Venezia FC: IL GAZZETTINO «DI NEGATIVO C'E' SOLTANTO IL RISULTATO»

Venezia sconfitto per 3-2 a Crotone ma nient'affatto ridimensionato, tanto meno nella convinzione di essere sulla strada giusta. Una sensazione che gli arancioneroverdi di Alessio Dionisi avranno subito l'occasione di confermare riprendendo il loro cammino positivo già domani sera al Penzo (ore 21) in occasione del derby del nord-est con un Pordenone reduce dallo 0-0 casalingo alla Dacia Arena di Udine col Cittadella.
Un big match sicuramente stimolante in primis, ma non solo, perché i lagunari e i neopromossi friulani si sfideranno per la prima volta così in alto sul secondo gradino più nobile del calcio italiano. Anche la classifica infatti fa la sua parte, visto che le due squadre arrivano al faccia a faccia con la stessa classifica, un bottino di 12 punti conquistati in nove giornate con tre vittorie, tre pareggi e altrettante sconfitte: simile pure la differenza reti, in perfetto equilibrio (10 gol fatti e 10 subiti) per il Venezia, leggermente in attivo invece (13-12) per un Pordenone che ha segnato e concesso un po' più di Modolo e compagni.
«A contare alla fine sono i risultati, non l'abbiamo preso a Crotone e cercheremo di ottenerlo nella prossima gara» ha messo in chiaro nel post partita un mister Dionisi affamato e ben lungi dall'accontentarsi dei complimenti. Elogi per la verità meritati, perché il Venezia del tecnico senese ha affrontato a muso duro una corazzata o giù di lì qual è il Crotone (neo capolista col Benevento di Pippo Inzaghi crollato a Pescara dove ha incassato un inatteso 4-0), perdendo dopo aver giocato decisamente meglio tanto per restare alle ultime due trasferte in terra calabrese rispetto al gara contro il Cosenza che pur si era conclusa sull'1-1 fruttando almeno un punto.
Dopo 5 risultati utili di fila (serie positiva mai riuscita nella scorsa stagione) Modolo e compagni dovranno metabolizzare in fretta la prima sconfitta esterna dell'attuale campionato di Serie B, amara perché finora lontano dal Penzo avevano raccolto 8 dei loro 12 punti totali grazie alle vittorie di Trapani e Chiavari più i pareggi di Frosinone e Cosenza. Nella sala stampa dello Scida mister Dionisi ha dovuto anche dribblare una domanda sibillina rivoltagli sulla prova del suo Venezia: «Siamo stati solo scaltri e fortunati? Forse poco visto che abbiamo perso facendo bene, contro un Crotone che è stato più bravo di noi negli episodi che ci sono stati per l'una e per l'altra squadra. Semmai direi che nel finale sono stati i nostri avversari a voler portare a casa anche con scaltrezza il risultato, cercando di farla finire in tutti i modi, come giustamente si può fare. Complimenti a loro e complimenti a noi che siamo usciti dal campo con rammarico, perché siamo andati in verticale tante volte, prendendoci il rischio di poter soffrire contro un avversario forte come il Crotone».
SI VOLTA PAGINA
Rientrati a Venezia sabato sera, ieri gli arancioneroverdi si sono allenati al Taliercio dove oggi pomeriggio è in programma la rifinitura: nessun acciacco particolare né squalifiche in vista del Pordenone, l'argentino Zuculini ha raggiunto Maleh in diffida, Lollo ha fatto altrettanto a quota tre ammonizioni con Fiordilino e Cremonesi, secondo giallo invece per Montalto e primo un Capello confermatosi uomo più in forma del momento con il gran gol al volo messo a segno allo Scida. La Serie B calendario alla mano non concede tregua infatti, dopo il derby triveneto di domani sera contro il Pordenone, il Venezia tornerà in campo già sabato prossimo nella tana di un Ascoli (stadio Del Duca ore 15) che ad oggi sta tre punti più su avendo battuto nell'anticipo di venerdì per 2-1 i liguri della Virtus Entella.
