Le dieci partite che sconvolsero il Venezia [ X partita]

14 Settembre 1969, Serie C
Venezia-Rovereto 0-2
I giorno del grande sconforto. Il giorno della verità. Il giorno della resa. Un anno dopo il suo esordio nel campionato di serie C, con i propositi di pronta resurrezione, il Venezia riparte con il medesimo obiettivo. Puntualmente infranto. In modo assai più brutale. Se il primo campionato di terza serie era stato anche figlio di una inadattabilità progressiva, questo dimostra subito come la speranza sia una parola da non usare. Si riparte con Quario in panchina, la squadra è praticamente rivoluzionata, ringiovanita: Terreni, Rigo, Zanon, Bertollo, Ronchi, Del Zotto, Mantellato, Badari, Nello Scarpa, Cattai, Bianchi.
A Sant'Elena arrivano in 3.000 per seguire da vicino la partenza di questa nuova avventura. Ma è come il Titanic: al primo icerberg affonda. Un settembre che sembra ottobre, con una pioggia ostinata; una squadra che sembra un gruppo sprovveduto e perso. 
Di fronte al Venezia ci sta il neopromosso Rovereto, una di quelle formazioni che, fino a due anni prima, avrebbe incontrato i neroverdi in un'amichevole prestagionale tra i monti. Invece qui si fa sul serio. Cioè: fa sul serio solo il Rovereto. Neo promosso si, ma tutt'altro che impreparato. Finisce 2-0 per i trentini, Miorandi e Barba le firme dei gol, quest'ultimo dopo un'azione solitaria in mezzo a tanti manichini, manco fosse Maradona. Al primo impatto tutto è già distrutto: gioco,squadra,tifo, pazienza e speranza.
Per quattro partite il Venezia non riesce nemmeno a segnare un gol. Poi qualcosa succede anche nelle aree avversarie. Ma è poca roba. Si chiudono gli anni Sessanta, il lungo inverno è appena cominciato: l'era della glaciazione sembrerà non finire mai.
Un secolo di calcio a Venezia - Le dieci partite che sconvolsero il Venezia -

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