47a Divisione di fanteria “Chasseurs des Alpes”

30 dicembre 1917 – Durante la notte dal 29 al 30 e la mattinata del 30 tutto è tranquillo.
Alle ore 11 tutta l’artiglieria francese entra in azione secondo il piano prefissato: L’artiglieria da trincea e l’artiglieria pesante proseguono i tiri di distruzione; l’artiglieria da campagna esegue rapide e nutrite concentrazioni di tiro sulle trincee e sui camminamenti. L’azione dell’artiglieria raggiunge il suo massimo sforzo verso le ore 13 e 30, decrescendo poi fino alle ore 15.
Il nemico sembra regolare la propria reazione sull’azione della nostra artiglieria, agendo su tutto il fronte e più in particolare sulla zona di quota 877 che viene sottoposta a un violento tiro di contro-preparazione.
Dalle ore 15 alle ore 16, la nostra artiglieria tira poco sulle prime linee, mantenendo tuttavia i suoi tiri di interdizione e di controbatteria.
Alle ore 16, tutto il dispositivo d’artiglieria destinato ad accompagnare e coprire l’attacco si placa bruscamente e alle ore 16 e 5 parte l’attacco dei battaglioni, preceduto da un tiro battente di sbarramento perfettamente diretto.
A ovest, il 70° battaglione, benché sottoposto a nutrito tiro di contropreparazione e a un violento sbarramento, attacca brillantemente e conquista il monte Tomba.
Al centro, il 115° avanza sulle pendici molto ripide e raggiunge le trincee di cresta.
A est, il 51° rileva casa Naranzine e raggiunge rapidamente il suo obiettivo.
Alle ore 16 e 20 tutti gli obiettivi sono raggiunti e un aereo, con messaggio zavorrato, fa conoscere che la situazione della linea raggiunta è conforme alle previsioni del piano d’attacco.
Immediatamente inizia l’organizzazione del terreno conquistato con il concorso delle compagnie del genio, messe a disposizione delle truppe d’attacco.
La reazione nemica è stata relativamente debole, senza alcun contrattacco della fanteria. Il tiro di sbarramento, salvo che sul fronte del 70° battaglione, è iniziato troppo tardi. Nella serata, il tiro nemico è poco nutrito e batte in particolare i valloni che scendono verso sud dalla cresta Tomba-Monfenera.
Perdite nelle due giornate del 30 e 31 dicembre.
Battaglioni d’assalto:
- 70° : 13 morti, 36 feriti (di cui 10 ufficiali);
- 115° : 17 morti, 64 feriti;
- 51° : 15 morti, 30 feriti (di cui 6 ufficiali).
Distaccamento di copertura (battaglioni 11° e 12°): 1 morto, 3 feriti (di cui un ufficiale).
Battaglioni di riserva:
- 12° : 3 morti, 18 feriti (di cui un ufficiale);
- 11° : 12 feriti;
- 30° : 3 morti, 19 feriti.
Artiglieria divisionale: 2 morti, 3 feriti.
Genio: 1 morto, 3 feriti.
Totale: 55 morti, 208 feriti.
Prigionieri catturati: 47 ufficiali e 1517 uomini di truppa.
Materiale catturato.
- 3 cannoni di provenienza italiana;
- 2 cannoni da 77 da trincea;
- 1 cannone da 74;
- 2 cannoni da 37;
- 6 mortai da trincea con munizioni;
- 53 mitragliatrici.
Fonte: Service Historique de la Défense (Vincennes), faldone 356, volume 3

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