Marco De Lazzari

Aramu: «Meritavamo di più, c'è tanto amaro in bocca»
A Crotone è andato a segno per la 10. volta nelle 96 partite giocate finora tra i cadetti. E suo malgrado per la prima volta il gol di Mattia Aramu in Serie B non è servito a portare punti alla sua squadra. «Dopo la trasferta di sabato resta l'amaro in bocca perché il Venezia ha disputato davvero grande partita ammette il fantasista di Ciriè Il risultato purtroppo ci ha condannato alla fine, ma sia noi sia il Crotone abbiamo giocato tanto a calcio, tenendo un possesso palla finalizzato a provare a vincere. Davvero sarebbe potuto uscire qualsiasi epilogo». Sensazioni agrodolci ma il morale rimane alto. «Sicuramente, perché siamo scesi per giocarcela a viso aperto in casa di una delle candidate alla vittoria del campionato, una squadra con tanti giocatori importanti e che potrà arrivare fino in fondo. In trasferta abbiamo avuto la voglia e il coraggio di andare a prenderli alti nella loro metà del campo, alla fine abbiamo perso solo per un episodio nel finale, dopo aver avuto le nostre buone occasioni e realizzato due gol». Aramu non si fascia troppo la testa per aver patito la fisicità dei calabresi sugli sviluppi dei calci piazzati. «Da tanto non prendevamo gol su palla inattiva, sabato è capitato, analizzeremo le situazioni e ci lavoreremo per migliorare ancora. Ripeto, resta e ci dà forza la prestazione importante disputata da parte di tutti noi, ciò ci deve dare consapevolezza e di sicuro non ci buttiamo giù per una partita». Nel finale il numero 10 arancioneroverde è stato marcato stretto da capitan Modolo. «Mazzotta mi ha dato un mezzo schiaffo, gesto che non mi aspettavo da un giocatore come lui. Lì per lì mi sono innervosito ma Marco mi ha dato tranquillità ed è finito tutto». L'ex torinista ha ritrovato la via del gol in Serie B (l'ultimo l'aveva realizzato su punizione il 9 dicembre 2017 nell'1-1 della Virtus Entella ad Ascoli) ripagando mister Dionisi che gli ha restituito la maglia da titolare dopo la panchina e l'ingresso a metà secondo tempo con la Salernitana. «In attacco siamo in tanti, tutti bravi e ogni settimana l'allenatore ne deve scegliere tre. Siamo a disposizione, sereni e con grandi motivazioni perché la competizione in famiglia fa bene e spinge chiunque da noi a dare il massimo». Domani sera al Penzo subito una ghiotta occasione di riscatto contro il Pordenone. «Va benissimo giocare subito per scaricare la delusione, non vediamo l'ora di riprenderci quello che abbiamo lasciato a Crotone. Daremo tutto con grande voglia rifarci, sono certo che pur avendo poco tempo a disposizione la prepareremo nel modo migliore. Dovremo stare attenti alla loro compattezza perché sono molto solidi da affrontare». Con Aramu si ritorna poi sul gol sottolineando anche la buona costruzione dell'azione. «Ormai siamo abituati a belle combinazioni sorride sia quello con la Salernitana sia quello di Crotone sono arrivati da una buona manovra. Soluzioni che proviamo sempre in allenamento, vedere che le concretizziamo ci dà la spinta per continuare sempre così. Personalmente il gol lo cercavo dall'inizio del campionato, me ne ero mangiato uno col Pisa e da quell'errore ho avuto dentro di me una grande voglia riscatto». (m.del.)
