Venezia FC: IL GAZZETTINO GOL DELL'EX E IL VENEZIA PRENDE IL VOLO

Con il più classico e atteso dei gol dell'ex il Venezia stende la Salernitana conquistando la prima, meritata vittoria davanti ai 4.400 (record stagionale) del Penzo. Dopo oltre sei mesi Riccardo Bocalon, già decisivo nei successi di Trapani e Chiavari, torna profeta in patria firmando un 1-0 che proietta a quota 12 e in una zona playoff davvero interessante gli arancioneroverdi di Alessio Dionisi. Tre punti sonanti dopo aver saputo rimediare ad una partenza rivedibile, contro la Salernitana dell'ex citì e lagunare Giampiero Ventura (salita a Sant'Elena da vicecapolista e reduce da tre vittorie in tre trasferte), fermata da due legni e molto ermetica con un 3-5-2 a coprire bene il campo in larghezza.
Nel 4-3-1-2 dei padroni di casa la sorpresa è la prima panchina di Aramu, con Capello trequartista alle spalle di un Bocalon affiancato da Di Mariano anziché da Montalto. In mediana invece spazio a Lollo come mezzala sinistra, mentre in difesa com'era scontato tocca a Ceccaroni non far rimpiangere lo sfortunato Felicioli.
Avvio balbettante del Venezia, dopo 4' infatti subito un brivido poiché sul cross di Kiyine da destra Giannetti anticipa Modolo a due passi da Lezzerini, ma la palla viene respinta dalla traversa. Passano altri 4' e cambia la fascia ma non il rischio, sul traversone di Lopez stavolta Giannetti mette dentro ma l'arbitro annulla per fuorigioco. Primo squillo lagunare al 12' con un tentativo del terzino Fiordaliso in area (chiuso in angolo da Migliorini), poi Zuculini stende Firenze e si becca il giallo, imitato al 20' da Kiyine che ferma con le cattive Di Mariano: sugli sviluppi della punizione un reattivo Micai salva la sua porta, deviando un tocco ravvicinato di Capello dopo un sinistro sbilenco di Modolo. Adesso il Venezia è pienamente in partita e ripaga con la stessa moneta un avversario che non disegna le maniere forti.
Allo scoccare della mezzora ci prova Bocalon dalla distanza ma Micai in due tempi fa sua la sfera, al 33' campani di nuovo pericolosissimi sull'asse Kiyine-Giannetti che sul primo palo anticipa ancora Modolo e di testa scheggia il montante esterno.
Scampato un altro grosso rischio il Venezia risponde al 37', Capello lancia Ceccaroni che dal fondo crossa teso ma Bocalon non ci arriva e il pallone sfila attraversando lo specchio della porta. L'appuntamento con il gol dell'ex è però solo rinviato e arriva a coronamento di un'ottima azione tutta al volo che coinvolge tutte le punte: al 42' Zuculini appoggia a Di Mariano che di petto-spalla spizza sulla trequarti, Capello di prima verticalizza per Bocalon che si infila tra Jaroszynski e Migliorini recapitando con freddezza alle spalle di Micai l'1-0 su cui si chiude il primo tempo.
RIPRESA
Il Venezia per la prima volta in stagione si trova quindi in vantaggio a Sant'Elena, in avvio di ripresa tiene comunque alto il proprio baricentro reclamando un rigore al 10', ma Di Tacchio respinge con il collo e non con un braccio il pallone messo in mezzo da Fiordaliso. Dionisi inserisce per scelta la gamba di Maleh, Ventura invece è costretto a schierare Odjer per un problema muscolare di Firenze e annota la prima conclusione dei suoi al 21' (sinistro innocuo di Di Tacchio) prima di chiedere invano a Lombardi la spinta mancante. La partita a scacchi tra allenatori prosegue con l'innesto di Aramu al posto di Di Mariano (Capello torna seconda punta) e di Jallow per Kiyine, il migliore dei suoi, e sempre senza vere occasioni da una parte e dall'altra. Tutto ciò fino al 40', con Dionisi appena passato alla difesa a 5 (dentro Casale) sul corner di Lopez il più piccolo, Giannetti, gira di testa impegnando per la prima volta Lezzerini (poi attento al 44' sul destro di Jallow). Il finale con i 5' di recupero è inevitabilmente in apnea ma il fortino regge e al quarto tentativo e dopo sei mesi il Penzo non è più tabù.
