Tratto da Educazione Siberiana
L’inverno
sembrava non avere una fine, e il branco moriva di fame. Il
capobranco, il più vecchio di tutti, procedeva in testa e
rassicurava i giovani, dicendogli che presto sarebbe arrivata la
primavera. Ma, a un certo punto, un giovane lupo decise di fermarsi.
Disse che ne aveva abbastanza del freddo e della fame e che sarebbe
andato a stare con gli uomini. Perché la cosa importante era di
restare vivo.
Così,
il giovane, si fece catturare e col passare del tempo, dimenticò di
essere mai stato un lupo. Un giorno, di molti anni dopo, mentre
accompagnava il suo padrone a caccia, lui corse servile a raccogliere
la preda. Ma, si rese conto che la preda era il vecchio capobranco.
Divenne muto per la vergogna, ma il vecchio lupo parlò e gli disse
così: “io muoio felice perché ho vissuto la mia vita da lupo, tu
invece, non appartieni più al mondo dei lupi e non appartieni al
mondo degli uomini”.
La
fame viene e scompare, ma la dignità, una volta persa, non torna mai
più.
Nicolai
Lilin

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