ZUBIN: «SARA' SFIDA APERTA»
Ha dispensato gol a grappoli senza mai atteggiarsi a star, ritagliandosi un meritato posto speciale sia nei cuori arancioneroverdi sia in quelli neroverdi. Domani sera il primo Venezia-Pordenone a livello di Serie B avrà un sapore speciale per Emil Zubin, cobra inarrestabile nei bienni giocati in Serie D con entrambe le maglie e conclusi con promozione in C e scudetto dilettanti. «È bellissimo che questo bel derby vada finalmente in scena tra i cadetti la gioia del 42enne di Capodistria Un traguardo fortemente voluto tanto dal Venezia, che tra i cadetti è un habitué e da tre anni si può dire sia ritornato al suo posto, quanto dal Pordenone che invece sta vivendo la sua prima volta. Un'avventura storica e che ciò la dica lunga sullo stato d'animo in casa neroverde». Con i leoni arancioneroverdi Zubin tra il 2010-2012 aveva messo a segno 54 gol in 65 gare, nelle due stagioni seguenti con i ramarri neroverdi in 74 partite aveva esultato 49 volte. «Un pronostico? Vedo una sfida aperta a qualsiasi risultato, dico da tripla non per paura di scontentare qualcuno, ma perché davvero entrambe le squadre sono partite bene e con grande entusiasmo pur essendo reduci da stagioni opposte. Il Venezia ricostruito dopo la riammissione in B lo conosco ancora poco, a parte Bocalon, Aramu e qualche altro noto, ma è una squadra giovane fin dall'allenatore Dionisi e sta proponendo un calcio bello offensivo. Altrettanto però fa il Pordenone che in panchina con Tesser ha la giusta dose di esperienza e misura per affrontare con tranquillità anche i momenti difficili». Alla matematica promozione dei friulani in B Zubin ha gioito soprattutto per il numero uno Mauro Lovisa. «Il presidente ha fatto sforzi enormi, è un vincente e il traguardo della B è frutto di studio e programmazione. A volte ha sbagliato ma ha imparato dagli errori, dopo essersela vista portare via dal Parma è ripartito conquistandola alla grande e con merito. Anche suo figlio Alessandro ha fatta la sua parte trovando giovani di valore e non è casuale che questo Pordenone avvicini la gente pur in esilio a Udine». Con altrettanto trasporto Zubo-gol parla del Venezia. «Incredibile quello che ha vissuto sul finire della scorsa stagione, prima era salvo, poi all'improvviso non più. Ora ha ricostruito con un ds che sa il fatto suo come Lupo, siamo ancora all'inizio e quindi è importante divertirsi e fare più punti possibile, anche perché il campionato è molto lungo e spesso si vedono squadre fare un grande andata e un brutto ritorno, o viceversa». A distanza di quasi 10 anni i ricordi sono ben vivi. «Sono molto legato a Venezia e alle persone, fa piacere esser ricordato come uomo prima che come calciatore. Due anni bellissimi, potevano essere di più dopo la promozione in C, peccato. Nella D 2015/16 (primo anno Tacopina-Perinetti, ndr) stavamo parlando quando c'era Paolo Favaretto in panchina, era quasi fatta ma poi ci fu il suo esonero e andai al Monfalcone». Tornando da avversario al Penzo «Perdemmo 2-1 al 90' e fu una grande emozione sentire la curva arancioneroverde cantare il mio nome nonostante il mio 1-1 che avrebbe potuto compromettere il campionato». Ritiratosi dal professionismo all'inizio del 2018, il cobra continua a mordere. «Gioco nel Dalja in Promozione croata per divertirmi. Come vado? Lo scorso anno in 26 partite ho fatto 29 gol nonostante l'età ride ma ora mi dedico più ai compagni. Quanti ne ho segnati finora? Cinque nelle prime giornate» perché un bomber nel dna il vizio non lo perde mai. (m.del.)
I tifosi: «Serviva più attenzione in difesa ma ci rifaremo»
I fans lagunari pur delusi per aver perso sono rimasti abbastanza contenti per la prova dei loro beniamini. Per Gianni Costantini il vero pericolo sta nella difesa: Prendiamo troppi gol sulle palle inattive.
Anche contro il Crotone abbiamo subito due reti, prima su calcio d'angolo e poi su punizione e sempre con deviazioni di testa, però ho visto una squadra viva e passare in vantaggio.
Anche Tino Torresin parla di svarioni difensivi... Quando i palloni vengono crossati da palle inattive gli avversari ne approfittano deviando verso la porta senza che Lezzerini possa farci nulla, comunque ho visto i giocatori di Dionisi ben in partita, sull'uno a uno potevano passare in vantaggio ma il nostro attaccante solo davanti al portiere di casa ha calciato sfiorando il palo.
Elio Giupponi super tifoso ha visto un buon Venezia: Certo che perdere è sempre seccante, però sono convinto che il mio Venezia si rifarà e martedì contro il Pordenone si prenderanno i punti persi in terra calabra oltretutto abbiamo ceduto a una grande compagine, quest'anno sono contento per le loro prestazioni.
