La recitazione del Daimoku al posto della lamentela.
"Madri,
madri intelligenti, recitate Daimoku invece di lamentarvi.
Guadate
avanti piuttosto che intorno a voi".
Quando
una persona si lamenta dicendo: "Come mai mi sto sforzando così
tanto, ma non ho ancora realizzato il mio desiderio?",
non
riuscirà a risolvere la situazione ma, al contrario, la complicherà
e la peggiorerà ulteriormente, provocherà dubbi ai più giovani
nella fede e creerà imbarazzo a chi invece si sta sforzando di
incoraggiarli.
Quando,
invece, una persona decide di risolvere a tutti i costi un problema,
sia personale che dell'organizzazione buddista, attraverso la fede, e
si mette davanti al Gohonzon, allora la sua preghiera aprirà la
strada per risolverlo.
Questo
significa sostituire la recitazione del Daimoku alla lamentela. Il
punto fondamentale per non annullare i benefici e la fortuna che
deriva dalla fede è quello di "non lamentarsi", di non
"autocommiserarsi" e di "non criticare"
distruttivamente e, inoltre "non provocare odio e gelosia nei
confronti dei compagni di fede".
Infatti
anche se versiamo continuamente l'acqua del rubinetto in un secchio,
se il secchio è forato perderà tutta l'acqua e rimarrà vuoto.
Così, per quanto ci impegniamo nella nostra pratica personale e
nelle attività per kosen-rufu, se nell'ichinen della nostra fede
abbiamo il "buco" della lamentela, dell'autocommiserazione,
della critica, dell'odio e della gelosia, perderemo tutti benefici e
cancelleremo la nostra fortuna.
Nichiren
Daishonin dette questo consiglio a Shijo Kingo: "Le virtù
invisibili portano retribuzioni visibili. I tuoi colleghi hanno
parlato male di te a Ema ed egli ha creduto a essi, ma con la tua
lealtà e con il sincero e forte desiderio di salvare il tuo signore
per la prossima vita, hai continuato a sviluppare la tua fede e così
hai ottenuto questo beneficio.
"E
questo non è che l'inizio: sii sicuro che la tua grande ricompensa
deve ancora venire. "Inoltre devi mantenere buoni rapporti con
gli altri credenti, senza vedere, sentire o rilevare ciò che
potrebbe dispiacerti. Rimani calmo e continua a pregare. Quanto ti ho
esposto non è soltanto un'opinione mia. E' il cuore dei tremila
volumi delle scritture non buddiste e dei cinquemila volumi delle
scritture buddiste" (SND, vol. VI, 177).
Nichiren
Daishonin dice che, in alcuni casi, è necessario e saggio mantenere
calmi sia la nostra mente che il nostro cuore, e continuare a
pregare, non dimenticando la finalità della nostra pratica, ovvero
la felicità propria e di tutte le persone.
Cioè
bisogna, nonostante le critiche, i dispiaceri e le calunnie, andare
avanti lo stesso,, mettendo sempre in primo piano questo obiettivo.
Se non facciamo così, i dispiaceri avranno sopravvento su di noi, e
i demoni utilizzeranno questa condizione vitale per entrare nella
nostra vita.
Si
può parlare di fede quando decidiamo di non lamentarci, di non
autocommiserarci, di non criticare ma dare buoni consigli, di non
provare odio o gelosia e soprattutto di non mancare di rispetto verso
i credenti.
Nuovo
Rinascimento n.320

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