Venezia FC: Il Gazzettino - In campo il 18, serve un miracolo -

La novità è che ora c'è una data, lunedì 18 maggio, dalla quale il Venezia potrebbe ritrovarsi al Taliercio per ricominciare gli allenamenti collettivi sospesi il 12 marzo. Verosimile o fantacalcio?
«Faremo tutto ciò che è nelle nostre possibilità per farci trovare preparati assicura il ds Fabio Lupo prima di ribadire il suo grande scetticismo tuttavia la ripresa ritengo sia davvero troppo complicata per la maggior parte, se non per la totale maggioranza dei club di Serie B. È una questione di buon senso, se il primo protocollo sanitario della Figc e stato etichettato insufficiente dal Governo, come sarà possibile doverne attuare uno ancor più rigido?».
Il dirigente pescarese inquadra i prossimi scenari.
«Bisogna capire se il Governo farà marcia indietro innanzi alle pressioni per anticipare l'attuale spartiacque del 18 maggio. Mi aspetto battaglia nelle prossime due settimane perché alcune società spingono per riaprire i propri centri sportivi agli allenamenti individuali prima di quelli collettivi, sottovalutando però le garanzie sanitarie. Noi per certi aspetti siamo pronti, però occorre aspettare quanto andranno ad incidere le modifiche (già preannunciate dalla Figc, ndr) del protocollo sanitario».
Quali i principali nodi da sciogliere?
«La clausura dei calciatori, la responsabilità penale di medici e società, nonché cosa potrebbe determinare l'eventuale contagio. Tre punti fondamentali, per non parlare dei tamponi e dei test sierologici che, senza tralasciare l'aspetto morale, non sappiamo come sarà possibile avere in dotazione in gran quantità e in così breve tempo. Noi vogliamo provare a garantire almeno l'idoneità e la negatività dei nostri tesserati alla ripartenza, però continuiamo a nutrire grandi perplessità».
Sul campo i giocatori dovranno limitare contatti nello spogliatoio e in campo.
«Solo chi vive il calcio da dentro sa quanto sia difficile controllare le distanze, è fattibile più in teoria che nella pratica, è una questione di abitudine e d'istinto. I giocatori non sono dei robot, non suonerà un allarme quando saranno troppo vicini. La preparazione all'allenamento collettivo è davvero molto complessa, per non parlare del fatto che poi si chiederà loro uno sforzo incredibile, almeno 10 gare in due mesi dopo averne vissuti altrettanti in casa».
Fabio Lupo non le manda a dire ai piani alti.
«Finora i medici sportivi sono stati troppo poco considerati nella stesura del protocollo sanitario, tant'è che adesso va rivisto. Ma l'errore più grave è il non aver ancora considerato, in quasi 60 giorni, soluzioni alternative alla ripresa dell'attività. Le soluzioni prospettate dal nostro presidente Niederauer (in primis concentrarsi sul salvataggio della sola Serie A bloccando promozioni e retrocessioni, ndr) andavano messe sul tavolo settimane fa. Quando c'è una guerra, e con questo virus tutti lo siamo, oltre a combattere si lavora sempre ad un accordo diplomatico. Invece, siccome siamo il paese dei comuni, e la nostra storia dice che siamo faziosi, ci ritroviamo senza alternative ad una difficilissima ripartenza».
Nel frattempo Antonio Vacca è guarito dal Covid-19.
«Siamo stati esemplari e molto rigorosi, gli unici in B ad aver avuto e superato un caso. Abbiamo adottato tutte le cautele intervenendo con i tempi giusti, nessuno più del Venezia può dire la sua sul tema».
GIOVANILI La preparazione fisica e mentale ad un grande evento, curiosità ed aneddoti di due campioni è il tema dell'odierna (ore 18) video conference del settore giovanile del Venezia. Ospiti del responsabile Mattia Collauto e dei tecnici arancioneroverdi due big dello sport veneziano, il campione olimpico di canoa Daniele Scarpa e il campione mondiale di nuoto Fabrizio Pescatori.
Marco De Lazzari

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