Anche Gianfranco Lazzarin si associa a chi lo ha preceduto: Io spero che il Venezia possa esser in lizza per una eventuale promozione ma sicuramente la mia squadra non soffrirà come la scorsa stagione. E poi continua Gianfranco: Per questa stagione sono felice per il gioco che il giovane allenatore ha impostato, poi vedo che le punte si sono sbloccate, l'unico consiglio che posso dare è di stare più attenti in fase difensiva. Carlo Ravagnan ha visto i soliti arancioneroverdi, peccato aver subito tre reti: Sono convinto della buona prova, il pareggio era alla nostra portata, potevamo passare in vantaggio ma purtroppo loro hanno messo a segno un gol in più di noi. Pier Luigi Fedeli pur deluso per l'esito finale della partita ha visto una buona gara dei suoi
A parte qualche disattenzione dei difensori i nostri sono stati autorevoli a metà campo, abbiamo tanti giocatori dai piedi buoni, però chiedo ai nostri centrali più attenzione sui palloni alti; due reti le abbiamo prese su colpi di testa.
Peccato, peccato, potevamo anche uscire vittoriosi da Crotone dice con amarezza Silvio Zanetti. Però a parte il risultato finale i lagunari sono stati grandi e mi ha entusiasmato il gol segnato da Capello, una vera perla, per le prossime partite sono del tutto ottimista, ci rifaremo nelle prossime partite e continueremo a risalire la classifica. Quindi malgrado la squadra abbia ceduto alla corazzata Crotone i tifosi sono rimasti ottimisti.
Mario Secchi

Venezia e Pordenone: un derby infinito
Venezia e Pordenone si affronteranno per la prima volta in Serie B dopo una solida tradizione di derby giocati nelle minors tra dilettanti e professionisti. Nell'epoca neroverde del Venezia rimane scolpito nella memoria dei tifosi non più giovanissimi l'1-0 firmato da Nello Scarpa, all'ultima giornata della Serie D 78/79 in un Penzo gremito e festante per la vittoria dei ragazzi di Beniamino Cancian che così salirono in C2 proprio assieme ai friulani. Dopo la fusione il neonato VeneziaMestre nella C2 87/88 vinse 1-0 al Baracca di Mestre (Zanuttig) e 1-0 al Bottecchia (Fiorini), unici faccia a faccia fino alla Serie D 2009/10 da cui ripartì il Venezia dopo il fallimento. In quel triennio made in Russia al Penzo arrivarono in sequenza uno 0-0, un successo per 2-0 con i gol di Lelj-Ferretti e un ko per 2-1 al 92', sancito dal rigore del neroverde Sessolo dopo il botta e risposta Buttignaschi-Oliveira. Nel 2014/15 il derby tornò in auge in Serie C col 2-0 di Varano-Bellazzini a Sant'Elena (dopo l'1-1 dell'andata con pari al 90' di Magnaghi, tuttora di proprietà neroverde ma prestato al Teramo di Bruno Tedino), annata chiusa dal Pordenone con retrocessione e ripescaggio, dal Venezia con la fine dell'era di Yuri Korablin e l'ennesima ripartenza dalla D con Joe Tacopina. Nella C 2016/17 i neroverdi batterono con l'ex Semenzato i lagunari di Pippo Inzaghi, sconfitta restituita al ritorno grazie allo spagnolo Geijo. Tanti ovviamente i doppi ex dell'ultimo decennio, dal presente Suciu al bomber Zubin e via via i vari Pederzoli, Peccarisi, Scantamburlo, Nichele, Mattielig, Magnaghi, il brasiliano Oliveira, Maracchi, Migliorini, Bertolucci e, scivolando negli anni '90, Pittana, Lizzani e De Agostini. Senza scordare allenatori come l'attuale timoniere Attilio Tesser, Tedino (entrambi nel vivaio arancioneroverde nell'epoca Zamparini) e D'Alessi.
AL PENZO Prosegue la prevendita per Venezia-Pordenone sul sito www.sport.ticketone.it, agli sportelli Venezia Unica e, a Mestre, al Venezia Fc Store (via Pascoli 11) e alla tabaccheria Atlantis (via Forte Marghera 137). I prezzi, scontati rispetto a quelli in vigore al botteghino del Penzo, sono i seguenti: tribuna centrale 60 euro (45 euro ridotto per donne, over 65, under 30, diversamente abili al 67%), tribuna laterale nord-sud 40 euro (35 euro ridotto, 15 euro Under 14), distinti Solesin 22 euro (16 ridotto, 10 euro Under 14), curva sud Groppello 16 euro (12 euro ridotto, 10 euro Under 14). (m.del.)

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