Vivere senza rancore

Serbare rancore è l’opposto della trasformazione, della rivoluzione e del superamento, ci impedisce di provare gioia e alimenta le divisioni e l’infelicità. Ma, diciamocelo, provare rancore sembra legittimo! Non pensate che persone come Nelson Mandela o Ronnie Smith avessero il diritto di nutrire il più grande rancore del mondo? Sì, ma sapevano anche che li avrebbe avvelenati. Il segreto per liberarci dai rancori è essere attivi, decidere di agire per primi pensando: «È una cosa ingiusta, disgustosa e proprio per questo la userò per la mia rivoluzione umana, per pulire me stesso e acquisire dominio di me. Non permetterò che questa cosa mi usi». Una volta ricevemmo la più sintetica spiegazione che abbia mai sentito sulla rivoluzione umana: «Ciò che provate o che vi sta succedendo in questo preciso momento, è il vostro
vero allenamento buddista. Usatelo per il vostro futuro». La persona che teneva la lezione ci esortò ad affrontare le nostre circostanze senza giudicare o valutare gli altri: «Determinate di usarle per sviluppare voi stessi», disse. «Proprio perché questa cosa vi fa soffrire, dovete affrontarla. Se non considerate come vostra missione migliorare la situazione, non coglierete mai quell’elemento che è esattamente ciò che vi occorre per la vostra crescita personale». E ci esortò a non permettere che i problemi catturassero il meglio di noi. «Risolvere i problemi – proseguì – è un processo infinito. Non fatevi trascinare, preda delle illusioni, in un labirinto. Usatelo invece per catapultarvi nel cambiamento. Ringiovanitevi attraverso la preghiera che vi darà la convizione e il coraggio per risolvere il problema. Se lottate davvero, pensando che questo è il vostro problema e non di qualcun altro, la fede vi mostrerà la strada. Non illudetevi pensando che se solo “la tal persona” cambiasse o scomparisse, ciò porrebbe fine alla vostra sofferenza. Se anche questo avvenisse, sarebbe solo una parte della soluzione, non tutta la soluzione. Se considerate il problema come un vostro problema, creerete la vostra soluzione, qualcosa che nessuno potrà mai portarvi via, la vostra rivoluzione umana. Se riuscite a sentire che risolvere è compito vostro, sospendete le critiche e pregate davvero profondamente, non avrete mai più bisogno di sentirvi apatici o senza speranza. Ogni volta che sfondate un muro, aumenta la vostra forza». Come Bodhisattva della Terra possiamo identificare il nostro karma, per quanto “pesante” o problematico ci appaia, con la nostra missione. Con questi strumenti possiamo scoprire tesori interiori e vera libertà spirituale.
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