Venezia FC: Il Gazzettino Il Venezia mi ha sempre ispirato

Proprio al Trapani, atteso domenica al Penzo (ore 15) per delicatissimi 90' tra pericolanti, aveva rifilato la sua prima doppietta in Serie B. Un ricordo benaugurante e che proverà ad aggiornare, un Gaetano Monachello al quale il Venezia si aggrappa per i gol-salvezza.
«Darò tutto e la mia maglia sarà sempre sudata per centrare questo obiettivo la promessa dell'attaccante agrigentino Devo ancora compiere 26 anni e Venezia è la mia 16. tappa in carriera; essendo di proprietà dell'Atalanta ci sta cercare dove giocare di più, però mi piacerebbe mettere radici. Spero di riuscirci qui, prima o poi dovrò pur sistemarmi e camminare con le mie gambe».
Una carriera da Pro iniziata nel 2012/13 tra l'Ucraina col Metalurh Donetsk e Cipro nell'Olympiakos Nicosia, per poi esser acquistato dai francesi del Monaco senza esordire e finendo in prestito in Belgio (Cercle Bruges), Creta (Ergoltelis) e in B a Lanciano.
«Ero all'Inter senza contratto, sono via di casa dai miei 12 anni e ho colto l'occasione estera senza paura di mettermi in gioco. Esperienze positive, ho imparato diverse culture e altri modi di vivere il calcio, ho imparato l'inglese e sono cresciuto molto come persona».
CAMMINO
Dopo 8 reti con la Virtus Lanciano il sì all'Atalanta, con cui esordì 21enne in A segnando in Coppa Italia all'Udinese. Nel 2016/17 poca fortuna tra i cadetti a Bari e Terni, prima di tornare in Sicilia pescato per il Palermo dal ds Fabio Lupo (ora impegnato a sondare il mercato per sostituire Di Mariano, possibile partente verso Vicenza o Salerno). «A Palermo giocai poco senza mai dare la colpa ad altri, ero più giovane e davanti avevo gente davvero forte, poi si sono aggiunti infortuni e vicissitudini per cui a gennaio passai all'Ascoli segnando 7 gol.
Oggi a Venezia firmerei per ripetere quel bottino, ma soprattutto per aiutare in ogni modo la squadra». Cieca la fiducia del ds Lupo (ieri squalificato per 2 gare e multato di 3000 euro per espressioni ingiuriose all'arbitro Federico Dionisi per la non assegnazione a Cremona del rigore a Fiordilino) secondo il quale Monachello «ha raccolto meno di quanto le sue qualità avrebbero meritato».
Un'analisi adatta anche agli ultimi 6 mesi nel Pordenone dei miracoli, dopo le 12 presenze con 3 reti dello scorso anno al Pescara. «La pur vittoriosa trasferta del Pordenone al Penzo è stata lo spartiacque per me, da lì non ho più giocato titolare, forse un vero e proprio segno del destino visto che ora sono qui. Mister Tesser ha fatto le sue scelte e la squadra ha funzionato, per me è andata così ma sono contento che il Pordenone stia sfruttando alla grande la spensieratezza della promozione dalla C».
STRATEGIA
Nello scacchiere di Dionisi Monachello potrà fare coppia anche con Montalto. «Il Venezia mi ha sempre ispirato, al Penzo ho giocato contro la Francia con quell'Italia Under 21 (il 2 giugno 2016 nel ricordo di Valeria Solesin, ndr) cui è legato il mio più grande rimpianto, per l'Europeo sfumato per l'infortunio di Bari. Me l'ero guadagnato e lì forse sarebbe potuta cambiare la mia carriera, ma è andata». Sabato scorso per Monachello primi 22' arancioneroverdi nello 0-0 di Cremona. «Oltre a quello su Fiordilino c'era pure un mezzo rigore su di me e nessuno se n'è accorto. A me piace correre e lottare, bene sia che mister Dionisi voglia far fraseggiare noi punte, sia il suo lavoro specifico persino con indicazioni via mail sugli avversari. Io vivo di calcio e lo seguo dalla A alla D, il Venezia è tra le poche squadre che esprimono un bel calcio, anche col Pordenone ci massacrò per 80'. Da adesso i punti valgono doppio, già domenica nel mio mini-derby col Trapani». Oltre allo squalificato Fiordilino e a Vacca (polpaccio) mancherà Maleh, out per due settimane (distorsione alla caviglia destra senza interessamento dei legamenti). Da segnalare la multa di 5000 euro alla Cremonese per avere suoi sostenitori intonato cori insultanti di matrice territoriale nei confronti della tifoseria lagunare.
Marco De Lazzari

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