Venezia FC: Alla viglia di Venezia-Salernitana parlano mister Zenga e il presidente Tacopina

Vigilia di Venezia – Salernitana e parola a Walter Zenga, che domani tornerà in panchina dopo la squalifica subita a Cremona: “Non c’è stata nessuna svolta, come ho letto. Zenga non ha fatto niente fino a questo momento, lo hanno fatto i giocatori. Abbiamo ottenuto cinque punti, sicuramente i risultati aiutano a lavorare nel modo migliore, ma siamo ancora lontanissimi da essere usciti dal momento difficile. Ci vuole continuità e domani affrontiamo il peggior avversario possibile come la Salernitana. Come stiamo? Pinato ha recuperato ma non penso di convocarlo, Migliorelli è a posto. Geijo ha un problema e mi dispiace perché avrebbe giocato, lo dico tranquillamente. Giocherà Vrioni oppure Litteri, adesso valuterò. Zigoni? Sono contento che mi abbiate fatto questa domanda, in questo momento deve solo pensare a lavorare, è fuori non perché è scarso, ma perché in questo momento è più indietro degli altri. Citro? Può giocare mezzala sinistra, esterno sinistro, prima punta, è entrato bene a Cremona, mentre col Verona non era entrato bene nessuno dei sostituti. È più importante uno che entra dieci minuti, rispetto a uno che ne fa ottanta. La Salernitana? È una squadra a cui sono molto legato, è stata la mia squadra professionistica, non saremo mai nemici. È una squadra veramente forte, che merita il posto in classifica che occupa. Bocalon mi è sempre piaciuto, lo seguivo anche quando era all’Alessandria e non sono sorpreso che abbia fatto bene e che stia facendo bene. Bentivoglio? Ha sempre fatto la mezzala oltre al vertice basso. Andelkovic deve stare tranquillo, gli ho parlato e ci tornerà utile sicuramente. Ringrazio il giudice sportivo che mi ha permesso di guardare la partita dalla tribuna, è una mia vecchia idea che si veda meglio rispetto alla panchina. Mi ricordo quando ero negli Stati Uniti, gli allenatori di football americano usavano questa pratica con regolarità”

Una vittoria domani al Penzo contro la Salernitana (ore 15) per confermare che sì, il Venezia si è davvero lasciato alle spalle la crisi di inizio stagione. Alla vigilia del match con i campani Joe Tacopina non ha però bisogno di chiedere un regalo ai suoi arancioneroverdi, forte della convinzione che i 5 punti conquistati nelle prime tre gare con l’Uomo Ragno al timone siano solo il preludio alla risalita in classifica. «Il 12 ottobre quando ho scelto di cambiare ero sicuro di aver preso la decisione giusta, ora credo sia chiaro a tutti il perché» la sua conferma. Lunedì Taco ripartirà alla volta degli States dopo una delle sue permanenze più lunghe di sempre in laguna, una full immersion di quasi un mese iniziata mollando tutto dall’altra parte dell’Atlantico, pur di prendere in mano in prima persona un Venezia che aveva perso l’orientamento.
«Zenga è esattamente l’allenatore che stavo cercando, non solo ha preso la squadra di petto e l’ha risvegliata il plauso del presidente ma ha fatto anche molto di più. Che cosa? Ha cambiato mentalità al gruppo, aumentato il livello di responsabilità di ogni giocatore e modificato il modulo di gioco, tutto ciò per aiutare la squadra a ritrovare la piena fiducia nelle proprie capacità in campo». Quello di domenica, contro la Salernitana terza in graduatoria (un solo ko e sei risultati utili di fila), sarà un ulteriore esame tosto da superare. «Un avversario molto forte che viene da ottime partite, onestamente però in questo momento della stagione non guardo a chi tocca e nemmeno la classifica, è ancora troppo presto per farlo. Posso solo ribadire che questo Venezia non deve temere nessuno». Gli innesti estivi, Di Mariano su tutti, stanno incidendo in positivo sulla ripartenza. «Il traguardo che vogliamo raggiungere è sempre lo stesso, non è cambiato e non cambierà, l’obiettivo ultimo rimane raggiungere la Serie A e sono certo che a fine stagione saremo ancora lì a lottare per la promozione come abbiamo fatto lo scorso anno».

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