La gioia delle gioie

La forza di Nam-myoho-renge-kyo ha il potere di trasformare la nostra vita. Si tratta di una trasformazione interiore che ci porta a vivere con saggezza e buon senso e a migliorare ogni aspetto della nostra esistenza. Un cambiamento profondo all'interno di noi stessi che si rifletterà nell'ambiente, intorno a noi, diventando una fonte di energia per tutti. Così scrive il presidente Ikeda a proposito dell'importanza del Daimoku: «Il Daimoku che recitiamo è la sorgente della felicità e la forza motrice per la vittoria. La recitazione del Daimoku è la pratica della rivoluzione umana che illumina la nostra vita e quella degli altri con la grande luce della Legge mistica e permette di tirar fuori e far risplendere la forza vitale del Budda inerente alla vita di tutte le persone» (Daibyakurenge, maggio 2009). Nichiren Daishonin ci ha dimostrato con il suo esempio che recitare Nam-myoho-renge-kyo è "la gioia delle gioie". Una gioia profonda che scaturisce dalla nostra vita come il sole che sorge al mattino, e ci permette di scoprire la natura di Budda in noi stessi e negli altri. Di recente il presidente Ikeda ha spiegato che nella vita possiamo intraprendere due strade: 
1) la strada della sconfitta, in cui si tende a guardare sempre fuori di noi e a dare la colpa di tutto ciò che accade alla società, all'ambiente, agli altri; 
2) la strada della vittoria, in cui ciascuno è protagonista della propria vita e in cui non siamo mai sconfitti, qualunque cosa accada. Recitando Daimoku possiamo percorrere la strada della vittoria, rinnovando ogni giorno la nostra determinazione di vincere su qualsiasi difficoltà. 
Il presidente Toda incoraggiava sempre i membri della Divisione donne a recitare tanto Daimoku per accumulare buona fortuna e diventare felici, lottando contro la propria oscurità fondamentale. In questo modo dalla nostra vita emerge una gioia profonda e possiamo comprendere quale è la nostra missione e il significato della nostra esistenza. Il Daimoku è il punto di partenza, che ci permette di vivere bene e in armonia con gli altri. Quanto siamo fortunati ad aver incontrato il Gohonzon, lo "specchio" che ci permette di vedere le nostre tendenze, il nostro karma, la nostra natura più profonda. Per questo Nichiren Daishonin scrive: 
«Risveglia in te una profonda fede e lucida con cura il tuo specchio notte e giorno. Come dovresti lucidarlo? Solo recitando Nam-myoho-renge-kyo» (Il conseguimento della Buddità in questa esistenza, RSND, 1, 4). 
La nostra fede si manifesta nel modo in cui viviamo ogni giorno. Diciamo spesso che "la fede è uguale alla vita quotidiana": ciò significa partire sempre da noi stessi, scavare dentro di noi e manifestare nelle azioni la profondità della nostra fede. Non è sempre facile, ma la pratica buddista ha proprio la funzione di trasformare radicalmente la nostra vita e quella degli altri e far sì che tutti possano diventare felici. Il nostro essere buddisti si manifesta dove viviamo, dove lavoriamo, dove ci impegniamo ogni giorno, curando ogni aspetto della vita, senza dimenticare di far conoscere l'insegnamento del Daishonin alle persone intorno a noi. Questo è il significato di recitare Daimoku vigorosamente e portare avanti con coraggio le attività per kosen-rufu, con lo stesso spirito del maestro.
NR 424


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