigore spreca troppi palloni per fretta e poca lucidità
Capello 5,5 salva un goal avversario e si mangia un goal fatto, tanta corsa senza costrutto
Longo 5,5 difende qualche pallone e non viene servito a dovere

i sostituti
Caligara 5 troppo egoista tira sempre da fuori senza pericolosità
Zigoni 5 praticamente non si vede
Firenze 5,5 tocca si e no 2/3 palle scontate
Modolo 5 ma come si fa a mettere sulla fascia uno senza piedi buoni, tocca tante palle ma ne spreca la maggior parte
Vacca 6 qualche apertura ed un tiro decente

Dionisi 6 presenta una squadra con buona preparazione fisica che tiene il campo meglio del Pordenone sia in 11 contro 11 che poi in superiorità numerica, ma il solito problema della finalizzazione ci penalizza, rigore sbagliato a parte. Cambi cervellotici con un Modolo a dx a spingere non in grado di imbucare al meglio. Ci dovrebbe spiegare perchè Zuculini non gioca più, magari 15' a dx nel finale sarebbe stata un'opportunità.
gli avversari 4 in condizione fisico tattica non all'altezza. solo una buona difesa

IL GAZZETTINO
Il Venezia accetta di giocare solo poche ore prima della partita, dopo l'ultima serie di tamponi anti Covid negativi.Non sono bastati i mesi di quarantena, le incertezze sulla ripartenza del campionato e i nervosismi dell'ultima settimana causa la positività di Felicioli, con l'incognita di sapere se ieri sera si sarebbe giocato o meno. Ad aggiungere adrenalina sul derby tra Pordenone e Venezia (giocato allo stadio Rocco di Trieste) è stata la partita stessa, giocata a buona intensità con la squadra di Dionisi che ha sprecato l'occasione di vincere e quella di Tesser che ha provato a pungere, resistendo agli assalti dei lagunari dopo essersi ritrovata in dieci dal 52'. 
VIGILIA DI TENSIONI
Venerdì sera, ottenuto il via libera a giocare, il Venezia si era scagliato contro Figc e Lega B puntando il dito sulle lacune organizzative della ripresa del campionato, ma la minaccia di non giocare contro il Pordenone non ha avuto seguito nei fatti. «Cos'è cambiato? Ne riparliamo dopo la partita» così il ds Fabio Lupo nel pomeriggio. In mattinata all'Hotel Ambasciatori di Mestre, sede dell'isolamento arancioneroverde, capitan Modolo e tutti i giocatori, mister Dionisi e lo staff tecnico-sanitario si sono sottoposti subito ai tamponi per poi partire verso Trieste, dove all'hotel Double Tree Hilton, a un quarto d'ora di strada dallo stadio Rocco, hanno atteso l'esito dell'ultimo esame, giunto a meno di due ore dal fischio d'inizio e ad appena 17' dalle ore 19 entro le quali il Venezia doveva presentarsi allo stadio.
IN CAMPO ALLE 20.30
Il tempo di arrivare nello spogliatoio, cambiarsi e fare il riscaldamento, tra gli spalti vuoti, ed è già ora di giocare. La prima iniziativa è del Pordenone al 2': serie di scambi al limite e il cross di Gavazzi deviato tra le braccia di Lezzerini. Risponde subito il Venezia con un cross di Fiordaliso e incornata di Maleh che termina a lato. Quest'ultimo trascina i compagni in avanti colpendo anche una traversa al 17', quattro minuti dopo che Pobega per il Pordenone si era fatto tutto il campo calciando di potenza con il sinistro e Lezzerini che in tuffo verso l'angolo alto deviava in corner. Si prosegue con il Venezia a pressare e il Pordenone a contenere.Nella ripresa, al 7' Pasa rimedia la seconda ammonizione lasciando in dieci i compagni. Tesser fa subito uscire anche Ciurria per Burrai e poco dopo Gavazzi e Strizzolo per i più freschi Tremolada e Bocalon, ex di turno. Al 17, l'episodio che può cambiare la partita: intervento in area di Barison su Aramu e l'arbitro fischia il rigole. Lo calcia lo stesso Aramu ma Di Gregorio si oppone. Il portiere di casa si ripeterà fino alla fine (vedi il tiro di Vacca al 90') con altri interventi di pregio; il Pordenone al 76' ci prova con Burrai che cerca di calciare in rete dal calcio d'angolo e Capello che spazza in rovesciata sulla linea.
PARI AMARO PER IL VENEZIA
