Linea di resistenza Case Giardini 27 agosto 1917
Siamo
ancora quassù a casa Giardini. Nella notte del 18 Agosto la nostra
linea è arretrata di parecchio.
Abbiamo
abbandonato la vecchia trincea e ci siamo schierati su due linee:
Una
di guardia che parte da M.Nos, passa per quota 1381, costone
Giardini, Monte Catz e va a Camporovere; e sulla linea di resistenza
a oltranza.
Tutta
l’artiglieria ha arretrato di parecchio noi solamente siamo restati
al nostro posto.
Dal
18 i soldati montano di vedetta come la fanteria e fanno reticolati a
tutto spiano.
Siamo
- in caso di un attacco loro in una posizione un po’ critica.
Io
sono stato malato 8 giorni con febbre a 39 ½ ed ho fatto a pena in
tempo ad alzarmi per il 18.
I
primi giorni vi era grande attività di pattuglia.
La
notte dal 20 al 21 sono stato su sino alle 4 del mattino ed ho tirato
parecchie bombe a mano.
Si
sentivamo rumori, voci fischi nella faggeta avanti il reticolato e
non c’è nulla che snervi di più che il dover tendere l’orecchio
per osservare là dove l’occhio non vede.
La
mattina abbiamo trovato 1 morto e vaste traccie di sangue avanti i
reticolati.
Il
nostro maggiore è partito da circa 1 mese ed è passato nei
bombardieri.
Comanda
ora il gruppo il cap.no Lotti, il quale ci rompe spesso le scatole
con richieste di uomini e materiali. Io faccio l’orecchio da
mercante e non gli mando niente.
Mi
ha allora domandato di mettere per iscritto le ragioni per cui non
eseguisco i suoi ordini. Gli ho risposto per le rime ed ora se ne sta
ben tranquillo!
Spero
che gli austriaci mi lascino in pace ma è certo che la notte non mi
levo neanche le fascie e sto sempre col patema d’animo [...].
Speriamo
che lo stellone d’Italia e quello …della 40 ci assistano!
Dal
diario di Gaspare Lenzi militare,
3° reggimento artiglieria da montagna, 40^ batteria, tenente
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