227°Fanteria in prima linea nella zona del Monte Cucco di Mandrielle, Altopiano di Asiago, settore del Monte Ortigara.

"24 giugno
Arriviamo alle 5 del mattino intirizziti dal freddo snervati con un sonno maledetto.
Tutto il giorno digiuno per non aver trovato nulla da mangiare - tutti gli altri mangiano gallette e scatolette di carne. - Prendo posizione e do disposizioni tali da garantirmi da qualche sorpresa nemica e da insidie, avendo truppe avversarie a brevissima distanza.
Sulla mia destra ho il 225° e 226°, sulla mia sinistra ed un po' più avanti il 228° Regg.to.
Stamane dovevamo fare una risoluta avanzata offensiva - tutta la Divisione - verso Ovest, ma tale azione si è dovuta rimandare per fare riposare le truppe che erano stanche.
Non ho molta fiducia sui miei Ufficiali che non trovo animati di slancio, abnegazione e pronti anche al sacrificio. Sono poco affiatati con la truppa.
Tutto ciò mi tiene alquanto nervoso: rimpiango il mio bel 2°Battaglione del 6°Fanteria in Libia ed il mio bellissimo 2°Battaglione del 132°Fanteria sull'Isonzo.
Con tali Battaglioni sarei stato sicuro di avere una vittoria in ogni azione.
Il nemico occupa le posizioni di Strada dell'Orso - Monte Cucco di Mandrielle - Roccolo - Belvedere - Prà delle Poppe. Il nostro attacco deve dirigersi su tali posizioni. E' necessario mi moltiplichi in sorveglianza, attività ed energia, che non mi manca poiché tale azione pel Reggimento di nuova formazione, con tutti elementi di truppa e molti Ufficiali che non hanno ancora preso parte al fuoco e ad alcun combattimento, rappresenta il battesimo del fuoco e per cui mi è necessario vincere la loro incertezza, la loro titubanza e direi quasi la loro paura.
Bruno Palamenghi, militare, 132° reggimento fanteria, brigata Lazio, poi 227° fanteria, brigata Rovigo, tenente colonnello, poi colonnello

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