Non posso rimandare sempre la vita

E un'altra cosa l'ho capita: non posso rimandare sempre la vita.
Ho capito che io ho bisogno di ritagliarmi ogni giorno dei respiri di bellezza. Che non voglio dare al domani il mio sorriso, relegarlo sempre a un tempo definito.
Ho capito che le mie labbra non sono fatte per attendere il giusto momento: il fine settimana, le ferie dal lavoro, le feste comandate, le vacanze prestabilite. Che la mia anima ha bisogno di ossigeno quotidiano, acqua, di linfa, e che tutto questo nutrimento non mi viene a trovare, devo andare a cercarmelo.
Ho capito che non posso farne sempre una questione di tempo e di stanchezza. Anche perché spesso non sono davvero stanco, ma solo pigro, o triste. Ed entrambe posso curarmele con una dose di esistenza, di persone, e di ottime motivazioni. 
E, per quanto riguarda il tempo, invece, sono convinto che quello che abbiamo in questa vita non sia affatto poco, è solo che ne sprechiamo tanto, in luoghi e con gente che in fondo non ci appartengono.
Ho capito che negli anni ho rivoluzionato il mio concetto di viaggio, e ho fatto bene. Perché non sempre ho disponibilità di giorni e danaro per visitare l'altra parte del mondo. Ma a volte basta posare due passi delicati in un paese vicino, quello silenzioso, deserto, dove regna la magia e l'abbandono. Basta perdersi in quei vicoli colmi di fiori sui balconi o negli occhi di un anziano che raccontano la storia, per sentirsi un po' più ricchi, per sentirmi parte di qualcosa.
Infine, ho capito che mi piace il nuovo, la novità, la scoperta, essere libero. E che non posso farmene una colpa se non riesco a rimanere per troppo tempo nello stesso posto. Sono fatto così, mi vado bene. 
Io non sono capace di stare dove non posso esplorare, avere i miei spazi, conoscere, scoprire, prendere, partire. Io amo andare, ecco, e questo è l'unico modo che ho trovato finora per aver voglia di tornare.
Gianmarco Manzo

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