La trasformazione del karma
Il
tema del karma è sempre più attuale e diffuso anche nella cultura
occidentale. Lo scopo di questo Focus è approfondirlo, attraverso
diversi scritti di Daisaku Ikeda, alla luce del Buddismo di Nichiren
Daishonin.
Di solito quando si pensa al karma lo si associa a un
destino ineluttabile che ci imprigiona e limita la nostra felicità.
Ma il Buddismo di Nichiren Daishonin ci garantisce che possiamo
trasformare senza alcun dubbio qualsiasi karma o "destino",
così come siamo. Quando soffriamo pensiamo che la nostra infelicità
sia qualcosa di insormontabile. Il Daishonin spiega che la causa
della sofferenza e del karma negativo è la nostra oscurità
fondamentale, o ignoranza, ovvero l'incapacità di percepire e di
credere nella natura di Budda nella nostra vita e in quella degli
altri, che è sempre libera e incontaminata. Nichiren Daishonin ci ha
indicato la strada e ci ha fornito il mezzo concreto per trasformare
il nostro karma e liberarci dalla sofferenza: recitando
Nam-myoho-renge-kyo e insegnandolo agli altri, richiamiamo la
saggezza del Budda dentro di noi e la risvegliamo. È come accendere
la luce in un luogo rimasto buio per migliaia di anni. Come il
sorgere del sole, che fa sparire l'oscurità. Quando il sole della
Buddità emerge nella nostra vita, tutta la rete di cause ed effetti
che abbiamo accumulato dall'infinito passato ne viene illuminata. Non
è un'impresa semplice, perché ogni giorno ci imbattiamo in cause
esterne o relazioni karmiche che risvegliano la nostra oscurità
fondamentale. Per questo è necessario sforzarci costantemente di
rafforzare la nostra fede nel Gohonzon e recitare Nam-myoho-renge-kyo
mentre lo insegniamo anche agli altri.
Secondo
il Buddismo alla base delle nostre esistenze c'è la natura di Budda.
Il Daishonin paragona la nostra vita illusa di comuni mortali a uno
specchio appannato, e ci esorta a lucidare questo specchio "notte
e giorno". Lucidando costantemente la nostra vita come uno
specchio permettiamo a questa natura originaria di felicità assoluta
- il nostro vero io - di emergere e manifestarsi.
Questo
significa "trasformare il karma".
Tutto
parte dal potenziale di trasformazione della condizione vitale del
singolo individuo, capace di far emergere la propria natura
originaria nel momento presente. Liberarsi dalle catene del karma non
è una lotta solitaria: la rivoluzione umana di una sola persona
risveglia quella di innumerevoli altre. Per costruire insieme,
istante per istante, un futuro luminoso.
Cos'è
il karma?
Nichiren
Daishonin parla del karma per spiegare come trasformarlo
La
parola karma deriva dal sanscrito e significa «atto» o «azione».
Per «azione» nel Buddismo si intendono tre tipologie di azioni:
mentale, verbale e fisica; perciò il karma si crea con i pensieri,
con le parole e con il comportamento. Già nell'antica India le
persone credevano che le circostanze della rinascita fossero
determinate dalle buone o cattive azioni compiute, cioè dal karma.
Il termine karma originariamente comprendeva sia il karma positivo
sia quello negativo, ma col passare del tempo ha acquisito il
significato primario di karma negativo, probabilmente a causa di
tutti gli eventi dolorosi che le persone difficilmente dimenticano.
In ogni caso, quello della trasformazione del karma negativo divenne
un argomento religioso di importanza primaria.
La
vera essenza del Buddismo è considerare il karma come una propria
responsabilità.
Ma gli insegnamenti precedenti al Sutra del Loto l'avevano
interpretato nel modo sbagliato, ponendo l'accento sul karma senza
spiegare con chiarezza che può essere trasformato. Ciò
significherebbe non lasciare alle persone altra scelta che rimanere
inermi di fronte alle insondabili profondità del proprio karma.Il
Buddismo di Nichiren Daishonin insegna che si può, senza alcun
dubbio, trasformare il proprio karma e parla del karma per spiegare
come trasformarlo.
(cfr. Il
mondo del Gosho,
esperia, pag. 435)
La
legge di causa ed effetto
Il
Buddismo del Daishonin offre una visione rivoluzionaria della legge
di causa ed effetto
In
uno dei suoi scritti più importanti, L'apertura
degli occhi,
Nichiren Daishonin cita il seguente passo: «Se vuoi conoscere le
cause del passato, guarda gli effetti del presente; se vuoi conoscere
gli effetti del futuro, guarda le cause del presente» (RSND, 1,
252).
Questo
brano contiene la spiegazione della legge di causa ed effetto che
opera attraverso le tre esistenze di passato, presente e futuro.
Osservando la nostra situazione presente possiamo percepire le cause
che abbiamo posto nel passato, così come gli effetti, o risultati,
che si materializzeranno nelle nostre vite in futuro.
Questo
è il funzionamento della legge generale di causa ed effetto (o legge
di causalità generale). Ma sempre in questo scritto, Nichiren
Daishonin spiega ancora più profondamente il principio della
causalità della Legge mistica: noi possiamo trasformare
definitivamente in questa esistenza il karma che abbiamo creato nelle
vite passate. Dalla prospettiva della Legge buddista di causa ed
effetto, non c'è alcun motivo di piangersi addosso o di lamentarsi
delle proprie circostanze: dovremmo piuttosto sfidarle risolutamente,
faccia a faccia, determinati a riscrivere la nostra esistenza.
Lasciarsi imprigionare dalle cause del passato e lamentarsi dei loro
effetti nel presente conduce a un'esistenza infelice.
Se
da un certo punto di vista è vero che il presente è il risultato di
cause passate, elevando il nostro stato vitale nel presente possiamo
trasformare in positivo anche le cause negative passate.
Toda
soleva dire: «Se le persone vivessero pensando soltanto a ciò che
sta accadendo loro qui e ora, concentrandosi esclusivamente sugli
effetti presenti delle cause passate, l'umanità non si svilupperebbe
mai. Praticare il Buddismo della causa originale significa avere ben
chiaro che ogni istante della nostra vita è una causa per il
futuro». Diceva ancora: «Recitare Nam-myoho-renge-kyo è il mezzo
per migliorare il nostro karma. Attraverso la recitazione del Daimoku
possiamo pulire le cause passate e i loro effetti, e rivelare il
nostro vero io».
(cfr. Maestro
e discepolo,
esperia, vol. 1, pag. 27)
In
che modo si può trasformare il karma?
Recitando
e trasmettendo agli altri la Legge mistica possiamo manifestare la
Buddità inerente alla nostra vita
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