Venezia FC: Venezia, segnale al campionato
\Brutti, sporchi e cattivi. Potrebbe essere questo, con riferimento cinematografico, il titolo del sabato pomeriggio che ha riconsegnato al campionato un Venezia protagonista, dopo una frenata che non ha prodotto fortunatamente conseguenze.
E così a Modena, nonostante la squadra non abbia offerto il meglio di sé quanto a fluidità della manovra, le giocate dei singoli hanno fatto la differenza. Basti pensare al gioiello di Gytkjaer, allo spettacolare tiro di Bjarkason che ha regalato il gol della sicurezza, alla solidità di Altare che si è confermato un eccellente saltatore oltre che un’arma importante sulle palle inattive. Certo, restano alcuni aspetti migliorabili soprattutto sugli esterni, visto che né Johnsen, né Pierini quando è entrato, hanno offerto prestazioni indimenticabili. Mentre il centrocampo, dopo aver sofferto parecchio nel primo tempo, è uscito dal guscio nella ripresa anche grazie ai cambi di Vanoli. Insomma, questo Venezia che si dimostra cinico nel battere un avversario sin qui praticamente senza macchia, lascia ben sperare eccome in prospettiva futura. Nonostante nessuno lo dica apertamente, l’obiettivo minimo sono i playoff, ma la squadra proverà a lottare per il traguardo massimo con la promozione diretta in A. Ecco perché sarà decisiva anche la panchina lunga, e quest’anno il diesse Filippo Antonelli è riuscito a mettere a disposizione dell’allenatore munizioni supplementari, che possono spostare gli equilibri anche a partita in corso.
E se Gytkajer ha esplicitato senza mezzi che termini il suo pensiero («se non gioco, come tutti, sono arrabbiato. Ma non c’è rivalità con Pohjanpalo e, anzi, lavoriamo per coesistere sul campo uno accanto all’altro»), tutti gli occhi sono puntati sui tre giocatori da recuperare, che non sono esattamente secondari. Olivieri può rappresentare un cambio importante nei tre davanti, Jajalo se starà bene riprenderà in mano le chiavi del centrocampo non appena sarà pienamente a disposizione e Svoboda ha tutta l’intenzione di far sudare il posto a Idzes, visto che Altare è intoccabile nello scacchiere difensivo arancioneroverde. Sabato prossimo, poi, la partitissima del Penzo col Parma, sarà un banco di prova molto significativo. Un risultato pieno metterebbe le ali alla squadra, ma anche un pari regalerebbe consapevolezza e ulteriore autostima. Se poi a gennaio il Venezia dovesse essere in corsa piena per la A, ecco che la società potrebbe tornare sul mercato per alzare ancora il livello di una squadra che, già così, fa sognare.

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