Venezia FC: Talvolta non ci sono santi quando "Te gira i cogioni"


Sono state rarissime le invasioni di campo nella storia del calcio a Venezia. Memorabile è stata quella del 22 dicembre 1946, arbitro Lorenzo Limido di Milano, in occasione di un Venezia-Sampdoria interrotto al 63’ sul punteggio di 0-1. Così scrisse Pietro Bortoluzzi nel libro del centenario “Un secolo di Calcio Venezia”: “A far impazzire il pubblico neroverde era stato l’arbitraggio disastroso del fischietto milanese Limido, che i calciatori neroverdi, Pernigo e Dante su tutti, salveranno dal linciaggio: un episodio deprecabile che costerà la sconfitta a tavolino in applicazione del famigerato art. 50 e la squalifica del campo per due sole giornate”. Si racconta che tra i tifosi inferociti ce ne fosse uno “armato addirittura di una bottiglia di sifone rotta a metà”.
Nella fotografia (archivio Borlui), anche l’attaccante Valeriano Ottino cerca di calmare gli animi dei più esagitati. Il Venezia era sceso in campo con questa formazione: Griffanti, Bellesini, Di Gennaro, Sgobbi, Puppo, Trentin, Ottino, Novello, Pernigo, Dante, Zambelli.

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