Venezia FC: Corriere del Veneto - Niederauer incontro con la squadra - Longo: "Positivo, segnale importante

Duncan Niederauer ripartirà oggi per gli Stati Uniti dopo la veloce «toccata e fuga» degli ultimi due giorni e la sua nomina a nuovo presidente del Venezia.
Il neo numero uno arancioneroverde, che quest’anno non ha ancora avuto modo di assistere a una partita della squadra e che sostituisce Joe Tacopina, passato al ruolo di presidente onorario, nel suo brevissimo tour lagunare ha presenziato al cda, ha incontrato squadra e staff tecnico, il sindaco Luigi Brugnaro e lo stato maggiore del club. Ha rassicurato tutti sulle intenzioni della proprietà e importante è stato il colloquio con la squadra, che ne è uscita rassicurata e confortata. Come detto, Niederauer non ha mai visto una partita del Venezia quest’anno, a differenza dello scorso campionato quando aveva presenziato al Penzo e tornerà in città verso il 15 marzo, quindi fra meno di un mese. Manca solo, dunque, il passaggio formale della sua presenza allo stadio per vederlo dal vivo come il nuovo presidente, considerate tutte le volte in cui Joe Tacopina ha assistito alle partite interne della squadra anche nell’attuale stagione. Sulle idee future, sul futuro del club, sullo stadio, al momento è tutto in stand by, se non nelle parole rilasciate a mezzo stampa tramite il comunicato diffuso martedì sera dal Venezia. Niederaurer non ha voluto rilasciare altre interviste: «Quello che dovevo dire l’ho già detto, parlerò più avanti», ha fatto sapere prima della sua partenza per gli Stati Uniti. Chi ha ricavato una buona impressione da Niederauer è stato il direttore sportivo Fabio Lupo, che ha apprezzato molto il fatto che il neo numero uno arancioneroverde abbia subito voluto incontrare i giocatori e l’allenatore.
«La squadra ha gradito molto questo gesto — spiega il ds del Venezia — e il fatto che il presidente abbia voluto subito dare un segnale concreto alla squadra, in una situazione di discontinuità ai vertici del club, ha portato sicurezza. Sappiamo bene com’è avvenuta questa svolta e sappiamo anche che tutto sommato, per noi, non cambia poi tanto. Abbiamo i nostri riferimenti, che c’erano anche prima, che ci sono anche adesso e che ci saranno fino al termine della stagione, anche dal punto di vista tecnico. Niederauer ha salutato la squadra e ha invitato al massimo impegno sulla strada dell’obiettivo di mantenere la categoria, che rimane la nostra priorità». Insomma, la squadra con la testa è già alla trasferta di Pisa, prossima tappa di un lungo e tortuoso percorso verso la salvezza: «Quella con l’Entella è stata una partita particolare — spiega Alessandro Capello — ci sono stati due gol su rigore, uno su punizione, poi abbiamo subito la rete al 92’, dispiace ma andrà meglio la prossima volta. Siamo in un momento un po’ sfortunato, gli episodi girano contro e poi Mattia aveva rimesso in sesto la partita. E’ tutta una questione di episodi: con il Frosinone abbiamo preso gol su una delle poche occasioni loro, con l’Entella poi abbiamo preso gol in pieno recupero».
Battere il Pisa avrebbe un valore incalcolabile sotto tutti i punti di vista. Significherebbe sorpasso secco in classifica, trascinare verso il basso una diretta concorrente nella «zona rossa» e passare in vantaggio anche nel computo degli scontri diretti. «Con il Pisa sarà uno scontro diretto — evidenzia Capello — se vinciamo la nostra classifica cambia completamente. E’ un momento un po’ sfortunato, per tre volte abbiamo colpito un palo nelle ultime due partite. Il gol incassato? Ci voleva un po’ più di furbizia, se Maleh avesse perso un po’ più di tempo magari la partita l’avremmo portata a casa. Non siamo stati attenti negli ultimi minuti. Il morale non è basso, è chiaro che la classifica non è delle migliori, ma siamo sempre lì a creare fino alla fine e sono convinto che, prima o dopo, verremo fuori da questa situazione. Noi abbiamo tutti i mezzi e i numeri per poterci salvare».

Commenti

Post popolari in questo blog

Quota 126 del Vippacco

Perchè c'erano tanti falli nella Roma antica?

Scoperto in Germania il “filo spinato” usato da Cesare contro i Galli.