Marco De Lazzari

Bocalon polemico coi tifosi: «No alle critiche durante il match»
Esulta dagli States il presidente Tacopina per la prima vittoria degli arancioneroverdi al Penzo: Sono felice per i ragazzi e lo staff - fa sapere - che stanno lavorando con grandissima intensità e determinazione, e per i nostri tifosi, che avevano bisogno di una vittoria conquistata in casa. Complimenti a tutti e continuiamo così. Sentimenti un po' contrastanti invece per l'uomo del match Riccardo Bocalon, che non ha voluto esultare sotto la curva della sua ex squadra per il gol che ha regalato al Venezia la prima vittoria stagionale al Penzo, ma che ha anche mandato un messaggio a qualche tifoso lagunare che dai distinti non ha risparmiato critiche, facendo il gesto di tacere, mentre i compagni lo abbracciavano anche con l'intento di evitare strascichi polemici: Ovviamente sono super contento di questo gol e della vittoria e per rispetto ai miei ex compagni e ai tifosi salernitani non mi pareva giusto esagerare con l'esultanza - spiega il centravanti del sestiere di Castello - io tengo moltissimo alla maglia del Venezia, quando sono stato chiamato per tornare in laguna non ci ho pensato un attimo, non perchè mi avvicinavo a casa, perchè la mia famiglia e mia moglie in particolare mi hanno sempre seguito, ma perchè per me è un onore vestire la maglia della squadra della mia città. Quindi vivo molto intensamente anche il rapporto con la tifoseria e certamente non mi fa piacere sentire critiche da qualcuno durante lo svolgimento match. Io credo che alla fine della partita sia anche giusto per i tifosi esprimere la propria gioia o il proprio disappunto ma che la squadra durante il match vada comunque sempre sostenuta e che ci sia un contributo costruttivo anche da parte dei sostenitori, come del resto succede per la maggior parte di chi viene allo stadio. Una grande azione tutta di prima ha permesso a Bocalon, ben smarcato dai compagni, di sbloccare il risultato contro la Salernitana, ma naturalmente il centravanti ci ha messo del suo sfruttando al meglio l'occasione: Di Mariano e Capello hanno fatto un'ottima triangolazione e non posso che ringraziarli per la palla invitante che non potevo sprecare - sottolinea Boccalon - ho scelto tra l'altro di puntare al primo palo, che è anche la parte più difficile perchè solitamente è quella meglio coperta dal portiere, però è andata bene. Il centravanti è stato protagonista anche di un'altra azione importante durante la gara ma, invece del rigore, dopo la sua caduta in area è arrivato un cartellino giallo per simulazione: Io non sono uno che si butta - sottolinea il giocatore del Venezia - e il contatto c'è stato, ed invece l'arbitro ha estratto il cartellino. Poi per fortuna il risultato è arrivato lo stesso, indipendentemente da questo episodio. (a.man.)
Capello è solido Fiordilino non tradisce
LEZZERINI 7
Del tutto inoperoso nel primo tempo, ha come preziosi alleati i legni della sua porta. Nella ripresa ordinaria amministrazione sbrigata con sicurezza, si guadagna la pagnotta negando il pari al solito Giannetti.
FIORDALISO 6.5
Pimpante e concentrato dopo una partita e mezza con l'Italia Under 20. Bel duello con Lopez che spesso costringe sulle sue con buone discese alla ricerca del dai e vai con i compagni.
MODOLO 6.5
Inizio così così, per due volte chiude in ritardo su Giannetti che sfiora un doppio colpo da ko. Presto torna ai suoi livelli ricacciando puntualmente indietro gli avversari.
CREMONESI 7
Miglior prestazione stagionale. Non fa vedere palla a un armadio come il gigante bosniaco Djuric, spesso bestia nera del Venezia e al quale concede più di 15 centimetri.
CECCARONI 6.5
Debutto da titolare confortante perché, con altre caratteristiche, dimostra di poter non far rimpiangere Felicioli. Kiyine è pericoloso ma riesce a concedergli quasi il minimo sindacale, beccandosi un'ammonizione solo per un tocco di mano.
ST 40' CASALE SV
Dentro per aiutare la difesa a reggere negli ultimi 10'.
ZUCULINI 7
Non si ferma mai dal primo al triplice fischio e nemmeno l'ammonizione per un fallo su Firenze lo condiziona. Dà il via all'azione del gol, poi con tanto pressing continua a mordere a tutto campo.
