Una gioia da trasmettere
Kosen-rufu
non è un punto di arrivo, è un viaggio. È la strada che
percorriamo noi persone comuni quando desideriamo raccontare a chi
abbiamo di fronte la grandezza della Legge mistica. Da dove nasce
questo desiderio? Nel Buddismo esiste il principio di “rispondere
con gioia” e si riferisce alla gioia vibrante che emerge dentro di
noi quando recitiamo Nam-myoho-renge-kyo con un cuore sincero. Questa
azione ci permette di costruire uno stato vitale incrollabile capace
di spingerci ad affrontare e superare qualsiasi difficoltà o
sofferenza. Ed è allora che veniamo sommersi dalla gratitudine e
dalla felicità di aver incontrato la Legge mistica. «Quando
rispondiamo con gioia, non possiamo fare a meno di provare il
desiderio di condividere la Legge mistica con gli altri, perciò
inizia spontaneamente l’azione di propagare questo insegnamento.
Questa azione, a sua volta, porta a ricevere benefici ancora più
grandi. Propagare l’insegnamento è un gesto naturale che
scaturisce dalla gioia della fede» (D. Ikeda, NRU, 30, 479). La
pratica per gli altri è un aspetto decisivo nel Buddismo, perché il
desiderio di vincere non è rivolto solo a noi stessi ma è dedicato
anche alle altre persone e questa apertura fa fiorire la vita, ci
permette di vincere allontanando la lente di ingrandimento dal nostro
piccolo io. Ma come si “attiva” questa gioia? Come riusciamo ad
aprire il nostro cuore quando è stritolato dalla sofferenza o quando
davanti ai nostri occhi la nebbia delle illusioni non ci permette di
percepire altri che noi stessi? Con l’onestà, con il coraggio di
non giudicarci, e iniziando a recitare Daimoku così come siamo e
così come stiamo. A quella sincerità, inevitabilmente, Daimoku dopo
Daimoku si unirà la speranza che alimenterà la fiducia di vincere.
Quello stato vitale non lo possiamo contenere, vive e pulsa in ogni
dettaglio della nostra quotidianità. Allora si esce dal tunnel
dell’egoismo, perché si attribuisce un valore alla propria
sofferenza; quella lotta non è fine a se stessa, ci serve per
vincere insieme alle persone intorno a noi, per dimostrare che si può
gioire anche nelle difficoltà e superarle assolutamente. E quando lo
sperimentiamo la gioia è travolgente. Vivendo in questo modo ogni
istante è decisivo, perché con una parola possiamo realmente
accendere una scintilla nel cuore di un amico, di una conoscente o un
familiare, creando una catena dorata di persone luminose e colme di
speranza. La diffusione di questa gioia è kosen-rufu. Provare gioia
non significa quindi assenza di problemi, ma la consapevolezza che, a
prescindere dalla circostanza che la nostra vita sta manifestando in
quel momento, sarà proprio quella sfida la causa per la nostra
realizzazione. Si tratta sempre di una lotta nel nostro cuore tra
bene e male, tra la natura di Budda e l’oscurità fondamentale che
offusca la fiducia nella vita. Con questa intenzione, il cambiamento
che avviene nel cuore di un essere umano, l’origine della sua
rivoluzione umana, porterà inevitabilmente anche a una rivoluzione
globale del suo ambiente, espandendo in modo esponenziale questa
gioia nella società. La missione di propagare l’insegnamento
corretto ha estremo valore e significato. È l’impegno quotidiano e
capillare di fare della dignità della vita il cardine su cui si basa
la società. In questo modo diventiamo costruttori e costruttrici di
pace partendo da dove ci troviamo e così come siamo, creando un
ambiente armonioso al lavoro, a scuola, in famiglia, tra gli amici…
Scopriamo così la nostra missione, collaborando insieme per il bene
del futuro.
BS
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