Venezia FC: Angeloni e Tacopina postività nei confronti della squadra

Joe Tacopina si  soffermato al termine della votazione per il presidente federale andata in scena oggi a Roma con i cronisti. E ha parlato di governo del calcio e pure di Zenga: “Prima di tutto Gravina è un mio amico. Poi credo che sia l’uomo giusto per il calcio italiano. È una persona molto intelligente, è una persona onesta. Credo che le cose non siano andate bene quest’anno in Serie B, prima eravamo a 22, poi siamo passati a 19 una settimana prima dell’inizio. Zenga ha grande personalità, ha grinta e determinazione. Ha cambiato tutto in una settimana, all’interno dello spogliatoio e come mentalità. Forse potevo cambiare prima. Sono sicuro che il nostro obiettivo playoff sia e resti il nostro obiettivo minimo. Io vorrei la Serie A quest’anno, abbiamo tempo per ricominciare. Sono sicuro che arriveremo minimo ai playoff, l’anno scorso siamo andati a cinque punti dalla promozione. Questo è un progetto a lungo termine, il nuovo stadio è stato approvato, quattro giorni fa sono arrivati gli ultimi ok. Sono sicuro che il mio Venezia tornerà»

Poco più di una settimana di lavoro, i cui frutti, come spiega il direttore sportivo del Venezia Valentino Angeloni, sono stati ben visibili domenica pomeriggio. «Contro il Verona ho visto una squadra con idee, organizzazione tecnico-tattica capace di trasmettere una positività contagiante – afferma Angeloni – l’1-1 contro il Verona è un pareggio importante, arrivato contro una squadra molto forte che dopo soli 8 minuti è stata in grado di passare in vantaggio, una rete che avrebbe ammazzato anche un toro. Ma la squadra ha reagito bene con qualità e giocate, il lavoro svolto dal mister in questi nove giorni è stato evidente, in campo ho visto una formazione combattiva che ha giocato con grande spirito». Sensazioni che fanno crescere la fiducia per il futuro, visto che ad oggi siamo solo all’inizio del percorso. «Abbiamo capito come andando in campo con voglia, determinazione ed organizzazione abbiamo le qualità per potercela giocare con chiunque. È questo uno dei dettagli più importanti emersi dalla gara di domenica, mi auguro di poter rivedere sempre questo tipo di atteggiamento consapevole del fatto che attraverso il lavoro costante possiamo solo migliorare». Perché come ricorda il ds, il percorso del Venezia è ancora lungo ed insidioso. «Adesso è fondamentale confermarsi, è importante che le motivazioni siano alte perché sono quelle a fare andare avanti testa e gambe. Ci vorrà un po’ di tempo per sistemare tutti i meccanismi, ma è chiaro come quello che abbiamo visto in questi nove giorni ci fa ben sperare, ed il pareggio di domenica è la miglior chiusura di questo breve periodo».
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