Silenzio parla il Trota


di Carlo Cornaglia

Al cronista che gli chiede: “Trota, e adesso che succede?”, Renzo dice: “Guardi che sbaglia se lo chiede a me…”. “Lo chiediamo proprio a Lei”. “Guardo anch’io, ma non saprei, in Region fò il consigliere…”. “Dove andiamo?” “Va’ a sapere, tutto ormai può capitare, ma a me non piace parlare di governo e affar romani”. “Un governo del domani con Maroni e Alfano in pista piacerebbe al team leghista? E’ una cosa che vi va?” “Domandatelo a papà…” “Di suo padre l’opinione è che far l’opposizione pur d’aver la Lombardia è un affar che dà allegria”. “Se lo dice il mio papà che la linea a tutti dà…”. “Silvio è out, come lo spiega?” “Parlo solo della Lega e di quel che fa in Regione. Voi attirate l’attenzione su baruffe e litigate, del concreto non parlate.” “Ma la guerra di potere dei leghisti fra le schiere non le sembra assai concreta?” “Tutto a posto, fine lieta, c’è al comando il mio papà e nessun lo scalfirà”. “Fra cerchisti e maroniani si vien tutti i dì alle mani”. “Tutto ok, tutto passato”. “Ma il papà fu contestato di Varese nel congresso”. “Superato, ora hanno smesso”. “C’è qualcun nella bottega che blindare vuol la Lega per lasciarla alla famiglia? Sarà lei che se la piglia?” “Io non cerco le poltrone, sto benissimo in Regione, del potere me ne fotte. Potrei pure andar di notte a attaccare i manifesti come fanno i più modesti militanti del partito”. “C’è qualcuno che ha asserito che fu gesto nepotista darle un posto così in vista”. “Son cresciuto a pane e Lega e se son nella bottega non lo devo al mio papà. Ero il Trota tempo fa, ora qui lavoro sodo e d’un buon stipendio godo per far bene il mio mestiere di lombardo consigliere. Chi mi attacca, ahimé, lo fa per far guerra al mio papà”. “Lei non era tesserato. A Varese si è aggregato per votare a quel congresso…”. “Della tessera il possesso non vuol dire proprio niente, è leghista chi lo sente ed ha intenti benedetti”. “Come va con la Minetti?” “E’ soltanto una collega. Per le lotte della Lega io mi batto alla Regione. Trionfai con la mia mozione per la croce in ogni dove”. Renzo, il Trota, ci commuove, ma con Silvio che è caduto gli diam l’ultimo saluto. Questa Trota che al Nord sguazza in padella all’acqua pazza quanto prima finirà. Con la Lega e il suo papà.

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