47a Divisione di fanteria “Chasseurs des Alpes”
Alle
ore 11 tutta l’artiglieria francese entra in azione secondo il
piano prefissato: L’artiglieria da trincea e l’artiglieria
pesante proseguono i tiri di distruzione; l’artiglieria da campagna
esegue rapide e nutrite concentrazioni di tiro sulle trincee e sui
camminamenti. L’azione dell’artiglieria raggiunge il suo massimo
sforzo verso le ore 13 e 30, decrescendo poi fino alle ore 15.
Il
nemico sembra regolare la propria reazione sull’azione della nostra
artiglieria, agendo su tutto il fronte e più in particolare sulla
zona di quota 877 che viene sottoposta a un violento tiro di
contro-preparazione.
Dalle
ore 15 alle ore 16, la nostra artiglieria tira poco sulle prime
linee, mantenendo tuttavia i suoi tiri di interdizione e di
controbatteria.
Alle
ore 16, tutto il dispositivo d’artiglieria destinato ad
accompagnare e coprire l’attacco si placa bruscamente e alle ore 16
e 5 parte l’attacco dei battaglioni, preceduto da un tiro battente
di sbarramento perfettamente diretto.
A
ovest, il 70° battaglione, benché sottoposto a nutrito tiro di
contropreparazione e a un violento sbarramento, attacca
brillantemente e conquista il monte Tomba.
Al
centro, il 115° avanza sulle pendici molto ripide e raggiunge le
trincee di cresta.
A
est, il 51° rileva casa Naranzine e raggiunge rapidamente il suo
obiettivo.
Alle
ore 16 e 20 tutti gli obiettivi sono raggiunti e un aereo, con
messaggio zavorrato, fa conoscere che la situazione della linea
raggiunta è conforme alle previsioni del piano d’attacco.
Immediatamente
inizia l’organizzazione del terreno conquistato con il concorso
delle compagnie del genio, messe a disposizione delle truppe
d’attacco.
La
reazione nemica è stata relativamente debole, senza alcun
contrattacco della fanteria. Il tiro di sbarramento, salvo che sul
fronte del 70° battaglione, è iniziato troppo tardi. Nella serata,
il tiro nemico è poco nutrito e batte in particolare i valloni che
scendono verso sud dalla cresta Tomba-Monfenera.
Perdite
nelle due giornate del 30 e 31 dicembre.
Battaglioni
d’assalto:
-
70° : 13 morti, 36 feriti (di cui 10 ufficiali);
-
115° : 17 morti, 64 feriti;
-
51° : 15 morti, 30 feriti (di cui 6 ufficiali).
Distaccamento
di copertura (battaglioni 11° e 12°): 1 morto, 3 feriti (di cui un
ufficiale).
Battaglioni
di riserva:
-
12° : 3 morti, 18 feriti (di cui un ufficiale);
-
11° : 12 feriti;
-
30° : 3 morti, 19 feriti.
Artiglieria
divisionale: 2 morti, 3 feriti.
Genio:
1 morto, 3 feriti.
Totale:
55 morti, 208 feriti.
Prigionieri
catturati: 47 ufficiali e 1517 uomini di truppa.
Materiale
catturato.
-
3 cannoni di provenienza italiana;
-
2 cannoni da 77 da trincea;
-
1 cannone da 74;
-
2 cannoni da 37;
-
6 mortai da trincea con munizioni;
-
53 mitragliatrici.
Fonte:
Service Historique de la Défense (Vincennes), faldone 356, volume 3
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