12/6/1915 - Occupazione austriaca del Palombino
"All'inizio
delle operazioni offensive verso il crinale di confine gli italiani
avevano spinto avamposti verso forcella Dignàs e sorvegliavano gli
accessi al Palombino: ma la cima era ancora sgombra!
Contemporaneamente all'attacco a Cima Vallona, il 12 giugno gli
austriaci si mossero pure con un gruppo di 27 "Rainer" e di
Standschutzen di Obertilliach (paese sottostante) al comando del
cadetto Koch per insediarsi sul Palombino. Poiché l'ascensione per
la via normale sarebbe avvenuta davanti agli occhi degli alpini, Koch
dovette scalare con i suoi l'erto e pericoloso versante nord. Dopo
quattro ore di faticosa arrampicata raggiunse la vetta ed intervenne
subito per appoggiare dal fianco i camerati sul col dell'Ai; ma fu
presto costretto a mettersi al riparo dai tiri rabbiosi dei cannoni
italiani. Gli austriaci riuscirono a fermare il contrattacco degli
italiani con un preciso fuoco di fucileria, costringendoli per il
momento a ritirarsi. Tuttavia la situazione degli austriaci sul
Palombino era tutt'altro che rosea; per le asperità del terreno i
rifornimenti di viveri e munizioni risultarono assai ardui e poi
vennero a mancare completamente. Ciò nonostante il gruppo rimase
sulla vetta esposta e assediata; ma dopo la caduta di Cima Vallona e
Col dell'Ai, la situazione divenne tatticamente insostenibile
-
P.Kubler/H.Reider, Guerra a Sesto e dintorni, op.cit. Pag. 37
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