FIORDILINO 7
Torna in regìa e l'impressione è, nuovamente, che nel cuore del centrocampo dia il meglio di sé. Cerca il palleggio con buoni risultati ma è nei costanti raddoppi che si fa davvero sentire.
LOLLO 6.5
Per poco meno di un'ora dà alla causa tanta sostanza dando un fondamentale supporto a Ceccaroni contro Kiyine. In crescita e propositivo.
ST 7' MALEH 6.5
Porta freschezza a centrocampo, poi finisce da terzino, ruolo che Dionisi sta provando a cucirgli addosso.
CAPELLO 7
Soffia il posto ad Aramu e ripaga la fiducia. All'inizio fatica a trovare posizione e spazi, l'assist al bacio per Bocalon è una perla che sembra sbloccarlo aiutandolo a giocare più sciolto.
BOCALON 7.5
Terzo (pesantissimo) gol nell'attuale Serie B. Castiga ancora la sua ex Salernitana, zittendo qualche mugugno del Penzo dove non segnava dall'11 marzo. Un'altra zampata che lo rinsalda in cima alle gerarchie degli attaccanti lagunari. Ammonito per simulazione quando cerca un rigore che non c'è.
DI MARIANO 6.5
Positivo ritorno da titolare dopo 5 mesi. Sembra difettare di brillantezza, in realtà carbura col passare dei minuti, svaria molto e punge nella ripresa sulla destra quando piazza qualche progressione delle sue.
ST 25' ARAMU 6
Mezzora operaia e senza acuti, contribuisce a far legna e a difendere il fondamentale vantaggio. (m.del.)

«BRAVI A CHIUDERE GLI SPAZI»
E' arrivata la prima vittoria al Penzo per il Venezia, successo ottenuto tra l'altro contro un avversario molto temuto come la Salernitana, che era reduce da tre vittorie in altrettante trasferte, ma per il mister Alessio Dionisi la legge dei grandi numeri alla fine andava sfatata: Sette, otto partite non possono fare statistica, la Salernitana non poteva continuare a vincere lontano da casa, anche perchè è una cosa abbastanza anomala, e noi non potevamo prima o poi non vincere al Penzo. Noi ovviamente cerchiamo la continuità del nostro gioco e delle prestazioni, se poi sono accompagnate anche dai tre punti non possiamo che esserne felici e se questo succede davanti ai nostri tifosi questo ci da ancor più gioia. Non è stata una vittoria facile comunque, sopratttuo in avvio, quando la porta di Lezzerini è stata salvata prima dalla traversa e poi dal palo esterno.
SUCCESSO
La Salernitana è una squadra forte, fisicamente molto forte e sotto questo aspetto pagavamo dazio - commenta il tecnico lagunare - i primi venti minuti siamo senz'altro stati meno bravi del solito, siamo partiti un po' contratti e abbiamo rischiato di pagare caro questo atteggiamento, per fortuna è andata bene, non abbiamo pagato dazio nelle due occasioni importanti che la formazione di Ventura ha creato e poi siamo cresciuti, siamo riusciti ad uscire da quel momento e abbiamo trovato il gol di pregevole fattura di Bocalon, frutto di un'ottima triangolazione. Poi forse nel secondo tempo siamo stati più pericolosi noi, anche se la Salernitana ha continuato a mettere pressione con i cross e i calci da fermo, ma siamo stati bravi a chiudere gli spazi. Djuric era certamente l'elemento dell'attacco dei campani più temuto, ma bisogna dire che la difesa dei lagunari ha fatto davvero buona guardia, concedendogli pochi palloni giocabili: Stiamo parlando di un giocatore che è davvero fuori categoria - ammette Dionisi - l'unico modo per cercare di contenerlo è tenerlo il più possibile lontano dall'area di rigore e devo fare i complimenti ai miei ragazzi perchè ci siamo quasi sempre riusciti. La vittoria ha sfatato il tabù del Penzo, ma arriva da un periodo comunque positivo, visto che si tratta del quinto risultato utile consecutivo: La continunità di prestazione è il nostro obbiettivo primario - sottolinea il mister arancioneroverde - e se poi arrivano anche i risultati è ancora meglio. Siamo soddisfatti, ma dobbiamo già girare pagina e pensare al prossimo avversario. Andiamo ad affrontare il Crotone che è la squadra che secondo me in questo momento esprime il miglior calcio del campionato per cui certamente non è un impegno facile ma noi come sempre andremo li per fare la nostra partita.
Andrea Manzo

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