Sfide impossibili

«Alzati, e combatti con spirito risoluto [...]. Combatti con tutta la [tua] forza». Sono parole di un personaggio di un romanzo di Romain Rolland (1866-1944), noto scrittore francese. La vita è una battaglia, e la vittoria finale si decide solo nell'ultimo capitolo. Ecco perché è importante non diventare arroganti quando si vince ma neanche demoralizzarsi quando si viene sconfitti. Coloro che continuano a insistere nel perseguire un nobile scopo con instancabile pazienza e perseveranza alla fine vincono. Non dimenticherò mai queste parole del mio maestro: 
«Vincere è divertente e gioioso, sono meravigliosi i sorrisi dei vincitori; perdere invece è deprimente e doloroso. Ecco perché nella vita è così importante la vittoria. Il vero scopo della nostra fede e del Buddismo che pratichiamo è quello di vincere».
«Che io possa lottare insieme al mio maestro per il bene di kosen-rufu! Che io possa fargli dono di grandi vittorie!». Questa è stata la preghiera con cui mi sono fatto strada nella vita, e grazie a questo spirito ho vinto. Oggi continuo a pregare con tutto il cuore affinché i miei preziosi compagni di fede in tutto il mondo godano di buona salute e longevità e conducano splendide esistenze vittoriose, percorrendo anche loro il sentiero di maestro e discepolo. Sotto la guida del mio maestro, il secondo presidente della Soka Gakkai Josei Toda, scolpii nella mia giovane esistenza l'importanza di utilizzare la strategia del Sutra del Loto. È con questa strategia imbattibile che ho affrontato ciascuna delle difficili sfide che ho incontrato nel corso della vita. Per esempio, quando nel 1956 lanciammo la campagna di Osaka nel Kansai, nessuno pensava che fosse possibile vincere. Ma io ero assolutamente sicuro che ci saremmo riusciti, perché Toda mi aveva affidato quella missione.     Spiegavo ai miei compagni di fede del Kansai che la chiave per la vittoria era prima di tutto recitare sinceramente Daimoku al Gohonzon, seguita da un'eccellente pianificazione e da un'azione efficace. Citando il brano: «Usa la strategia del Sutra del Loto prima di ogni altra» (RSND, 1, 889), dicevo: «Ciò significa semplicemente fare progetti e azioni basati sulla fede, sulla nostra pratica buddista. Non esistono piani o azioni superiori. Quindi è inutile affliggersi o preoccuparsi». Guidai da solo la campagna nel Kansai, mentre Toda era rimasto a Tokyo. Alla ricerca di un'ispirazione che potesse alimentare il nostro movimento nelle difficili circostanze che stavamo affrontando, decisi di tenere delle lezioni di Gosho ogni mattina nella vecchia sede centrale, insieme ai più alti responsabili del Kansai. Queste riunioni di studio erano fonte di fresca energia che rinvigoriva l'organizzazione locale, tanto che potenti ondate di gioia iniziarono a diffondersi in tutto il Kansai, portandoci alla fine alla straordinaria vittoria che sbalordì l'intero Giappone.
NR 438


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