Imbattuto e scontento, il Venezia completa la sua settimana da incubo graziando il Pordenone e gettando alle ortiche una vittoria d'oro per uscire dai playout. Pareggio senza reti davanti al presidente onorario Joe Tacopina e agli oltre 28 mila posti tristemente vuoti del Nereo Rocco. Ma quanti rimpianti per gli arancioneroverdi, troppo spreconi (rigore steccato da Aramu) prima ancora che sfortunati (traversa di Maleh) e incapaci di sfruttare un secondo tempo giocato quasi interamente con un uomo in più. Tanto impegno e generosità (18-5 i tiri, 7-3 nello specchio) non adeguatamente ripagati, perché non sarà tornata La magia della Serie B esagerazione rivedibile della Lega B sul suo sito ma il Venezia ha completamente del tutto oscurato i 13 punti (e la settimana di allenamenti) in meno di un Pordenone che sogna la Serie 
A un match al quale il Venezia è giunto in una forma fisica indecifrabile e sconosciuta, a differenza della condizione psicologica tutt'altro che ottimale (eufemismo), peraltro aggravata dalla vittoria del Cosenza (terz'ultimo) sull'Entella con un 2-1 che è valso ai calabresi il balzo a -6 dagli arancioneroverdi. Il primo undici post lockdown schierato da Alessio Dionisi non vede dall'inizio capitan Modolo al centro della difesa (già orfana di Cremonesi) per un fastidio muscolare. Al centro davanti a Lezzerini inedita coppia Casale-Ceccaroni, previsti invece i terzini Fiordaliso e Molinaro, quest'ultimo con i gradi al braccio. In mediana Lollo preferito come mezzala destra a Firenze (ancora fuori l'argentino Zuculini), immancabile Fiordilino supportato da Maleh, confermato dall'ormai datato ko col Crotone del 7 marzo assieme al tridente d'attacco che vede Aramu alle spalle di Longo e Capello. Nel Pordenone, privo di Almici, Gasbarro, Zanon e dello squalificato Mazzocco ma sostanzialmente in formazione tipo, Attilio Tesser davanti non dà una chance all'ex Bocalon confermando Ciurria e Strizzolo.
LA CRONACA
Dopo il minuto di raccoglimento osservato con i ventidue lungo il cerchio di centrocampo in memoria di tutte le vittime del coronavirus, tra i due speculari 4-3-1-2 il primo a produrre un sussulto è quello ospite, due volte con Maleh impreciso però sia di testa sia col sinistro da fuori. Stesso piede ma molto più pericoloso all'11' Gavazzi a centro area sul quale Lezzerini è attento, ripetendosi su Pobega al quale nega il bersaglio nel sette. Sfortunato al 17' Maleh che con un gran mancino dal limite su sponda di Aramu scheggia la traversa a Di Gregorio battuto, poi il Venezia continua a giocare meglio e a far innervosire un Pordenone nei cui errori c'è molto merito ospite, andando vicino al vantaggio nel recupero con Ceccaroni in mischia su punizione di Aramu (bravo Di Gregorio).In avvio di ripresa destro indolore di Strizzolo, un attimo dopo all'8' Pasa stende di nuovo Aramu e stavolta l'espulsione arriva sacrosanta costringendo Tesser a passare al 4-4-1-1 con Burrai. In superiorità numerica al 13' squilla Longo col destro (esterno rete), al 14' Capello su assist di destro di Molinaro spreca l'1-0 alzando di sinistro il pallone oltre la traversa nell'area piccola. Nei friulani dentro Bocalon e Tremolada, ma il fallo in area di Barison su Aramu rischia di rovinare ulteriormente i piani neroverdi: per l'arbitro è rigore ma Aramu (come Longo a Salerno) fallisce la battuta con Di Gregorio che fa suo in due tempi un sinistro poco impeccabile.
Dionisi vuole vincere e dà un segnale chiaro inserendo Caligara e la terza punta Zigoni, al 28' destro alto di Fiordilino, alla mezzora idem il sinistro di Caligara, poi il Pordenone colleziona due corner e sul secondo di Burrai è Capello in rovesciata sulla linea a salvare Lezzerini. In blocco nella mischia Modolo, Vacca e Firenze, da fuori non trovano la porta Caligara e Capello né Modolo di testa. A differenza di Vacca ma Di Gregorio al 45' fa suo il rasoterra teso, come pure l'ultimo tiro-cross di Capello sul gong del recupero.
Marco De Lazzari

