Cinque sono le cose
Cinque
sono le cose che un uomo rimpiange ... E non sono mai quelle che
consideriamo importanti durante la vita:
1)
La prima sarà non aver vissuto secondo le nostre inclinazioni ma
prigionieri delle aspettative degli altri. Cadrà la maschera di
pelle con la quale ci siamo resi amabili, o abbiamo creduto di farlo.
Ed era la maschera creata dalla moda, dalle false attese nostre, per
curare magari il risentimento di ferite mai affrontate. La maschera
di chi si accontenta di essere amabile. Non amato.
2)
Il secondo rimpianto sarà aver lavorato troppo duramente,
lasciandoci prendere dalla competizione, dai risultati, dalla
rincorsa di qualcosa che non è mai arrivato perché non esisteva se
non nella nostra testa, trascurando legami e relazioni. Vorremmo
chiedere scusa a tutti, ma non c'è più tempo.
3)
Per terzo rimpiangeremo di non aver trovato il coraggio di dire la
verità. Rimpiangeremo di non aver detto abbastanza "ti amo"
a chi avevamo accanto, "sono fiero di te" ai figli, "scusa"
quando avevamo torto, o anche quando avevamo ragione. Abbiamo
preferito alla verità rancori incancreniti e lunghissimi silenzi.
4)
Poi rimpiangeremo di non aver trascorso tempo con chi amavamo. Non
abbiamo badato a chi avevamo sempre lì, proprio perché era sempre
lì. Eppure il dolore a volte ce lo aveva ricordato che nulla resta
per sempre, ma noi lo avevamo sottovalutato come se fossimo
immortali, rimandando a oltranza, dando la precedenza a ciò che era
urgente anziché a ciò che era importante. E come abbiamo fatto a
sopportare quella solitudine in vita? L'abbiamo tollerata perché era
centellinata, come un veleno che abitua a sopportare dosi letali. E
abbiamo soffocato il dolore con piccolissimi e dolcissimi surrogati,
incapaci di fare anche solo una telefonata e chiedere come stai.
5)
Per ultimo rimpiangeremo di non essere stati più felici. Eppure
sarebbe bastato far fiorire ciò che avevamo dentro e attorno, ma ci
siamo lasciati schiacciare dall'abitudine, dall'accidia,
dall'egoismo, invece di amare come i poeti, invece di conoscere come
gli scienziati. Invece di scoprire nel mondo quello che il bambino
vede nelle mappe della sua infanzia: tesori. Quello che l'adolescente
scorge nell'addensarsi del suo corpo: promesse. Quello che il giovane
spera nell'affermarsi della sua vita: amori.
Alessandro
D'Avenia
Commenti
Posta un commento