Venezia FC: Mercato in piena evoluzione
Otto
acquisti e una decina (o quasi) di confermati per il nuovo
condottiero Pippo Inzaghi. Mercato in piena evoluzione e fermento per
un Venezia che, finora, ha ufficializzato i difensori Domizzi e
Baldanzeddu, dalla serie A di Udine e dalla B di Latina, nonché
l’attaccante Virdis dal Savona di Lega Pro. A giorni, dopo le
visite mediche saranno a tutti gli effetti arancioneroverdi anche il
portiere Facchin e il difensore Malomo dal Pavia, il regista
Pederzoli (Pordenone), il centrocampista Fabris e l’attaccante
Tortori dalla FeralpiSalò. Tutti elementi di categoria con i quali
Giorgio Perinetti ha già raggiunto l’intesa per un contratto
biennale (triennale per il sandonatese Facchin). «L’entusiasmo del
presidente Tacopina non è mai fine a se stesso, mi ha chiesto di
costruire una squadra competitiva e ci stiamo muovendo bene –
abbozza un bilancio il ds lagunare -. Cerchiamo i top della Lega Pro
e qualcuno dalla serie B che sia super motivato a sposare le nostre
ambizioni per fare la differenza». Una precisazione, quest’ultima,
che pare riferita in particolare al futuro «candidato bomber».
Nonostante l’incedibilità dichiarata dall’Ascoli il primo
obiettivo rimane Cacia, davanti a un Calaiò in uscita dallo Spezia e
pressato dalla Spal neopromossa in B; sul taccuino anche l’uruguaiano
Granoche in uscita da Modena dopo la retrocessione in Lega Pro,
Evacuo (Novara) sempre ad un passo dal Parma senza escludere del
tutto l’ex lagunare Antenucci, svincolato dopo la stagione al
Leeds. «Sicuramente cerchiamo un attaccante che possa garantirci
molti gol, fermo restando che abbiamo molta fiducia in Virdis e che
Tortori è un bel talento. Serafini? Ci ha dato molto in serie D, ora
però in Lega Pro riteniamo non abbia le caratteristiche per ciò che
stiamo costruendo, né che possa avere lo stesso impatto magari
entrando in corsa. A differenza, in questo aspetto, di un Carbonaro
che mister Inzaghi sta valutando ma che dovrà comunque capire che
per lui il contesto sarà un po’ diverso dallo scorso anno. Per
Serafini le porte saranno sempre aperte quando smetterà di giocare».
Fonte:
Gazzettino, edizione di Venezia
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