Venezia FC.Il Gazzettino - Venezia al via con tamponi e test sanitari

Dover tornare in campo, per conquistarsi con le proprie forze nelle ultime 10 giornate la permanenza in Serie B, rimane una minaccia concreta per il Venezia. Una corsa ad ostacoli in vista della quale la società arancioneroverde comincia questa mattina a rimettersi in moto, sottoponendo a tamponi e test giocatori, staff tecnico e chiunque graviti attorno al team di Alessio Dionisi. Il capitano Marco Modolo e i suoi compagni, per la prima volta dall'ultimo allenamento del 12 marzo e dai controlli clinici del giorno successivo, si riaffacciano oggi al Taliercio dove da dopodomani potrebbero iniziare ad allenarsi a livello individuale, a patto che gli esiti dei tamponi (attesi in un 24-48 ore essendosi appoggiati ad un centro medico privato) rivelino lo zero alla voce contagi.
Il Venezia del resto è un osservato speciale, essendo stato l'unico club di B con un giocatore (il centrocampista Antonio Junior Vacca) positivo al Covid-19, oltre al direttore generale Dante Scibilia, entrambi guariti e negativi dopo aver conosciuto e pagato sulla loro pelle i pesanti sintomi del coronavirus. In teoria dall'odierna data di lunedì 18 maggio sarebbero potuti ripartire gli allenamenti collettivi di tutte le squadre, ma questo snodo è tuttora lontano non essendo ancora ufficiale l'accettazione da parte del Comitato tecnico scientifico del protocollo sanitario varato dalla Federcalcio.
PROSPETTIVE
Un'incertezza che riguarda in primis una Serie A che pur nei giorni scorsi si era sbilanciata indicando il 13 giugno per la ripresa del campionato, ma in realtà Lega A, Figc e Governo devono ancora ufficializzare quella fumata bianca sul suddetto decalogo dopo il quale anche la Serie B potrebbe iniziare a riscrivere il calendario delle restanti giornate (dalla 29. alla 38.) più eventuali playoff e playout.
I tre punti della discordia riguardano il chi mettere in quarantena nell'eventualità di giocatori contagiati, le modalità del ritiro-isolamento delle squadre, nonché la responsabilità dei medici sociali che dovrebbe essere solo in caso di dolo e colpa grave ma non civile e penale.
Di tale prolungata incertezza ha preso atto anche l'assemblea di Lega B di tre giorni fa, svoltasi in videoconferenza con tutti i 20 club cadetti presenti. All'unanimità è stata deliberata la volontà di ripresa con esigenze di tutelare club e campionato di Serie B.
«Lavoriamo quotidianamente ha riferito il presidente della Lega B, Mauro Balata in un quadro emergenziale per elaborare le migliori soluzioni possibili e tutelare i club in ogni settore di competenza. Abbiamo istituto un coordinamento che possa aggiornare e fornire servizi alle società su questa gravissima emergenza e, inoltre, collaborare con Figc e Governo per rendere possibile la ripartenza del campionato».
L'Assemblea all'unanimità ha deliberato che si ritiene necessario, all'esito dell'eventuale pubblicazione e previa valutazione circa l'applicabilità del protocollo sanitario da parte dei club, il decorso per la ripresa degli allenamenti in forma collettiva di un periodo di 10 giorni dalla sua emanazione per esigenze organizzative e gestionali.
Il Venezia quindi potrebbe ripartire di squadra dal 26-27 maggio in un Taliercio oggetto anche in questi giorni di una meticolosa opera di sanificazione. Inoltre la Lega B ha anche illustrato le linee guida della Fifa relative all'estensione del contratto dei tesserati per garantire l'integrità delle competizioni, termine che in casa-Venezia per 13 giocatori in scadenza slitterà dal 30 giugno a quello che sarà il nuovo gong del campionato 2019/20.
Marco De Lazzari

Benevento ancora fermo Salernitana già al lavoro
A piccoli passi la maggior parte dei club cadetti ha già riaperto dopo il 4 maggio il proprio centro sportivo, consentendo ai propri calciatori facoltative sedute di attività motoria per avvicinarsi comunque ad una parvenza di normalità.
Il tutto nel rispetto delle normative che dall'avvio della Fase2 consentono anche agli atleti e non, di discipline non individuali, come ad ogni cittadino, l'attività sportiva individuale in aree pubbliche o private, nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno due metri e rispettando il divieto di ogni forma di assembramento.
Ad ogni modo ancora nessun obbligo dalle società ai tesserati, quella di rimettere piede nel quartier generale abituale è infatti per tutti un'opzione facoltativa, vedi ad esempio il Frosinone che ha varato sedute a gruppetti di tre giocatori in orari differenti. Il Crotone forte di strutture di proprietà ha precisato i calciatori che vorranno usufruire del centro sportivo arriveranno già pronti per l'allenamento, potranno andare solo in campo a correre nel rispetto delle norme di distanziamento, mentre spogliatoi, palestra, uffici e tutti gli altri ambienti resteranno chiusi.
BENEVENTO
Pur avendo già effettuato i tamponi ai propri tesserati rimane fermo il Benevento super capolista di Pippo Inzaghi, in stand by come Ascoli, Cosenza e Cremonese. Al lavoro i granata sia del Trapani sia della Salernitana, il cui patron laziale Claudio Lotito è tra i massimi sostenitori della ripartenza dei campionati. Cancelli aperti anche per l'Empoli a gruppetti di quattro e per lo Spezia, con 18 bianconeri impegnati in esercizi aerobici all'aperto e solo i portieri a lavorare a casa. Oggi, avendo appena trovato un'intesa sulla questione-stipendi, prime fatiche per il Perugia dell'ex lagunare Serse Cosmi che come annunciato dal club umbro è risultato negativo agli screening sierologici al pari di tutta la squadra, staff e dirigenti.
Risalendo a nord-est il Chievo è attivo da qualche giorno a Veronello, il Cittadella al Tombolato entrando a gruppetti di 2-3 alla volta. Porte chiuse anche per il Pordenone al De Marchi in attesa di effettuare i vari test medici: «Come un primo giorno di scuola le parole del presidente friulano Mauro Lovisa, contagiato e guarito dal Covid-19 Allenarsi individualmente non può essere la normalità, ma negli occhi c'è grande voglia di ricominciare, un passo per volta seguendo tutte le prescrizioni e distanze di sicurezza». (M.Del.)

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