Venezia FC:Il Gazzettino. Niederauer "Fondamentale rimanere in B"

Il calcio professionistico non vuole rassegnarsi a cedere il passo al coronavirus, quindi volente o nolente il Venezia è ben lungi dal potersi considerare saldamente in Serie B. Dal momento dell'interruzione del campionato cadetto il 7 marzo scorso dopo l'1-3 casalingo col Crotone il team arancioneroverde occupa il poco rassicurante quint'ultimo posto sinonimo di playout, mentre la Federcalcio con in testa il presidente Gabriele Gravina continua a dichiarare di voler fare di tutto per salvare la stagione 2019/20.
La Figc auspica un ritorno in campo a maggio per completare le restanti 12 giornate di Serie A e 10 di Serie B entro il 30 luglio, poiché la nuova annata 2020/21 non potrà che ripartire a metà agosto dato che nel giugno 2021 ci sarà l'Europeo appena posticipato di 12 mesi. Nell'ultima riunione del 26 marzo il presidente Gravina ha ribadito la necessità di confrontarsi nel breve periodo all'interno della stessa Figc per dare risposte immediate sui seguenti argomenti: prolungamento della fine di questa stagione a dopo il 30 giugno; rinvio del pagamento degli emolumenti fiscali, contributivi e assicurativi; riallineamento degli adempimenti Covisoc e per le Licenze Nazionali 2020/21 (fideiussioni e modalità ripianamento carenze patrimoniali), nonché rinegoziazione a termine dei contratti sportivi e amministrativi (in scadenza il 30 giugno, ndr).
Per il Venezia una situazione d'incertezza totale, nel presente con il tecnico Alessio Dionisi e i suoi giocatori chiusi nelle proprie case ovviamente senza allenamenti da 18 giorni, nonché a livello societario sebbene nei giorni scorsi il presidente Duncan Niederauer abbia fatto sentire dagli States la sua voce parlando del futuro e dei molti punti tuttora interrogativi del club di viale Ancona.
INCERTEZZA
«In questo momento è difficile dire cosa accadrà il 1. luglio, però stiamo portando avanti sia il progetto-squadra sia quello nuovo stadio essendo interconnessi. È chiaro che la permanenza in Serie B diventa essenziale (altrimenti? ndr) la sua precisazione. Abbiamo stabilizzato l'aspetto finanziario per questa stagione e stiamo lavorando attivamente al piano aziendale per la prossima. Per lo stadio sarebbe importante collaborare con un gruppo italiano, noi investitori americani siamo pronti a rimanere molto coinvolti, ma per un progetto di queste dimensioni e importanza trovando partner italiani e veneziani, da inserire anche nel cda, le probabilità di successo aumenterebbero notevolmente».
Un domani tutto da decifrare dunque, anche se l'erede di Joe Tacopina al timone del Venezia Fc ha assicurato il suo pieno coinvolgimento: «Mi sento quotidianamente con il ds Fabio Lupo che mi aggiorna in tempo reale su tutte le decisioni dell'area tecnica. È frustrante per tutti noi, stiamo facendo del nostro meglio per rimanere in contatto e il nostro staff tecnico per lavorare a distanza con i giocatori aiutandoli a rimanere concentrati e in forma. Ora anche negli Stati Uniti la situazione si sta evolvendo molto rapidamente, come in Italia dobbiamo rimanere a casa e impegnarci tutti a rispettare le regole nella speranza che il virus si diffonda il meno possibile. È tempo di pensare alla salute e al benessere di tutti».
SOLIDARIETA' I 20 club di B sostengono il Consiglio Nazionale delle Ricerche con sms o chiamate da rete fissa al 45587. La campagna B come Bambini raccoglie fondi per l'assistenza ai familiari dei ricoverati negli ospedali pediatrici Bambino Gesù di Roma, Meyer di Firenze e Gaslini di Genova.
Marco De Lazzari

Modolo: «In campo a contagi azzerati»
Dopo aver giocato per 90’ tutte le prime 24 gare, ha marcato visita nelle
nelle ultime quattro. Ciò nonostante il capitano arancioneroverde Marco Modolo è tuttora il secondo miglior passatore della Serie B con 63 palloni smistati a partita, alle spalle solo del suo pari ruolo Golemic corsaro col Crotone al Penzo in quella che, chissà ancora per quanto tempo, rimarrà l’ultimo match giocato in Serie B. «Possiamo solo adattarci a questa situazione come tutti i cittadini – le parole del difensore lagunare, 31enne da una settimana – Se credo alla ripresa del torneo? Si sentono un sacco di voci e ipotetiche date, il che credo sia poco rispettoso verso le vittime di questo virus, le famiglie e le aziende costrette a chiudere. È la mia vita ma parlare oggi di calcio non è corretto, mi fa un po’ di tenerezza e tristezza al tempo stesso». Considerazioni, quelle di Modolo, particolarmente accorate e da padre di famiglia avendo un bambino piccolo e la sua compagna (l’ex capitana della Reyer Beba Bagnara) in dolce attesa di una bimba.
«L’unica cosa di buonsenso da fare è rispettare le indicazioni sanitarie, per venirne fuori al più presto e magari con le minori conseguenze possibile. C’è molta paura per questa malattia e credo nessuno di noi stia pensando al calcio, per fortuna
mio figlio è la mia forza e fa cancellare un po’ tutto. Qualora decidessero che dovremo tornare in campo, mi auguro sarà a
fronte di una situazione notevolmente migliorata con decessi e contagi azzerati».
FORMA
Se non altro il numero 13 arancioneroverde ha potuto smaltire i suoi malanni fisici. «Ora sto bene, avevo iniziato con allenamenti differenziati e ripreso a calciare, tant’è che già a Pordenone sarei rientrato in squadra. Tre giorni prima della trasferta di Pisa avevo accusato un problema in allenamento, una fitta all’adduttore e la successiva risonanza aveva evidenziato una piccola lesione che richiedeva 20 giorni di tempo per guarire. Dispiace aver vissuto un periodaccio in difesa, gli acciacchi ci stanno in una stagione ma speri sempre non vadano a massacrare un unico reparto come invece è accaduto». Rimettersi in moto dopo una sosta tanto lunga sarebbe piuttosto problematico sul piano fisico. «Ci vorrà molto tempo per recuperare la forma, sarà come ricominciare dopo la pausa estiva con la necessità di rifare la preparazione per essere brillanti subito dalla prima partita, perché non ci sarà tempo per entrare in condizione. Se non altro saremmo tutte sullo stesso piano, presumo farebbero più fatica le squadre più fisiche e un po’ meno quelle tecniche con giocatori brevilinei. In ogni caso la chiave per il Venezia non potrà che essere ritrovare le vittorie al Penzo». (M.Del.)

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