Venezia FC: Mercato #6

Si schernisce definendosi poco personaggio, Stefano Vecchi, e pare lì lì per scusarsi quando, sorridendo, ammette di non avere chissà quale carriera da raccontare rispetto al suo predecessore Pippo Inzaghi. Una premessa valida forse per il Vecchi-calciatore, non però per il Vecchi-allenatore che molto di buono l’ha già fatto con la Primavera dell’Inter. Altrimenti il Venezia del vulcanico Joe Tacopina non avrebbe mai puntato su di lui (contratto triennale con opzione per la quarta stagione) per restare nell’alta-Serie B con vista sulla A.
Cosa l’ha convinto? «L’entusiasmo del presidente Tacopina, il volersi assestare e costruire un Venezia sempre più importante. Qui respiro freschezza e serietà. Ero stanco di giocare davanti a 50 persone, magari a pochi metri dagli stadi veri. Mi mancano anche le pressioni avvertite quando ho traghettato l’Inter a San Siro in 4 gare di A vincendone tre». La prossima stagione (mentre si vocifera uno spostamento della B alla domenica)? «Ho parlato con Domizzi, non credo di averlo convinto io, nessuno vorrebbe perdere un professionista tanto importante in campo e fuori. Il 3-5-2 di Inzaghi ha dato frutti e da lì ripartiamo, provando ad aggiungere dinamismo e aggressività. Vorrei un Venezia propositivo, che domini la gara, nella metà del campo avversaria, senza perdere solidità». I playoff, punto di partenza o fardello? «Di sicuro né acquisiti né scontati, il Venezia non sarà più una sorpresa e bisognerà alimentare un nuovo entusiasmo. Se temo la cessione di Stulac e Pinato? No, perché succederà, l’importante sarà sostituirli al meglio. Vicario per il dopo Audero? Sì, ci stiamo pensando».

Fianco a fianco, in sede, a cercare di trovare i tasselli mancati al Venezia. Stefano Vecchi e Valentino Angeloni stanno aspettando la risposta definitiva di Maurizio Domizzi, ma hanno incontrato anche Massimo Lotti. «Siamo ottimisti sul fatto che Massimo rimanga con coi anche il prossimi anno» parole del diesse, che in questi giorni sta lavorando soprattutto sulla linea verde della squadra. «Domizzi? Questione di ore credo. Tra i giocatori sotto contratto, sedici sono over, quindi ci mancherebbero solo due posti da completare» ha aggiunto Angeloni «mentre giocatori nati dal 1995 in poi possiamo inserirne quanti vogliamo». Dovessero partire Stulac, Parma sempre in pole position, e Falzerano, si aprirebbero due “buchi” della lista. «Finora nessuno dei giocatori sotto contratto, nemmeno chi ha avuto meno spazio nella scorsa stagione, mi ha chiesto di andar via perché vuole giocare di più, ma siamo qua, pronti ad ascoltare tutti». Angeloni dovrà anche gestire il folto gruppo di giocatori rientrati per fine prestito, soprattutto dalla Serie C. «Credo sia ancora presto, chi ha qualche estimatore in più è Signori perché, al di là della retrocessione della Ternana, è reduce da un buon campionato a livello personale». Punte giovani da seguire, accanto a Vrioni e Rover, è spuntato anche il nome di Gabriele Moncini, classe 1996, quindi under, un passato nelle giovanili della Juventus, ma il futuro dell’attaccante del Cesena (8 reti in 26 presenze) è legato alle sorti del club romagnolo, alle prese con una pesante posizione di fronte al fisco che mette in dubbio la sua iscrizione al prossimo campionato di Serie B.

Rinnovo annuale per Alex Geijo, che ha siglato nei giorni scorsi un’intesa annuale, firmando un contratto a cifre dimezzate rispetto ai precedenti compensi. Una scelta che ha reso felice sia lo spagnolo che il Venezia, che ha apprezzato molto la sua abnegazione:” Felice di rimanere un altro anno da leone!” – ha cinguettato Geijo sulla sua pagina facebook postando una foto con il Ceo Andrea Rogg e i suoi agenti

Ufficiale. Maurizio Domizzi ha rinnovato il suo contratto col Venezia fino al 30 giugno 2019. Lo ha annunciato poco fa il club di Joe Tacopina con un lancio sulla propria pagina Facebook ufficiale.

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