Maleh con una marcia in più
Negato un gol
LEZZERINI 6.5
Torna titolare, subito decisivo quando serve di piede su Gavazzi e con la manona su Pobega. Esce male sul corner di Burrai, deve una cena a Capello.
FIORDALISO 6 
Il Venezia pende più a sinistra ma quando cambia fascia lui propone e si fa notare bene. Un paio di sbavature prima di uscire. ST 33’
MODOLO 6 Qualche errore ma porta energia.
CASALE 6.5
Buone letture e chiusure, per Strizzolo (match winner dell’andata al Penzo) è una sorta di muro di gomma. Nessun fastidio neanche con Bocalon.
CECCARONI 6.5 
Concentrato e ordinato, non va mai in sofferenza e prima del riposo sul corpo a corpo con Pobega quasi lo costringe all’autogol.
MOLINARO 7
Il capitano pur defilato in fascia agisce da metronomo dettando i tempi, portando quell’esperienza che difetta alla squadra. Ci mette spesso una pezza.
LOLLO 6 
Preferito a Firenze, buona intesa con Fiordaliso che libera spesso sulla corsa, arriva anche bene in area ma difetta nell’ultimo passaggio. Pimpante finché ha gamba.
ST 18’ CALIGARA 6
Propositivo ma non pericoloso al tiro. Ammonito per un’entrataccia su Burrai.
FIORDILINO 6
Operaio poco appariscente ma prezioso per come si abbassa aiutando i suoi difensori. Toccato duro da Strizzolo non fa una piega, si alza e riparte. Giallo indolore per proteste.
ST 33’ VACCA 6 
Dimentica l’incubo coronavirus riassaporando il campo nel finale, per colpa di Di Gregorio non diventa eroe del derby.
MALEH 7
Gran primo tempo, spigliato e intraprendente, si vede negare il gol dalla traversa e fa anche ammonire Pasa. Ha una marcia in più, dà l’impressione di potersi sempre rendere pericoloso. Benzina finita dopo l’intervallo.
ST 23’ ZIGONI 5.5
Cercato dai traversoni dei compagni non ha mai la palla buona e non riesce a graffiare.
ARAMU 5
Fatica a trovare spazi e a farsi dare palla tra le linee, quando la riceve spesso non ha la giusta misura. Guadagna molti falli (su tutti il secondo giallo di Pasa) nonché il rigore poi steccato. Errore davvero pesantissimo per la classifica del Venezia.
ST 34’ FIRENZE 5.5
Il meno impattante dei subentrati.
CAPELLO 6
Niente rigore dopo 9’ su una trattenuta di Pobega, costretto ad indietreggiare parecchio per entrare nel gioco. Utile nel sacrifico senza guizzi, poi si mangia un gol da due passi ma il suo salvataggio in acrobazia vale un gol.
LONGO 6
Il contatto da rivedere con Semenzato è solo uno dei mille duelli di fisico con gli avversari. Poche chance ma “fa reparto” per la squadra.
(M.Del.)


















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