Venezia FC: Il Gazzettino - Stadio, cerco soci italiani -
La sua investitura pubblica a numero uno del Venezia continua inevitabilmente a non avere una data. Tuttavia Duncan Niederauer dagli States, per la seconda volta nel mese di marzo, parla a tutto tondo di un club arancioneroverde che dal 18 febbraio lo vede al timone al posto di Joe Tacopina. L'ex amministratore delegato della Borsa di New York ha garantito la stabilità finanziaria della società sino a fine stagione.
Che ne sarà del Venezia Fc dal 1. luglio? Obiettivi sportivi e immobiliari sono legati al conseguimento della salvezza in Serie B o ne prescindono?
«In questo momento è difficile dire cosa accadrà il 1. luglio, posso però dire che stiamo portando avanti sia la squadra sia il nuovo stadio perché sono ovviamente interconnessi. L'Italia ed in particolare i cittadini di Venezia e Mestre sono stati molto pazienti e meritano di veder realizzati questi progetti importanti, è chiaro quindi che la permanenza in Serie B diventa essenziale».
La situazione attuale?
«Per quanto riguarda la squadra abbiamo stabilizzato l'aspetto finanziario per questa stagione e stiamo lavorando attivamente al piano aziendale per la prossima. Per quello immobiliare sarebbe importante collaborare con un gruppo italiano, noi come investitori americani siamo pronti a rimanere molto coinvolti, ma per un progetto di queste dimensioni e importanza trovando partner italiani e veneziani, da inserire anche nel cda, credo che le probabilità di successo aumenterebbero notevolmente».
Quali i meriti e quali gli errori di Joe Tacopina? Rimarrà in società o uscirà?
«A fronte dello sforzo compiuto ricapitalizzando per consolidarci abbiamo chiesto di apportare alcune modifiche. È normale, il club ha fatto grandi progressi passando dalla Serie D alla Serie B, la scorsa stagione è stata difficile anche perché sono stati cambiati tre allenatori in un anno. Invece questa annata ha visto successi e delusioni, ma per il futuro siamo fiduciosi nel ds Lupo, in mister Dionisi e nei nostri giocatori».
Innamoratosi dell'Italia in veste di turista, Niederauer definisce Venezia la sua città preferita nel mondo e con un brand senza rivali.
«Guidavo il piccolo gruppo di investitori che erano già coinvolti nel club, ora abbiamo fatto questo investimento aggiuntivo puntando ad una grande conclusione. È stato necessario nominare un nuovo presidente e la scelta è ricaduta su di me poiché tra i partner sono quello che trascorre più tempo in Italia, avendo rapporti già esistenti col sindaco Brugnaro e altre figure istituzionali. Questa per me è una novità, in passato ho investito in attività sportive professionali e seguo due piccole aziende per conto mio, ma non c'è dubbio che avrò bisogno di aiuto per gestire il club in modo efficace».
Nuovi soci in vista?
«Stiamo parlando con potenziali parti interessate ad investire nel club, ma per ora, anche a causa dell'emergenza mondiale del coronavirus non ci sono notizie concrete da segnalare».
L'allarme sanitario ha bloccato la Serie B, pensa sia possibile una ripresa del campionato?
«Oggi sembra difficile, non abbiamo idea di quando le cose miglioreranno. Di sicuro se e quando ciò accadrà, dovrà avvenire in totale sicurezza. Aspettiamo le decisioni di chi di dovere e siamo disponibili a confrontarci con chiunque».
Dopo aver vinto a Pisa il Venezia ha fallito la svolta-salvezza.
«Non riesco a spiegarlo, a volte sembra di vedere due squadre diverse. Fuori casa abbiamo avuto prestazioni straordinarie, tra le migliori della B, invece al Penzo abbiamo raccolto pochissimo. Un po' di sfortuna e i tanti infortuni non ci hanno aiutato, sono sicuro che ci faremo trovare pronti all'eventuale ripresa».
Marco De Lazzari
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